Le attività di controllo nel sistema fiscale italiano non sono solo di competenza dell'Agenzia delle Entrate, ma anche della Guardia di Finanza come Polizia Giudiziaria.
Il processo di verifica ha la finalità sia di prevenzione, ricerca e repressione delle violazioni delle norme fiscali, sia di qualificazione e quantificazione della capacità contributiva del contribuente (persona fisica e persona giuridica).
Seguono ulteriori dettagli.
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1) Controlli e verifiche fiscali: norme di riferimento
Il processo di verifica parte dall'attività istruttoria con la quale si acquisiscono, attraverso indagini, fatti che consentano di determinare correttamente le imposte dovute dal soggetto.
Le norme di riferimento da parte dei soggetti che esercitano la verifica:
- D.P.R. 600/1973;
- D.P.R. 633/1972.
Mentre da parte del contribuente:
- L. 212/2000;
- D.Lgs. 219/2023 che modifica la L. 212/2000
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2) Controlli e verifiche fiscali: accesso, ispezione e verifica
L'accesso consiste nella facoltà di accedere in un determinato luogo con o senza il consenso da parte di colui che ne dispone, al fine di effettuare gli accertamenti.
L'ispezione, invece, è l'esame documentale che viene rinvenuto nel luogo oggetto dell'accesso ed è costituito da tutti i libri, registri, documenti e scritture contabili.
La verifica è l'insieme delle attività svolte con lo scopo di verificare il corretto assolvimento alla normativa fiscale.
Inoltre, nel caso in cui la verifica fiscale venga effettuata in un luogo utilizzato in maniera promiscua, ossia sia per l'attività professionale, sia per quella privata, è necessaria anche l'autorizzazione rilasciata dal procuratore della Repubblica. Questa autorizzazione rappresenta un atto procedimentale circoscritta ai criteri richiesti dalla normativa, non dovendo contenere nessuna motivazione specifica.
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3) Controlli e verifiche fiscali: accesso dentro o fuori il domicilio
Con diverse sentenze la Cassazione ha ribadito l'importanza dell'autorizzazione quando viene eseguito l'accesso presso un'abitazione utilizzata come privata, sia dal contribuente, sia da parenti e soci. In questo caso per reperire tutta la documentazione fiscale necessaria, l'accesso deve essere motivato dalla presenza di indizi e prove di inosservanza alle norme tributarie, ritenendola addirittura nulla quando questi elementi non siano indicati nell'autorizzazione stessa.
Diverso, invece, è il discorso quando si parla di accesso in luoghi diversi dal domicilio, in quanto si può addirittura eseguire l'ispezione fiscale mediante una denuncia anonima.
Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate eseguono controlli a fiscali sui contribuenti ma, mentre la Guardia di Finanza (GdF) effettua verifiche sul campo accedendo presso la sede del contribuente secondo procedure che prevedono l'individuazione di figure come il “direttore della verifica” e del “capo pattuglia”, nonché la compilazione del “piano di verifica”, l'Agenzia delle Entrate (AdE) effettua controlli di tipo formale e automatico.
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4) Controlli e verifiche fiscali: controlli formali e automatici
I controlli formali vengono effettuati sulle dichiarazioni selezionate a livello centrale sulla base del rischio, effettuando un confronto tra quello dichiarato e i documenti a supporto.
I controlli automatici vengono effettuati su tutte le dichiarazioni presentate e si affidano ad una procedura automatizzata di liquidazione di imposte, contributi, premi e rimborsi, sulla base dei dati e degli elementi direttamente desumibili dalle dichiarazioni e di quelli risultanti nell’Anagrafe tributaria.
Si rammenta, inoltre, che Prima della presentazione della dichiarazione annuale (sia quella dei sostituti d’imposta sia le dichiarazioni dei redditi e Iva), se vi è pericolo per la riscossione, l’ufficio può controllare la tempestiva effettuazione dei pagamenti dei tributi dovuti a saldo e in acconto, e iscrivere a ruolo a titolo definitivo le imposte non versate con le relative sanzioni e gli interessi.
Per il contribuente, qualora emergesse un debito tributario, prima della iscrizione a ruolo del debito, questi viene informato ed eventualmente invitato a presentare chiarimenti su quanto emerso.
Inoltre, prima dell'invio della cartelle di pagamento, il contribuente riceve un documento esplicativo nel quale sono indicate le somme eventualmente dovute con le sanzioni ed interessi applicati.
Secondo gli ultimi dati rilevati, L'AdE e la GdF, attraverso un lavoro congiunto nel settore dei bonus edilizi, hanno individuato circa 15 mld di euro di truffe, di questi 6,3 mld attraverso controlli preventivi, prima cioè che si concretizzasse la truffa e 8,6 mld sono stati oggetti di sequestro da parte dell'autorità giudiziaria.
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5) Controlli e verifiche fiscali: gli strumenti a disposizione del contribuente
Ricordiamo che il contribuente ha a disposizione diversi strumenti di natura giuridica a cui poter appellarsi qualora ritenga non corretto o di ridurre quanto a loro contestato:
- Il diritto d’interpello (recentemente modificato);
- Il diritto di proporre istanza per la formulazione, da parte dell’ufficio competente, di una proposta di accertamento con adesione;
- Il diritto alla riservatezza dei dati personali e delle informazioni sul contribuente acquisiti in dipendenza dell’attività di verifica;
- Il diritto d’informazione e consultazione;
- Autotutela;
- Aquiscenza;
- Ricorso tributario;
- Conciliazione giudiziale.
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