Il denaro è uno strumento centrale nella nostra vista ed è spesso fonte di preoccupazioni e difficoltà per molte persone.
La sua rilevanza è evidente, sia per coloro che dispongono di denaro in abbondanza, ma soprattutto per coloro che si trovano a lottare quotidianamente per soddisfare le proprie necessità di base, come il cibo, l'alloggio e l'assistenza sanitaria: tali persone sono costantemente esposte a elevati livelli di stress e ansia, cercando costantemente di far quadrare i conti e affrontando difficoltà finanziarie quotidiane.
D'altra parte, anche coloro che dispongono di una certa quantità di denaro non sono immuni da problemi. L'abbondanza di denaro può portare a sfide che mettono in crisi per la contrapposizione tra consumismo, pressioni sociali, questioni di immagine aspettative personali o familiari che contrastano con l'etica e la sostenibilità ambientale mentre l'accumulo continuo e la relativa gestione del denaro tra investimenti e imprenditorialità possono comportare stress per la responsabilità di decisioni complesse.
In generale, quindi, il denaro rappresenta uno strumento che influenza molteplici aspetti della nostra vita, sia finanziari che emotivi.
Molto spesso le problematiche relative al denaro provengono da una scarsa educazione finanziaria, ma anche dai tanti condizionamenti familiari e sociali che ciascuno di noi subisce sin dall’infanzia.
L’educazione finanziaria è la prima e più importante soluzione ai problemi di denaro perché fornisce conoscenze e competenze fondamentali per gestire in modo efficace le proprie risorse promuovendo anche la consapevolezza dei rischi finanziari e l'importanza di assumere decisioni informate.
Questi aspetti sono anche giunti recentemente all'attenzione del Governo che sta predisponendo campagne informative e intende inserire il tema nei programmi scolastici
Vediamo di seguito alcuni estratti dell''ebook "Finanze facili per tutti come gestire i propri soldi" che fornisce gli strumenti basilari per diventare finanziariamente responsabili e tentare di raggiungere la stabilità economica.
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1) Finanza personale gli aspetti da prendere in considerazione
Nell'e book Finanze facili per tutti della dott.ssa D.Perez Corradini , vengono illustrati i principi di base le tecniche per arrivare a una corretta gestione delle proprie finanze, che siano esse minime o rilevanti.
Il testo, con linguaggio semplice e colloquiale, illustra in primo luogo alcuni aspetti generali: la funzione del denaro, i condizionamenti personali e ambientali e sottolinea la necessità di definire innanzitutto gli obiettivi personali in relazione all'aspetto finanziario.
Si passa poi a fornire alcuni concetti chiave necessari per descrivere una gestione accurata anche se semplificata delle proprie finanze.
Leggiamo dal capitolo 2 2.1 Finanza Personale le seguenti definizioni:
• Finanza Personale: Disciplina che attiene alla gestione delle risorse finanziarie personali.
• Attivo e Passivo: Differenza tra le risorse che generano valore economico (attivi) e gli obblighi finanziari (passivi).
• Entrate ed Uscite: Denaro che entra ed esce dal bilancio personale.
• Flusso di Cassa: Trasferimenti di soldi nel corso del tempo.
• Patrimonio Netto: Capitale reale di cui dispone un soggetto.
• Indipendenza Finanziaria: Capacità di sostentarsi autonomamente, per un certo periodo di tempo, senza dipendere esclusivamente da un lavoro dipendente.
• Libertà Finanziaria: Livello di sicurezza finanziaria che consente di godere dello stile di vita desiderato senza dipendere da un lavoro tradizionale remunerato.
La finanza personale fa riferimento alla gestione del denaro e delle risorse finanziarie da parte di un individuo o di una famiglia. Include diverse attività e strumenti, quali la pianificazione del budget, la gestione dei risparmi, gli investimenti, la gestione del debito e la pianificazione della pensione.
L'obiettivo della finanza personale è di creare una stabilità finanziaria nel lungo termine e raggiungere gli obiettivi finanziari personali, come l'acquisto di una casa, l'istruzione dei figli o il raggiungimento della pensione.
Di seguito, si elencano sinteticamente i passi che ciascun individuo dovrebbe seguire per gestire efficacemente le proprie finanze personali:
1) Stabilire obiettivi finanziari a lungo termine: questi potrebbero includere l'acquisto di una casa, la creazione di un fondo pensionistico o il risparmio per un'istruzione universitaria dei figli, per esempio.
2) Creare un budget e monitorare le spese: è importantissimo redigere un budget realistico che aiuti a controllare le spese e a risparmiare denaro ogni mese.
3) Ridurre il debito: i debiti, quali prestiti personali, carte di credito o mutui, devono essere aggrediti in modo sistematico al fine di poter concentrare le risorse finanziarie su obiettivi a lungo termine.
4) Iniziare a risparmiare: è molto importante riuscire ad accantonare una parte del proprio reddito ogni mese, al fine di creare un fondo di emergenza oppure di sottoscrivere investimenti oculati.
5) Investire saggiamente: investire il denaro in strumenti finanziari adatti ai propri obiettivi economici consente di far crescere il proprio patrimonio e generare entrate passive.
6) Educarsi sulla finanza personale: leggere libri, partecipare a seminari e consultare professionisti per imparare a fare scelte finanziarie informate è cruciale.
7) Pianificare il momento della pensione: pianificare la propria pensione in modo da godere di una sicurezza finanziaria anche dopo aver smesso di lavorare.
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2) Finanza personale : come gestire debiti , risparmi e fondo di emergenza
Nei capitoli successivi il testo affronta piu in dettaglio temi specifici come il risparmio , la relazione con l'inflazione, le modalità pratiche per crearsi un fondo di emergenza e la gestione di eventuali debiti, con esempi di gestione delle spese e su come affrontare il tema degli investimenti.
Leggiamo ad esempio dal capitolo 4:
4.1 I debiti
La maggior parte delle persone, quando pensano al prestito richiesto ad esempio per acquistare l’auto nuova, si concentrano principalmente sul capitale iniziale da rimborsare.
In questo senso non si rendono conto che, in realtà, gli interessi costituiscono il problema più grande, quando ci si indebita, perché possono anche arrivare a far raddoppiare o triplicare l’importo iniziale: più anni impieghiamo a rimborsare un prestito, più esso lievita, a causa dell’interesse composto.
Per capire bene come mai questi interessi giocano ruolo così negativo, dobbiamo concentrarci su alcuni concetti.
4.1.1 Il rimborso dei prestiti
Nel caso della tipologia più largamente diffusa del rimborso “alla francese”, la modalità di rimborso (sia che siano personali sia che si tratti di un mutuo per un immobile) è il seguente: ogni mese si deve pagare un importo predeterminato, fatto salvo il caso di interessi con una parte variabile. Tale importo è composto da due parti:
• Una quota del capitale iniziale (che è pari alla somma di denaro ricevuta inizialmente);
• Gli interessi calcolati (che vengono calcolati sulla base del capitale che rimane ancora da restituire).
Se, per esempio, si sta rimborsando un mutuo, durante i primi anni la maggior parte della rata solitamente andrà a coprire gli interessi (più alti in quanto rimane più capitale da rimborsare).
Nel caso di un prestito a tasso fisso, con il passare del tempo, si continuerà a versare la stessa rata, ma poiché di anno in anno il capitale in ammortamento si ridurrà, si destinerà una quota sempre maggiore alla riduzione del capitale e sempre meno al pagamento degli interessi. Negli ultimi mesi del prestito, praticamente l’intera rata verrà utilizzata per ammortizzare il capitale.
4.1.2 Interesse composto
Nei prestiti che generano il cosiddetto “debito tossico”, viene applicato un regime di interessi composti.
Ciò significa che ogni anno che passa, gli interessi che quel prestito ha generato vengono aggiunti al capitale totale del prestito. E su quella somma si calcolano gli interessi che si dovranno pagare l’anno successivo.
Per esempio, supponiamo di avere un debito sulla carta di credito di 1.000 Euro, con un interesse del 10%. Se si impiegano 3 anni per estinguerlo (ovvero non si restituisse nulla fino al terzo anno), accadrebbe la situazione seguente:
• Capitale 1° anno: 1.000 euro + 10% interessi = 1.100 Euro
• Capitale 2° anno: 1.100 euro + 10% interessi = 1.210 Euro
• Capitale 3° anno: 1.210 euro + 10% interessi = 1.331 Euro.
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Finanze facili per tutti come gestire i propri soldi di D. Perez Corradini (e book in PDF 70 pagine)
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