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PMI LAZIO CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO PER LA SOSTENIBILITÀ

PMI Lazio contributi a fondo perduto per la sostenibilità

Bando Lazio Innova 2024 : agevolazioni per progetti produttivi sostenibili. Domande dal 31 ottobre 2024 al 31 ottobre 2025 ma sono accolte in ordine cronologico

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La Regione Lazio intende sostenere gli investimenti delle PMI del Lazio per l’uso efficiente delle risorse e la transizione verso un’economia circolare, anche  attraverso l’introduzione di eco-innovazioni. Sono previsti a questo scopo contributi a fondo perduto per progetti da 150 mila a 2milioni di euro.

Vediamo maggiori dettagli nei paragrafi seguenti .

1) Contributi sostenibilità PMI Lazio: Beneficiari

L’intervento è destinato alle PMI che hanno o intendono aprire una sede  operativa nel Lazio in cui realizzare il Progetto e prevede un contributo a fondo perduto, concesso ai sensi del Regolamento Generale di Esenzione (RGE) per quanto riguarda gli investimenti.

Sulle spese per attività di supporto (studio di fattibilità, premio fideiussione,  redazione situazione contabile) è riconosciuto un contributo del 90%, concesso  ai sensi del Regolamento De Minimis.

Ogni PMI può realizzare un solo progetto in forma singola o partecipare ad un solo progetto da realizzare in forma aggregata, dimostrando una adeguata capacità finanziaria in rapporto alle spese a suo carico al netto del  corrispondente contributo. 

Le PMI devono, inoltre, possedere i requisiti previsti per contrarre con la Pubblica Amministrazione.

SCARICA QUI IL BANDO

2) Contributi sostenibilità PMI Lazio: Progetti finanziabili

I progetti possono essere realizzati da PMI in forma singola o in forma aggregata e devono riguardare Investimenti, rientranti in una o entrambe le due 

seguenti tipologie:

1 - Investimenti per l’uso efficiente delle risorse, vale a dire quelli che, ai sensi dell’art. 47 (2) del Reg. (UE) 651/2014, conseguono almeno uno dei seguenti  obiettivi:

  •  la riduzione netta delle risorse consumate, ad eccezione dell’energia, per ottenere una determinata quantità di produzione;
  •  la sostituzione dell’uso di materie prime primarie con materie prime secondarie (riutilizzate o recuperate, comprese quelle riciclate);
  •  la prevenzione e la riduzione della produzione di rifiuti da parte del  Beneficiario;
  •  la preparazione al riutilizzo, la decontaminazione e il riciclaggio dei rifiuti prodotti dal Beneficiario o, limitatamente ai rifiuti speciali,  da terzi, che sarebbero altrimenti inutilizzati, smaltiti o trattati secondo una modalità di trattamento più bassa nell’ordine di priorità della gerarchia dei rifiuti di cui all’articolo 4, paragrafo 1, della direttiva 2008/98/CE o meno efficiente sotto il profilo delle risorse o che determinerebbe un peggioramento della qualità dei prodotti del riciclaggio;
  •  la raccolta, la cernita, la decontaminazione, il pretrattamento e il trattamento di altri prodotti, materiali o sostanze generati dal Beneficiario o da terzi e che sarebbero altrimenti inutilizzati o utilizzati secondo una modalità meno efficiente sotto il profilo delle  risorse;
  •  la raccolta differenziata e la cernita dei rifiuti speciali in vista della preparazione per il riutilizzo o il riciclaggio. Sono escluse in ogni caso le operazioni di smaltimento e di recupero dei rifiuti per la produzione di energia e gli investimenti che comportano un aumento nella produzione di rifiuti o un maggiore uso di risorse.

2 - Investimenti per l’introduzione di ecoinnovazioni, vale a dire innovazioni nei  prodotti che, tenendo conto del loro intero ciclo di vita (Life Cycle Thinking),   conseguono almeno uno dei seguenti obiettivi:

  •  ne allungano la durata, anche consentendo la riparabilità e la manutenzione delle parti tecnologicamente obsolete o danneggiate;
  •  evitano di generare rifiuti non riciclabili o residui non riutilizzabili al termine del ciclo di vita, permettendone la smontabilità delle diverse componenti in relazione alle tipologie di materiali impiegati e al loro riutilizzo;
  •  riducono le risorse consumate inclusa l’energia, durante l’utilizzo da parte dei consumatori, rispetto a prodotti analoghi presenti sul  mercato.

Sono ammissibili solo i progetti che determinano un impatto ambientale tale da  ottenere almeno il punteggio soglia relativo al primo criterio di valutazione, fermo restando che i progetti devono raggiungere i punteggi soglia previsti per tutti i criteri di valutazione, nonché il punteggio soglia totale .

Gli impatti ambientali di tutti gli investimenti inclusi nel progetto devono essere  attestati ex ante da uno studio di fattibilità da presentare obbligatoriamente in sede di domanda e rilasciato da un professionista esterno indipendente le cui  competenze risultino certificate.

3) Contributi sostenibilità PMI Lazio: importi tempistiche e spese ammissibili

Ogni progetto deve essere di importo non inferiore a 150 mila euro. 

Non è previsto un tetto massimo al valore dell’intero progetto, ma il contributo concesso non può superare 2 milioni di euro. I progetti devono essere conclusi, funzionanti e rendicontati entro:

  •  18 mesi dall’approvazione, per progetti fino a 1 milione di euro;
  •  24 mesi dall’approvazione, per progetti fino a 3 milioni di euro;
  •  36 mesi dall’approvazione, per progetti di importo superiore a 3 milioni di euro.

È obbligatorio richiedere un anticipo pari al 40% del contributo concesso, garantito da fideiussione. 

Spese ammissibili 

Sono ammissibili le spese espressamente e strettamente pertinenti al progetto, come risultanti dallo Studio di Fattibilità. 

Le spese ammissibili per investimenti devono essere comunque spese per  l’acquisto di immobilizzazioni, come definite dagli articoli 2423 e seguenti c.c.,  che comprendono i costi accessori ammortizzabili congiuntamente  all’investimento principale.

Gli acquisti di fabbricati e spese per opere murarie, lavori edili e impianti civili quali, a titolo di esempio, per il riscaldamento, condizionamento, acqua, elettricità, antincendio, insieme alle spese per acquisti di terreni e relative sistemazioni, non possono superare il 40% del totale delle spese per  investimenti.

 Le sole spese per acquisti di terreni e relative sistemazioni non possono superare il 10% del totale delle spese per investimenti.

Le spese per progettazione e le altre spese tecniche sono ammissibili entro il  limite dell’8% del totale delle spese per investimenti. Nell’ambito di tali spese non sono considerati i costi per lo studio di fattibilità, che rientrano invece nelle spese di supporto, ma sono inclusi i costi per l’obbligatoria relazione di verifica climatica, da redigere in linea con i contenuti previsti dagli Orientamenti tecnici per infrastrutture a prova di clima nel periodo 2021-2027, di cui alla COM (2021/C 373/01) e dagli indirizzi elaborati dal Dipartimento per le Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri in collaborazione con il  MASE.

Sono inoltre ammissibili al contributo De Minimis le seguenti spese sostenute per specifiche attività di supporto al progetto:

  •  il costo, entro il 4% del costo complessivo del progetto e comunque entro 80.000,00 euro, dello Studio di Fattibilità;
  •  il premio per la obbligatoria fideiussione a garanzia dell’anticipo; 
  •  il costo, entro un massimo di 700,00 euro, per la redazione da parte di un professionista iscritto ad un Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili della situazione contabile da presentarsi in sede di domanda nel caso di imprese non tenute al deposito del bilancio.

4) Contributi sostenibilità PMI Lazio: Presentazione delle domande

Le domande devono essere presentate utilizzando la piattaforma online  GeCoWEB Plus  di Lazio Innova.

Il formulario online è già disponibile dalle ore 12.00 del 26 settembre 2024 fino alla chiusura dell’avviso.

La domanda deve essere inviata a partire dalle ore 12.00 del 31 ottobre 2024  e fino alle ore 17.00 del 31 ottobre 2025.

 Il termine può essere prorogato o anticipato secondo i casi previsti  dall’Avviso.

 La procedura è a sportello, vale a dire che i contributi sono concessi nel rispetto dell’ordine cronologico di presentazione delle domande, in modo da consentire 

alle imprese di presentare la domanda in funzione delle reali esigenze di  realizzazione del progetto.

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