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RENDICONTAZIONE DI SOSTENIBILITÀ ESRS 1 E DOPPIA MATERIALITÀ

Rendicontazione di sostenibilità ESRS 1 e doppia materialità

L’approccio in quattro fasi. Indicazioni EFRAG e GRI

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La Direttiva Europea 2022/2464, CORPORATE SUSTAINABILITY REPORTING DIRECTIVE, CSRD, (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale Europea, il 16 dicembre 2022) in vigore dal 5 gennaio 2023, ha introdotto un solido quadro giuridico sulla rendicontazione di sostenibilità sotto l’ombrello della doppia materialità e della due diligence[1]

Il quadro giuridico si articola su due livelli:

  • il primo livello è costituito dalla Direttiva UE CSRD e dalla Direttiva Europea Due Diligence,Direttiva UE CSDDD. 
    • La Direttiva CSRD:
      • modifica quattro atti legislativi europei strutturali in materia di diritto societario: Direttiva Contabile, Direttiva Trasparenza, Direttiva Audit e Regolamento sulla Revisione Legale;
      • integra i principi del Regolamento di Tassonomia Europeo e del Regolamento SFDR;
      • interagisce con i contenuti della Legge europea sul clima e Benchmark UE per la transizione climatica;
  • il secondo livello è costituito dai principi di rendicontazione di sostenibilità europei, ESRS adottati con atti delegati
    • Il primo set (di 12 principi) è stato adottato con Regolamento Delegato, 2023/2772, del 23 dicembre 2023, in vigore dal 1° gennaio 2024
    • il secondo set (LSME) destinato alla PMI quotate, costituisce una semplificazione del primo set sulla base del principio di “cap value chain”;
    • l’ESRS volontario (VSME), a differenza dei precedenti, è il documento che rappresenta uno strumento di supporto alle imprese che adottano la rendicontazione di sostenibilità su base volontaria.

Al quadro giuridico sopra delineato, si accompagnano le prime linee guida:

  • dell’EFRAG: IG 1 “Materiality assessment final”, IG 2 “Value chain”; IG3 “Lists of ESRS data point”[2];
  • del GRI, SCRD Essentials, Elementi essenziali della CSRD[3]

In questo contributo si analizzano alcuni aspetti essenziali relativi all’analisi e valutazione della DOPPIA materialità con riferimento alle sopracitate linee guida[4]

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1) Rendicontazione di sostenibilità ESRS 1 doppia rilevanza e doppia materialità: l’approccio

La CSRD adotta la prospettiva della doppia rilevanza, la quale prevede che le imprese comunichino informazioni relative sia: 

• all'impatto delle attività dell'impresa sulle questioni di sostenibilità (prospettiva ‘inside out’ o ‘impact materiality’);

• al modo in cui le questioni di sostenibilità incidono sull'impresa (prospettiva ‘outside in’ o ‘financial materiality’).

La doppia rilevanza costituisce la base per l'informativa sulla sostenibilità, Capitolo 3 ESRS 1: 

  1. I portatori di interessi e la loro pertinenza rispetto al processo di valutazione della rilevanza
  2. Questioni rilevanti e rilevanza delle informazioni
  3. Doppia rilevanza
  4. Rilevanza dell'impatto
  5. Rilevanza finanziaria
  6. Impatti o rischi rilevanti derivanti da azioni volte ad affrontare questioni di sostenibilità
  7. Livello di disaggregazione

Le imprese devono considerare ciascuna prospettiva di materialità singolarmente e comunicare sia le informazioni che sono rilevanti da entrambe le prospettive sia le informazioni che sono rilevanti da una sola prospettiva

L’architettura del principio di rendicontazione ESRS 1 (Capitolo 3 la Doppia rilevanza come base per l'informativa sulla sostenibilità) non prevede una procedura specifica, ma indica un approccio a quattro fasi: Locate, Assessment, Evaluation, Prepare, LEAP, che l’impresa dovrà misurare a adattare alle circostanze specifiche e alla profondità di valutazione.

L’approccio LEAP applicato ad una PMI (non quotata) può prevedere:

Locate - Comprensione del contesto in cui opera l’impresa

La comprensione del contesto può richiedere l’analisi di:

  • le attività e i rapporti commerciali intrattenuti dall’impresa
  • la posizione di mercato, strategia e modello dell’impresa
  • l’ubicazione geografica
  • analisi delle norme e dei regolamenti che riguardano e modalità di coinvolgimento delle parti interessate
  • mappatura dei portatori di interesse nelle attività e nelle relazioni commerciali e istituzionali
Evaluate- Identificazione degli impatti richi ed opportnunità IRO 

Questa fase può tenere conto di:

  • le best practices di aziende simili per dimensioni e settore
  • bilancio di sostenibilità del precedente esercizio, se disponibile;
  • informazioni disponibili in azienda presso i responsabili d’area e altri documenti aziendali
  • l’elencazione di questioni rilevanti ESRS 1
Assessment- la valutazione dell’impatto materiale e finanziario 

Questa fase può prendere in considerazione:

  • i criteri di valutazione fissati dalle norme: soglie qualitative e/o quantitative, quadri normativi e regolamenti

Prepare: Rendicontare i risultati e il processo utilizzato di valutazione della doppia materialità

Questa fase ultima rendiconta:

  • la descrizione dei processi utilizzati per identificare e valutare impatti, rischi e opportunità materiali (IRO1);
  • Impatti materiali, rischi e opportunità e loro interazione con la strategia e il modello aziendale (SBM-3);
  •  stesura dei report con la spiegazione dei risultati del processo di valutazione di doppia materialità che confluiscono nella dichiarazione di sostenibilità.

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2) Rendicontazione di sostenibilità, doppia materialità: prassi per arrivarci. Il coinvolgimento dei portatori di interesse

In genere l’analisi e individuazione dell’impatto materiale delle questioni rilevanti ambientali, sociali o di governance, è punto di partenza, poiché la valutazione finanziaria trae (s)vantaggio dalla valutazione dell’impatto materiale. Ciò vale a dire che, gli impatti materiali spesso portano a rischi, opportunità e conseguenze finanziarie significative

L’ESRS 1 prescrive regole per l’applicazione della doppia materialità rispetto alla valutazione della materialità degli impatti, rischi ed opportunità, IRO.

La valutazione di doppia materialità delle questioni rilevanti da rendicontare ha inizio con la comprensione del contesto dell’azienda e coinvolge tutti gli stakeholder che possono essere influenzati dagli impatti. 

Possono essere portatori di interesse dell’impresa: investitori, clienti, dipendenti, fornitori, comunità locali, organizzazioni non governative (ONG), enti regolatori e altri parti interessate all’attività o prodotti/servizi dell’azienda.  La valutazione della doppia materialità potrebbe richiede un coinvolgimento diretto delle parti interessate, soprattutto in caso di impatti gravi. Si tratta di un approccio inclusivo che migliora la credibilità e la rilevanza del reporting di sostenibilità. 

I portatori di interessi sono coloro che possono esercitare un'influenza sull'impresa oppure subire l’influenza dell'impresa. Ne esistono due gruppi principali:

a) i portatori di interessi coinvolti

b) i fruitori delle dichiarazioni sulla sostenibilità

Il coinvolgimento dei portatori di interessi è un elemento centrale delle procedure di dovuta

diligenza condotte dall'impresa (cfr. capitolo 4 Dovere di diligenza) e della valutazione della rilevanza della sostenibilità.

Il passo successivo richiede di determinare quali questioni ambientali, sociali e di governance sono sufficientemente significative da influenzare il processo decisionale e avere un impatto sulla percezione degli stakeholder. Questo momento dovrebbe mirare a identificare le questioni più rilevanti per l’attività, operazioni e stakeholder, il cui impatto significativo sulla società o sull’ambiente potrebbe essere determinante sulle performance finanziaria.

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3) Rendicontazione di sostenibilità, valutazione delle doppia materialità

I passaggi chiave per il coinvolgimento degli stakeholder nella valutazione della doppia materialità possono essere:

  1. identificazione i portatori di interessi rilevanti;
  2. coinvolgere gli stakeholder per comprendere le loro preoccupazioni e aspettative;
  3. mappatura delle potenziali questioni di sostenibilità sulla base delle indicazioni degli standard ESRS, dei regolamenti, e delle migliori pratiche del settore;
  4. valutare la significatività e i potenziali impatti dei temi rilevanti sull’operatività dell’azienda e sui suoi stakeholder;
  5. attribuire le priorità in base alla loro importanza.

Seguendo diligentemente questi passaggi, le imprese possono sviluppare una comprensione completa delle proprie attività, deli impatti, rischi ed opportunità effettivi e potenziali.

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4) Rendicontazione di sostenibilità, doppia materialità: il riferimento ai valori soglia

Nel contesto della rendicontazione sulla doppia materialità, una soglia di materialità si riferisce ai criteri (qualitativi e/o quantitativi, con riferimenti a norme e regolamenti vigenti), utilizzati sia internamente alle operazioni dell’azienda, che esternamente per questioni sociali e ambientali più ampie. 

Stabilire una soglia sulle questioni di sostenibilità è solitamente necessario per:

  • determinare quali argomenti sono rilevanti per l’azienda;
  • stabilire il confine oltre il quale gli impatti, i rischi e le opportunità di sostenibilità (IRO) sono considerati materiali e 
  • fornisce le basi per la loro inclusione nella dichiarazione di sostenibilità. 

Le soglie di rilevanza sugli impatti sulla sostenibilità devono pertanto essere determinate in base alla gravità degli effetti negativi effettivi, e alla gravità e alla probabilità dei potenziali impatti negativi. 

La gravità si basa su fattori quali scala, portata e carattere irrimediabile per gli impatti negativi, e scala e portata per gli impatti positivi. Questi fattori dovrebbero costituire la base per determinare le soglie. Inoltre, nel definire la soglia, l’impresa può considerare il numero complessivo di potenziali impatti a livello ambientale, sociale e di governance.”

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5) Rendicontazione di sostenibilità: elementi e chiave di lettura

A margine si può affermare che, la valutazione della DOPPIA RILEVANZA è uno strumento chiave NON SOLO per il processo di REPORTING di sostenibilità, ma anche per:

➢la strategia dell’impresa

➢la gestione del rischio[5]

➢lo Stakeholder engagement

➢la programmazione e controllo

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6)Note

[1] Si veda R. Bauer M Peta, Reporting di sostenibilità ESG. Indicazioni per società quotate, micro e pmi non quotate, Maggioli, febbraio 2024

[2] www.efrag.org

[3] https://www.globalreporting.org/CSRDEssentials

[4] Corso “ESG il rendiconto di sostenibilità” https://www.fiscoetasse.com/BusinessCenter/scheda/49837-esg-il-rendiconto-di sostenibilita-corso-online.html

[5] Della stessa autrice si veda “Adempimento collaborativo, grandi imprese e PMI", eBook maggio 2024

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