Mentre il Governo ha allo studio l'ampliamento dei soggetti obbligati alla fattura elettronica, comprendendo anche i forfettari, facciamo un riepilogo sui controlli da effettuare per evitare che la fattura sia scartata.
In generale, le fatture elettroniche vanno sempre trasmesse attraverso il SdI (Sistema di Interscambio), altrimenti sono considerate non emesse con le consguenti sanzioni.
Una volta che il file della fattura elettronica è stato trasmesso al SdI, quest’ultimo esegue alcuni controlli e, se tali controlli sono superati, trasmette il file all’indirizzo telematico presente nella fattura. I tempi in cui il SdI effettua le operazioni di controllo e consegna della fattura possono variare da pochi minuti ad un massimo di 5 giorni nel caso in cui è molto elevato il numero di fatture che stanno pervenendo allo SdI in quel momento.
Fattura elettronica 2021:i controlli delSDI
Ma quali controlli esegue il Sistema di interscambio sulla fattura elettronica? Di seguito l'elenco:
- verifica che siano presenti almeno le informazioni minime obbligatorie previste per legge(art. 21 ovvero 21-bis del Dpr n. 633/1972), cioè:
- gli estremi identificativi del fornitore e del cliente,
- il numero e la data della fattura,
- la descrizione della natura, quantità e qualità del bene ceduto o del servizio prestato,
- l’imponibile,
- l’aliquota e l’Iva
- verifica che i valori della partita Iva del fornitore (cedente/prestatore) e della partita Iva oppure del Codice Fiscale del cliente (cessionario/committente) siano esistenti, cioè presenti in Anagrafe Tributaria
- verifica che sia inserito in fattura l’indirizzo telematico dove recapitare il file, cioè che sia almeno compilato il campo «Codice Destinatario»
- verifica che ci sia coerenza tra i valori dell’imponibile, dell’aliquota e dell’Iva (ad esempio, se l’imponibile è 100 euro, l’aliquota è 22%, l’Iva sia di 22 euro).
Per tutte le fatture elettroniche inviate a privati (altri operatori Iva o consumatori finali), lo SdI accetta anche file non firmati digitalmente. Nel caso in cui, però, il file della fattura elettronica sia firmato digitalmente, lo SdI esegue controlli sulla validità del certificato di firma. Lo SdI controlla inoltre che il file della stessa fattura elettronica non sia stato già inviato (duplicato).
Se uno o più dei controlli sopra descritti non va a buon fine, lo SdI “scarta” la fattura elettronica e invia al soggetto che ha trasmesso il file una ricevuta di scarto all’interno della quale sarà anche indicato il codice e una sintetica descrizione del motivo dello scarto. La ricevuta di scarto viene trasmessa dallo SdI alla medesima PEC o al medesimo canale telematico (FTP o Web Service) da cui ha ricevuto la fattura elettronica.