La patente a crediti introdotta dal decreto lavoro 48 2023 e in vigore dal 1 ottobre 2024 è obbligatoria per le imprese e i lavoratori autonomi che intendono operare nei cantieri edili.
L'ottenimento di questa patente si basa su un sistema di autocertificazione dei requisiti richiesti, tra cui l'iscrizione alla Camera di commercio, il possesso del DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva) e del DURF (Documento Unico di Regolarità Fiscale).
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Necessari anche gli adempimenti formativi, il possesso del DVR (Documento di Valutazione dei Rischi) e la designazione del RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione) che possono devono essere autocertificati tramite dichiarazioni sostitutive, ai sensi dell’articolo 47 del DPR 445/2000.
La patente può essere revocata quando l’impresa o il lavoratore autonomo perdono i crediti necessari a causa di ripetute violazioni delle normative di sicurezza o di altri obblighi legali.
Ma attenzione: la revoca può avvenire anche nel caso di dichiarazioni mendaci rese nell’autocertificazione dei requisiti. L’articolo 76 del DPR 445/2000 prevede sanzioni penali per chi fornisce dichiarazioni false, con pene che possono arrivare fino a due anni di reclusione, in base all’articolo 483 del Codice penale.
Se le autorità competenti, come la Direzione interregionale del lavoro o la Direzione centrale vigilanza e sicurezza del lavoro, accertano la mancanza dei requisiti dichiarati, la patente viene revocata.
Va anche sottolineato che la revoca può avvenire anche a seguito di controlli successivi al rilascio della patente, sia su iniziativa d’ufficio, sia in occasione di accessi ispettivi da parte dell’Ispettorato o di altri organi di vigilanza.