Il software fa parte della vita quotidiana di un commercialista e oggi più che mai la trasformazione digitale impone al professionista scelte che possono incidere molto sull’efficienza dello studio e anche sulla sua redditività. Marco Bitossi, Strategy Director di Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia, spiega le dinamiche del mercato.
La digitalizzazione è una necessità sempre più pressante per i commercialisti. L'automazione dei processi non solo migliora l'efficienza dello studio, ma consente al professionista di concentrarsi su attività a valore aggiunto, come la consulenza strategica alla sua clientela.
Da qui a parlare del cloud il passo è breve. Il cloud garantisce accessibilità ubiqua, sicurezza e possibilità di lavorare in mobilità. Questo risponde all'esigenza dei commercialisti di essere operativi ovunque, facilitando anche il lavoro da remoto, ormai imprescindibile.
Altri trend importanti sono l’integrazione e, naturalmente, l’intelligenza artificiale.
I commercialisti lavorano con una vasta gamma di applicativi e strumenti tecnologici. Dunque è fondamentale che il software scelto sia in grado di integrarsi con altre piattaforme e sistemi, facilitando un dialogo fluido e una gestione efficiente delle informazioni.
L’IA sta progressivamente cambiando il modo in cui i commercialisti operano. Gli algoritmi intelligenti aiutano a ridurre gli errori dovuti alla ripetitività delle operazioni e alla distrazione. Grazie all'IA, i software possono svolgere in modo autonomo attività ripetitive, liberando il professionista che può concentrarsi su analisi più complesse e strategiche.
Marco Bitossi, Strategy Director di Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia rileva come “Un commercialista che si trova a scegliere un software deve prendere in considerazione vari aspetti. Innanzitutto l’affidabilità della software house. La solidità di un fornitore è una garanzia di un supporto continuativo e di soluzioni tecnologiche aggiornate, cruciali per mantenere alta la propria competitività in un mercato in continua evoluzione.”
Bitossi rileva che, in un settore caratterizzato da forte concorrenza, il commercialista cerca soluzioni che gli permettano di offrire servizi a valore aggiunto. Un software che automatizza le operazioni di routine e offre strumenti avanzati, ad esempio di analisi dei dati, consente al professionista di fornire consulenze di maggiore impatto.
Marco Bitossi fa notare come il passaggio a un nuovo software porta con sé un vero e proprio cambiamento culturale all'interno dello studio, una trasformazione che richiede tempo e che è spesso vista con riluttanza.
Ma è proprio questo cambiamento che permette l'evoluzione della professione. L'adozione di nuove tecnologie contribuisce a rendere più competitivi gli studi professionali.
Bitossi sottolinea anche un elemento demografico che impatta sullo sviluppo della categoria professionale. “Un ulteriore fattore di cambiamento è rappresentato dalle nuove generazioni di professionisti che si affacciano sul mercato. Questi nuovi talenti portano idee innovative, nuove competenze e un approccio diverso alla professione.”
Non facile dunque la scelta di un software per un commercialista, influenzata com’è da tendenze di mercato come la digitalizzazione, il cloud computing, l'integrazione dei sistemi e l'IA.
Ma sono criteri quali l'affidabilità, la sicurezza, l'usabilità e la capacità di offrire valore aggiunto che muovono verso la decisione finale nella sostituzione di un gestionale professionale.
Il Tax and Accounting è un settore in continua evoluzione, spinto dalla necessità della risposta alla competizione e dall'ingresso di nuove figure professionali che portano prospettive diverse.
Nel futuro, anche immediato, l'IA rappresenta un'opportunità, ma anche una sfida, che richiede un equilibrio tra automazione e intervento umano.