Il costo del riscatto dei periodi di studio per conseguire la laurea, gode di un trattamento agevolato dal punto di vista fiscale: infatti è integralmente deducibile in dichiarazione dei redditi del beneficiario.
La deduzione avviene seguendo il principio di cassa ossia nell'anno di versamento effettivo dell'importo calcolato dall'INPS. Potrà quindi essere piu o meno conveniente, in caso di redditi variabili da un anno all'altro, con applicazione di aliquote diverse, verificare in quale annualità sia meglio sostenerlo . Infatti se si rientra in una aliquota molto alta il risparmio è proporzionalmente maggiore.
RISCATTO LAUREA INOCCUPATI
Un caso particolare è previsto per il riscatto di laurea per gli inoccupati (soggetti non iscritti a forme di previdenza obbligatorie e privi di qualsiasi versamento contributivo precedente la domanda ) che puo essere sostenuto anche da suoi familiari. In pratica nel caso di un neolaureato che non ha ancora trovato lavoro, al genitore che sostiene l'onere di riscatto gli anni di studio viene garantito il diritto alla detrazione del costo per il 19 % dalla propria imposta lorda.
Ovviamente resta valida l'opzione per la deducibilità diretta se il costo viene sostenuto direttamente dal neolaureato, anche se è difficile che chi non ha mai lavorato possa avere le risorse per affrontarlo, pur trattandosi di un costo inferiore a quello ordinario. Infatti per il calcolo si prende a riferimento il minimale contributivo previsto per artigiani e commercianti nell'anno della richiesta e si rapporta all'aliquota del 33%. Per il 2019 il costo annuo è pari a 5.241,38 euro.
RISCATTO LAUREA AGEVOLATO 2019
La legge di bilancio 2019 è intervenuta con una nuova agevolazione per il riscatto della laurea: il riscatto agevolato a forfait, destinato a chi non ha versamenti previdenziali antecedenti il 1996 e che utilizza il sistema già destinato agli inoccupati . Per questi oneri vale lo stesso trattamento fiscale
Un ulteriore vantaggio è riservato agli iscritti alle gestioni previdenziali dei lavoratori dipendenti iscritti dopo il 1995 , e consiste nella disapplicazione del massimale contributivo INPS a partire dalla data di presentazione della domanda. In sostanza per questi lavoratori dal momento della richiesta di riscatto è possibile portare in deduzione tutti i contributi previdenziali versati senza considerare il limite fissato ogni anno dall'INPS, Dal mese successivo a quello della presentazione della richiesta di riscatto di laurea, infatti, come puntualizzato dalla circolare Inps n. 42/2009, il datore di lavoro non dovrà più applicare il massimale , il che produce un risparmio in particolare per i dipendenti con stipendi elevati. Si verifica un aumento del prelievo previdenziale mensile con corrispondente diminuzione del netto in busta paga che comporta però in seguito un aumento dell’assegno di pensione.
RATEIZZAZIONE
Un ulteriore agevolazione è stata introdotta a partire dal 2008: gli oneri di riscatto della laurea sono rateizzabili senza interessi in un periodo di 10 anni, e un massimo di 120 rate mensili .