E' stato pubblicato il 18 aprile nella Gazzetta ufficiale n. 42 il decreto del Ministero della Cultura n. 52 del 17.1.2024, con le modalita' per lo svolgimento delle prove di idoneita' con valore di esame di Stato abilitante, finalizzate al conseguimento della qualifica di restauratore di beni culturali, in attuazione dell'articolo 182, comma 1-quinquies, del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42.
In allegato al decreto sono elencati i settori di competenza e i settori scientifico-disciplinari oggetto di specializzazione (come definiti dal decreto del Ministro dell'universita' e della ricerca
Si ricorda che attualmente è in vigore il regime transitorio per la qualificazione alla professione di restauratore di beni culturali prevista dal DL.LGS 22.1.2004
Di seguito vediamo le principali indicazioni sui requisii per l'ammissione alle prove e le modalità di esame 2024 Si attende un ulteriore decreto per la definizione dei termini per l'invio delle domande di ammissione alle prove
Ti puo interessare il nuovo tool di calcolo ISCRO 2024 per la verifica dei requisiti di accesso all'indennità di sostegno al reddito per i lavoratori autonomi iscritti alla Gestione separata
Su altri temi specifici visita la sezione in continuo aggiornamento dedicata al Lavoro
In tema fiscale ti consigliamo:
- Il Software QUADRA Fattura forfettari con assistenza gratuita
- Fatturazione elettronica 2024 operazioni con l'estero
- Flat Tax incrementale & Regime forfetario - cartaceo
e per il calcolo fatture e calcolo della convenienza ti potrebbero interessare i seguenti tool in excel:
- Flat Tax - Regime forfetario (excel)
- Fattura Professionista regime forfettario (excel)
- Fattura Ditta individuale regime forfettario (excel)
- Fattura Agente di commercio regime forfettario (excel)
1) Restauto beni culturali requisiti per l'ammissione all'esame di stato
Il decreto prevede possano acquisire la qualifica di restauratore, previo superamento di prove di idoneita' con valore di esame di Stato abilitante
a) coloro i quali abbiano acquisito la qualifica di collaboratore restauratore di beni culturali ai sensi del comma 1-sexies dell'articolo 182 del Codice dei Beni culturali;
b) coloro i quali, entro il termine e nel rispetto delle condizioni previste dal comma 1-ter, dell'articolo 182 del Codice, abbiano conseguito i previsti titoli di studio, ovvero :
1) lauree della classe 41 (Tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali);
2) lauree della classe L-43 (Tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali);
3) lauree specialistiche della classe 12/S (Conservazione e restauro del patrimonio storico-artistico);
4) lauree magistrali della classe LM-11 (Conservazione e restauro dei beni culturali);
5) i diplomi accademici di primo e di secondo livello sperimentali in restauro rilasciati dalle Accademie di belle arti, attraverso un percorso di studi della durata complessiva di almeno cinque anni;
6) i diplomi in restauro delle accademie di durata quadriennale resi equipollenti ai diplomi accademici di II livello dalla legge 24 dicembre 2012, n. 228, e dal decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca 10 aprile 2019, n. 331;
7) le lauree della classe L-1 (Beni culturali);
8) le lauree della classe 13 (Scienze dei beni culturali).
Ti potrebbero interessare i seguenti ebook della Collana Facile per tutti:
- Guida alle ferie nel lavoro dipendente (eBook)
- Retribuzione festività in busta paga (eBook)
- Guida ai compensi in natura o fringe benefit dipendenti (eBook)
- Cumulabilità delle pensioni e nuovi limiti reddituali (eBook)
- Guida ai congedi straordinari (eBook)
- Finanze facili per tutti: come gestire i propri soldi (eBook)
- Guida pratica CCNL commercio-terziario-servizi
2) Restauro beni culturali
Le prove di idoneita' saranno indette con decreto del Ministro della cultura, di concerto con il Ministro dell'universita' e della ricerca, da pubblicare nella Gazzetta Ufficiale - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami» e sul sito internet istituzionale del Ministero della cultura.
La domanda di partecipazione, andrà presentata entro sessanta giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del decreto allegando autocertificazione
della dichiarazione del possesso dei requisiti
I candidati dovranno indicare fino a un massimo di due settori di competenza scelti tra quelli di cui all'Allegato A per cui richiedono la qualifica professionale.
Tra le nostre novità in tema di lavoro e previdenza ti potrebbero interessare :
- Pensioni 2024 (eBook)
- Il lavoro nello spettacolo - libro di carta 2024 - 2° edizione
- Lavoro autonomo occasionale eBook
- Collaborazioni coordinate e continuative eBook
- I fringe benefits e rimborsi spese 2024 (eBook)
Su altri temi specifici visita la sezione in continuo aggiornamento dedicata al Lavoro
3) Restauro beni culturali: le prove d'esame
La prova di esame consiste:
- per i soggetti già qualificati come collaboratori restauratori , in una prova teorica e
- per i soggetti in possesso del titolo di studio in una prova tecnica.
La prova teorica sarà somministrata da remoto mediante utilizzo di una piattaforma digitale dedicata e consiste in un test articolato in sessanta quesiti a risposta multipla, da svolgersi in sessanta minuti, sulle materie di cui all'Allegato B e sulla legislazione dei beni culturali.
La prova tecnica consiste nella soluzione di un quesito complesso a risposta aperta e argomentata, relativo a un intervento di progettazione in materiali e metodi, concernente uno dei settori di cui all'Allegato A da svolgersi in novanta minuti.
In caso di scelta di due settori di competenza, la prova tecnica consiste nella soluzione di due quesiti complessi, a risposta aperta e argomentata e relativi a due interventi di progettazione in materiali e metodi, in relazione ai due settori prescelti, da svolgersi complessivamente in centottanta minuti.
La prova tecnica si svolge in presenza
Le prove si intendono superate con un punteggio non inferiore a sessanta centesimi.
I quesiti della prova teorica sono proposti dalle Universita', dalle Scuole di alta formazione del Ministero della cultura (SAF) e dalle Accademie accreditatte mentre i quesiti della prova tecnica sono proposti dall'Istituto centrale per il restauro, dall'Opificio delle pietre dure e dall'Istituto centrale per la patologia degli archivi e del libro «Alfonso Gallo».
I criteri di valutazione saranno definiti dalla Commissione incaricata , che sarà nominata con decreto del Ministro dei beni culturali di concerto di concerto con il Ministro dell'universita' e della ricerca, entro sessanta giorni dal termine di scadenza stabilito per l'invio delle domande da parte dei candidati.
4) Restauro beni culturali : elenco abilitati presso il Ministero
I candidati che hanno superato le prove di idoneita' acquisiscono la qualifica di «restauratore di beni culturali» e saranno iscritti all'elenco approvato
con decreto del Ministro della cultura e pubblicato nel sito internet istituzionale del Ministero della cultura
Vedi altri dettagli e l'indice completo dell'e book:
Finanze facili per tutti come gestire i propri soldi di D. Perez Corradini (e book in PDF 70 pagine)
L'ebook è disponibile in formato cartaceo anche su AMAZON "Finanze facili per tutti come gestire i propri soldi"
Su altri temi specifici visita la sezione in continuo aggiornamento dedicata al Lavoro