La risposta alla domanda se "I non residenti possono essere tassati in Italia" è SI’, sulla base di un criterio di collegamento di natura "reale", basato sulla individuazione della "fonte del reddito".
Ciascuno Stato può adottare autonomi criteri di collegamento per esercitare la propria potestà impositiva.
Ciò può legittimare più Stati a tassare lo stesso reddito imputabile ad una stessa persona, dando luogo a fenomeni di "doppia (o plurima) imposizione".
Il che accade ad esempio, quando una persona residente in Italia:
(i) sia contemporaneamente considerata residente in altri Stati, in base ai criteri di collegamento applicabili da ciascuno di essi;
(ii) vanti redditi di fonte estera, derivanti ad esempio, dall'esercizio di attività lavorative all'estero, dal possesso di immobili o di investimenti localizzati in giurisdizioni estere: in tal caso tali redditi saranno tassati sia in Italia (quale Paese di residenza del possessore) sia nel Paese estero in cui è localizzato l'asset che genera il reddito.
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È possibile pertanto che una persona sia considerata fiscalmente residente sia in Italia che in altri Stati e sia tassata 2 volte sullo stesso reddito?
R: SI, ad esempio, quando una persona residente in Italia abbia redditi di fonte estera (e.g., redditi da lavoro, immobili, investimenti): in tal caso, si può generare un fenomeno di doppia imposizione qualora tali redditi siano tassati sia dallo Stato della fonte che dall’Italia.
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