• l’incremento di tassazione di 10,5 punti percentuali (dal 27,5% al 38%) per le società considerate “non operative”;
• l’assoggettamento alla disciplina delle società “non operative” anche qualora la società sia in perdita per 3 periodi d’imposta consecutivi ovvero, nell’arco del triennio, dichiari per due periodi d’imposta una perdita e per il terzo un reddito inferiore a quello minimo;
• la tassazione dei beni aziendali dati in uso ai soci o familiari.
Tali misure hanno l’obiettivo di contrastare le società che si costituiscono esclusivamente per gestire il patrimonio dei soci, senza svolgere un’effettiva attività commerciale. Tuttavia, rischiano di colpire duramente anche realtà aziendali, soprattutto di piccole dimensioni, che, pur svolgendo un’effettiva attività commerciale o industriale, attraversano un periodo di difficoltà economica.
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