Approvato con la fiducia alla Camera la Legge di bilancio 2025.
Il testo, con diversi emendamente dell'ultimo minuto, contiene tante novità per cittadini e imprese.
Vediamo in sintesi cosa ci si può aspettare dal nuovo testo, tra norme confermate e novità recenti.
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1) Legge di bilancio 2025: irepf a tre aliquote
Una delle certezze della legge di bilanco è la norma a regine delle tre aliquote Irpef.
In merito alle aliquote irpef già il Governo all'atto di approvazione del DDL Bilancio specificava che si rendono strutturali gli effetti del taglio del cuneo e l’accorpamento su tre scaglioni delle aliquote IRPEF già in vigore nell’anno in corso.
Pertanto è confermata l'introduzione delle tre aliquote anche per il 2025.
Già con il Piano strutturale di bilancio si era avuta questa conferma e la norma è divenuta un caposaldo del testo dai primi lavori.
Purtroppo però il taglio dell’Irpef con cui si voleva abbassare la seconda aliquota dal 35% al 33%, è rimandato al 2026.
Il gettito derivante dal CPB non è ancora certo e non si conoscono le reali coperture per questa misura.
Per approfondire leggi anche: Irpef 2025: le tre aliquote
2) Legge di bilancio 2025: bonus edilizi
Relativamente ai bonus edilizi e alle detrazioni fiscali della dichiarazione dei redditi è ormai noto che l'intenzione del Governo è quella tagliare le spese e sostenere i nuclei familiari più numerosi e ridurre progressivamente i bonus edilizi, primo fra tutti il superbonus.
Giorgetti in più di una occasione aveva affermato che: “Più numerosi sono i componenti della famiglia, maggiori sono gli spazi per le detrazioni fiscali” .
In merito alle detrazioni irpef l'intenzione è quella di introdurre una sorta di quoziente familiare con importo massimo soggetto a detrazione, modulato in base al nucleo familiare.
Per i dettagli: Detrazioni Irpef 2025: cosa cambia dal 2025
Confermata la proroga nel 2025 del bonus ristrutturazioni al 50%, ma limitatamente alle prima case.
Il bonus 50% resterebbe solo sulle abitazioni principali e un tetto di 96.000 euro, mentre per le seconde case lo sconto sulle ristrutturazioni torna al 36 per cento.
Leggi anche Bonus edilizi 2025: come cambiano.
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3) Legge di bilancio 2025: detrazioni fiscali
Il Ddl di Bilancio per il 2025 contiene un tetto alle spese che i contribuenti potranno portare in detrazione ad esclusione delle spese mediche.
Sinteticamente le cose cambieranno per i contribuenti che dichiarano più di 75mila euro.
A partire dal 2025, l’ammontare delle spese detraibili ai fini Irpef non potrà oltrepassare un determinato massimale calcolato in riferimento a due indicatori:
- un valore fisso predeterminato sulla base del reddito complessivo dichiarato;
- un coefficiente parametrato alla situazione familiare del contribuente.
Il primo è definito in base al reddito complessivo dichiarato:
- 14.000 euro per i soggetti con reddito compreso tra 75.001 e 100mila euro;
- 8.000 euro per i soggetti con un reddito superiore a 100mila euro.
Il secondo indicatore è legato al numero dei figli fiscalmente a carico presenti nel nucleo familiare del contribuente, prevedendo un coefficiente così distinto:
- 0,50 se nel nucleo familiare non vi sono figli fiscalmente a carico;
- 0,70 se ve ne è uno;
- 0,85 se ve ne sono due;
- 1 se ve ne sono più di due o se ve ne è almeno uno con disabilità.
Per sapere quante spese si potranno detrarre, dal 1° gennaio 2025, si dovrà moltiplicare il valore del primo indicatore con il coefficiente che aumenta all'aumentare dei figli.
Restano fuori da questo calcolo:
- spese sanitarie,
- interessi passivi per i mutui contratti fino al 31.12.2024
- spese detraibili sostenute entro il 31.12.2024
Si attende la defintiva approvazione della Legge di Bilancio 2025 per i dettagli della norma
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4) Legge di Bilancio 2025: sintesi degli emendamenti approvati
Rispetto al testo originario della Legge di Bilancio, negli ultimi giorni sono arrivate molte proposte emendative che riscrivono parti sostanziali della manovra e altre del tutto nuone di un certo interesse.
La Commissione Bilancio ha accordato il parere favorevole all'ultimo testo presentato, approvato in data 20 dicembre dalla Camera e che entro il 31 dicembre dovrà essere approvato dal Senato per entrare in vigore dal 1° gennaio.
Vediamo una sintesi degli ultimi emenamenti introdotti:
- eliminata la possibilità di fruire di incentivi fiscali per l’acquisto e l’installazione delle caldaie a gas. La prima bozza della legge prevedeva una eliminazione graduale dei bonus fiscali per le caldaie a combustibile fossile e per il 2025 eliminava l’incentivo solo per l’installazione. Con l’emendamento approvato si recepisce quanto previsto dalla direttiva Case green eliminando del tutto i benefici fiscali per queste caldaie
- si prevede l’aumento dal 25 al 30% del limite di detassazione per le mance del personale di bar e ristoranti e aumenta la soglia di reddito al di sotto della quale la detassazione si applica: si passa da 50 mila e 70 mila euro
- sulla flat tax il tetto massimo per la permanenza rimane fissato a 85.000 euro, ma il regime forfettario sarà consentito a chi ha redditi da lavoro o da pensione fino a 35.000 euro oggi 30.000. Leggi anche: Regime Forfettario: tetto a 35mila euro per gli altri redditi
- il taglio annunciato dell’Ires è dal 24% al 20% per le imprese che assumo e che investono. Le imprese per l'agevolazioni dovranno rispettare delle condizioni:
- una quota non inferiore all’80% degli utili di esercizio dovrà essere accantonata;
- almeno il 30% degli utili accantonati dovrà essere destinato agli investimenti;
- il numero di unità lavorative non dovrà essere diminuito nel 2025 rispetto alla media del triennio precedente;
- nuove assunzioni di lavoratori con contratto a tempo indeterminato che costituiscano un increment
- nessun ricorso alla cassa integrazione.
- bonus elettrodomestici, che non deve essere confuso con il bonus mobili legato alla ristrutturazione della casa. Con il bonus si potrà coprire il 30% del costo dell’elettrodomestico con un limite massimo di 100 euro a famiglia. Leggi anche Bonus elettrodomestici 2025: a chi spetta
- web tax anche nel 2025 applicata solo alle imprese con fatturato globale non inferiore a 750 milioni di euro.
- la dotazione della ZES Unica passa a 2,2 miliardi di euro e il Piano Transizione 5.0 sarà rafforzato con un’aliquota superiore per il credito di imposta per gli investimenti superiori a 10 milioni e per quelli per il fotovoltaico. leggi anche: Transizione 5.0: potenziamenti in arrivo,
- riaperte le agevolazioni per l’assegnazione e la cessione di beni ai soci, per la trasformazione in società semplice e per l’estromissione dell’immobile dell’imprenditore individuale,
- modifica, da un anno a due anni, del termine per la vendita della ex prima casa che consente di non perdere l’agevolazione prima casa,
- IVA con l’aliquota ridotta per l’attività sportiva alpinistica
- imponibilità per la formazione resa alle agenzie di somministrazione di lavoro.
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