SI, c'è una deroga che però vale solo per alcuni tipi di contribuenti. Il Decreto salva-Italia (D.L. n. 201/2011, nell’ambito delle misure antiriciclaggio, ha abbassato la soglia di tracciabilità dei pagamenti in contanti € a 1.000 €, a partire dal 6.12.2011. In questo modo, le spese in contanti a partire dai € 1.000 non possono più essere effettuate. Il Decreto fiscale (D.L. n. 16/2012), ha, tuttavia, inserito una deroga alla regola generale per i pagamenti in contanti effettuati da parte di turisti stranieri per i quali il limite di uso del contante è fissato a 15.000 euro.
I commercianti al minuto e soggetti assimilati ex art. 22, D.P.R. n. 633/1972 come alberghi, ristoranti ecc. o le agenzie di viaggio, possono accettare pagamenti in contanti anche di importo pari o superiore a € 1.000 fino ad un massimo di 15.000 euro da parte di persone fisiche aventi cittadinanza extra Ue e non residenti in Italia condizione che abbiano fatto una comunicazione preventiva di adesione al regime di deroga e seguano una specifica procedura al momento dell’operazione di vendita o fornitura di servizi ossia:
1 -acquisiscano fotocopia del passaporto dell’acquirente/committente, ed una autocertificazione di quest'ultimo, in cui attesta che non è cittadino italiano, né cittadino di uno Stato membro UE, né di uno Stato appartenente allo SEE e che non ha la residenza in Italia; e
2 - versino , nel primo giorno feriale successivo a quello di effettuazione dell’operazione, il denaro contante incassato in un conto corrente bancario o postale a lui stesso intestato, consegnando alla banca o Posta copia della ricevuta della comunicazione di deroga effettuata all'Agenzia .