Il Cdm del 3 luglio, tra l'altro, ha approvato in via definitiva il testo dello schema di Decreto legislativo recante disposizioni in materia di riordino del sistema nazionale della Riscossione.
Attenzione, il testo qui allegato è la prima bozza resa disponibile, si attende quella definitiva approvata ieri.
Il vice ministro Leo dopo l'approvazione del provvedimento ha dichiarato alla stampa: "È stato approvato il decimo decreto legislativo della riforma tributaria che riordina tutto il sistema della riscossione, il 28% delle cartelle sono state notificate prima del 2010 e il 27% tra 2011 e 2015, l’obiettivo era razionalizzare questa disciplina e fissare tempi certi. Abbiamo introdotto una pianificazione dell’attività di riscossione ogni anno e alla fine di ogni mese Agenzia Entrate dovrà comunicare stato dell’arte della riscossione".
Inoltre Leo sottolienato che, tra le misure approvate, di rilievo vi il discarico dopo 5 anni, automatico legato al decorso del tempo oppure anticipato quando ci sono procedure esecutive oppure quando l’Agenzia non riscontra beni su effettuare il recupero. Possibili casi di rateizzazione o ristrutturazione.
Obiettivo dichiarato della riforma è arrivare a una progressiva riduzione del magazzino di agenzia delle Entrate riscossione (Ader) ed evitare che nel futuro si accumulino e stratifichino crediti non più (o almeno difficilmente) recuperabili.
Vediamo cosa si prevede relativamente al discarico automatico e riaffidamento dei carichi dal primo testo di Dlgs.
1) Discarico automatico e riaffidamento dei carichi: novità per la riscossione
L’articolo 3 prevede il discarico automatico delle quote affidate all’Agenzia delle entrate-riscossione a decorrere dal 1° gennaio 2025 e non riscosse entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di affidamento, secondo modalità stabilite da un decreto del Ministero dell’economia e delle finanze.
Viene introdotta la possibilità di riaffidamento dei carichi, permettendo agli enti creditori di gestire autonomamente o riaffidare a soggetti privati le somme non riscosse, incentivando così una maggiore efficienza nel recupero dei crediti.
L’articolo 4, in deroga alla disciplina del discarico automatico prevista in via generale all’articolo 3, esclude temporaneamente dal discarico automatico, a determinate condizioni, le quote affidate dal 1° gennaio 2025, per le quali:
- è sospesa la riscossione, ovvero sono ancora pendenti procedure esecutive o concorsuali, a specifiche condizioni;
- sono conclusi accordi ai sensi del codice della crisi di impresa e dell’insolvenza o sono intervenute dilazioni, ovvero sono derivanti da istituti agevolativi previsti dalla legge e si sono verificate cause di revoca e decadenza dal beneficio ovvero ancora di sospensione della riscossione.
Si attende il testo definitvo del provvedimento.
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