Che cosa sono gli ESRS?

Abbiamo interrogato la Banca dati per conoscere i punti chiave degli ESRS e a chi si applicano chiedendo in un secondo momento chi sono le PMI a cui si applicheranno gradualmente. La risposta come sempre ci pare esaustiva e chiara.

Fonti per la risposta gli ebook:

• Direttiva Sostenibilità aziendale: profili giuridici
• Rendicontazione sostenibilità e Modello di Business PMI

1) Ecco i punti chiave sugli ESRS:

1. Definizione:

Gli ESRS sono un set di principi e linee guida sviluppati dall'EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group) per standardizzare la rendicontazione di sostenibilità nell'Unione Europea.

2. Scopo:

• Fornire un quadro comune per la rendicontazione delle informazioni di sostenibilità
• Migliorare la comparabilità e la qualità delle informazioni non finanziarie

3. Struttura:

Il primo set di ESRS comprende 12 standard:

- 2 standard trasversali (cross-cutting)

- 5 standard ambientali

- 4 standard sociali

- 1 standard di governance

4. Adozione:

- Approvati dalla Commissione Europea il 31 luglio 2023

- Adottati definitivamente con il Regolamento delegato (UE) 2023/2772

- In vigore dal 1° gennaio 2024

5. Applicazione:

• Inizialmente per gli Enti di interesse pubblico e le grandi imprese
• Progressivamente estesi ad altre categorie di imprese, incluse alcune PMI

6. Principali caratteristiche:

• Approccio basato sulla "doppia materialità"
• Allineamento con altri standard internazionali (es. GRI, TCFD)
• Focus su temi ESG (Environmental, Social, Governance)

7. Contenuti chiave:

• ESRS 1: Requisiti generali
• ESRS 2: Informativa generale
• Standard specifici per temi ambientali, sociali e di governance

8. Vantaggi:

• Armonizzazione delle pratiche di rendicontazione a livello europeo
• Maggiore trasparenza e comparabilità delle informazioni di sostenibilità

9. Sfide:

• Complessità nell'implementazione
• Necessità di adattamento per le imprese

10. Sviluppi futuri:

- Prevista l'adozione di standard settoriali specifici - Standard semplificati per PMI (ESRS LSME e ESRS VSME)

Gli ESRS rappresentano un passo significativo verso una rendicontazione di sostenibilità più standardizzata e completa nell'Unione Europea, riflettendo l'importanza crescente dei fattori ESG nel contesto aziendale e finanziario.

2) Chi sono le PMI nel contesto della rendicontazione di sostenibilità?

Il riferimento ad  "alcune PMI" nel contesto della rendicontazione di sostenibilità e dell'applicazione degli ESRS, si riferisce specificatamente alle PMI quotate. 

Ecco alcuni dettagli importanti:

1. Definizione di PMI:

Secondo il Regolamento UE 2017/1129, una PMI è un'impresa che soddisfa almeno due dei seguenti criteri:

- Numero di dipendenti inferiore a 250

- Attivo di bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro

- Ricavi annui non superiori a 50 milioni di euro

2. PMI soggette alla rendicontazione:

• Non tutte le PMI sono tenute alla rendicontazione di sostenibilità, ma solo quelle quotate in mercati regolamentati dell'UE.

3. Tempistiche:

La Direttiva CSRD prevede che le PMI quotate inizino a rendicontare dal  2026 per l'esercizio finanziario 2025

4. Approccio proporzionale:

• È previsto un approccio semplificato e proporzionato per le PMI, considerando le loro dimensioni e risorse più limitate.

• Standard specifici:

La Commissione Europea ha adottato principi di rendicontazione di sostenibilità specifici per le PMI, che sono: 

• - Proporzionati alle capacità e caratteristiche delle PMI 
• - Adeguati alla portata e complessità delle loro attività Rendicontazione "limitata"
•  - Le PMI quotate possono limitare la loro rendicontazione di sostenibilità a:

Una breve descrizione del modello e della strategia aziendali

• Una descrizione delle politiche in relazione alle questioni di sostenibilità 
• I principali impatti negativi, effettivi o potenziali, legati alle attività dell'impresa

Volontarietà per le PMI non quotate:

• Le PMI non quotate possono scegliere volontariamente di adottare gli standard semplificati di rendicontazione.

Questa distinzione è importante perché riflette l'approccio graduale e proporzionato dell'UE nell'estendere gli obblighi di rendicontazione di sostenibilità, cercando di bilanciare la necessità di informazioni con le capacità e risorse delle imprese più piccole.