Nelle dichiarazioni dei redditi 2021, riferite all’anno di imposta 2020, è possibile usufruire del credito d’imposta previsto per le erogazioni liberali a sostegno della cultura.
In particolare spetta il credito d’imposta per le erogazioni liberali per i seguenti interventi:
- manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici;
- sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura di appartenenza pubblica, delle fondazioni lirico sinfoniche e dei teatri di tradizione;
- realizzazione di nuove strutture, il restauro ed il potenziamento di quelle esistenti di enti o istituzioni pubbliche che, senza scopo di lucro, svolgono esclusivamente attività nello spettacolo;
- interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici destinate ai soggetti concessionari o affidatari dei beni oggetto di tali interventi.
- erogazioni liberali a favore del Ministero dei beni delle attività culturali e del turismo per interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali di interesse religioso presenti nei Comuni anche appartenenti ad enti ed istituzioni della Chiesa cattolica o di altre confessioni religiose
- erogazioni liberali a sostegno dell’Istituto superiore per la conservazione e il restauro, dell’Opificio delle pietre dure e dell’Istituto centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio archivistico e librario.
Inoltre, per effetto di quanto disposto dall’art. 5, comma 1, della legge 22 novembre 2017, n. 175, il credito d’imposta è riconosciuto anche per le erogazioni liberali a favore delle istituzioni concertistico-orchestrali, dei teatri nazionali, dei teatri di rilevante interesse culturale, dei festival, delle imprese e dei centri di produzione teatrale e di danza, nonché dei circuiti di distribuzione.
Le caratteristiche del credito d'imposta art bonus sono riepilogate nella seguente tabella.
Caratteristiche credito d’imposta art bonus |
spetta nella misura del 65% delle erogazioni liberali effettuate ed è riconosciuto ai soggetti titolari di reddito di impresa nel limite del 5 per mille |
spetta nel limite massimo pari al 15% del reddito imponibile per i soggetti privati |
è ripartito in tre quote annuali di pari importo |
è utilizzabile, dai soggetti titolari di reddito d’impresa, in compensazione a decorrere dal primo giorno del periodo d’imposta successivo a quello in cui è maturato |
non rileva ai fini delle imposte sui redditi, dell’imposta regionale sulle attività produttive |
non applica i limiti di utilizzo |
è utilizzabile in compensazione con il modello di pagamento F24 con il codice tributo “6842” |