I controlli dei lavoratori in permesso o congedo a norma della legge n. 104 del 92 possono essere effettuati sia dal datore di lavoro che dall'Inps.
Piu specificamente, il datore di lavoro può rivolgersi anche ai Carabinieri, in quanto chi abusa dei permessi commette un reato di indebita percezione del trattamento economico, reato che è perseguibile d’ufficio e, quindi, la semplice denuncia può far scattare il procedimento penale a carico del lavoratore.
Inoltre il datore di lavoro può rivolgersi ad una agenzia di investigazioni private per controllare come vengono utilizzati i tre giorni di permesso. Infatti la Corte di Cassazione ha specificato nella sentenza 9749/ 2016, che il controllo, demandato dal datore di lavoro ad un'agenzia investigativa, finalizzato all'accertamento dell'utilizzo improprio, da parte di un dipendente, dei permessi di legge non riguarda l'adempimento della prestazione lavorativa, essendo effettuato al di fuori dell'orario di lavoro ed in fase di sospensione dell'obbligazione principale di rendere la prestazione lavorativa, sicché esso non può ritenersi vietato dallo Statuto dei lavoratori.
L'Inps, invece, per suo conto, in caso di verifica dell'assenza del lavoratore dal domicilio indicato per l'assistenza dell'anziano o disabile, può procedere ad una segnalazione presso la Procura della Repubblica.