La recente riforma del codice della crisi d’impresa ha introdotto il tema della valutazione dell’adeguato assetto organizzativo, amministrativo e contabile nelle aziende. Mentre per la parte amministrativa e contabile sono disponibili check e documenti dell’ordine dei commercialisti, per la parte organizzativa è necessario chiarire quali possono essere i metodi e gli strumenti utilizzabili.
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1) L’assetto organizzativo
L’assetto di una organizzazione è rappresentato dall’insieme di responsabilità, regole e criteri di controllo che servono per “governare” l’azienda.
Governare l’azienda significa fare in modo che vada nella direzione giusta, nel rispetto degli obiettivi definiti ottimizzando il più possibile le risorse impegnate. Gli obiettivi dipendono dalle strategie e dalle risorse disponibili.
Da qui potremmo definire come assetto organizzativo adeguato “l’insieme delle regole, responsabilità e controlli finalizzati al raggiungimento degli obiettivi”.
L’adeguatezza, come conseguenza logica sarà soddisfatta se l’assetto organizzativo è bilanciato con gli obiettivi e questi sono perseguibili.
Definire un adeguato assetto organizzativo significa costruire la “macchina” più adatta al “viaggio” che dobbiamo fare.
Il primo passo consiste nel definire il “viaggio”, ovvero il perché vogliamo fare quelle cose e perché dobbiamo farle in un certo modo.
Una volta chiariti gli obiettivi (chi siamo, cosa vendiamo, perché acquistare da noi) è necessario stabilire come facciamo a farlo, la struttura organizzativa, la “macchina”.
Il terzo passo è il controllo, il “cruscotto” necessario per vedere se la direzione che stiamo seguendo è giusta.
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2) L’analisi del contesto
La fondazione dell’ordine, anche in recenti documenti, indica come sia propedeutica rispetto alla valutazione dell’adeguato assetto organizzativo, l’attività di analisi del contesto della singola organizzazione.
Il contesto si suddivide in esterno ed interno.
Il contesto esterno riguarda tutti gli aspetti che incidono sull’organizzazione in termini di opportunità e minacce, tipicamente riguarda il mercato e la tipologia dei clienti, i concorrenti, i fornitori, la logistica e la normativa applicabile.
Il contesto interno è rappresentato da tutti gli aspetti impliciti dell’organizzazione aziendale che si riflettono in forze e debolezze.
Per uniformare la valutazione del contesto interno è utile definire gli ambiti organizzativi e tutti gli aspetti di rischio più significativi che possono essere rilevanti.
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3) Un aiuto per l'analisi del contesto e la valutazione dell'assetto
Per aiutare in questa analisi abbiamo sviluppato un applicativo che puoi trovare a questo link:
Adeguato Assetto Organizzativo (Excel)
L'applicativo è lo strumento che consente di effettuare le diagnosi in autonomia, permette di assegnare pesi e giudizi sulle singole domande, prendere appunti e sviluppare una relazione personalizzata all’interno del report che si genera automaticamente.
L'applicativo è una metodologia utile per fotografare i punti forti e quelli deboli dell’azienda. Consente una analisi di contesto guidata che soddisfa i requisiti della nuova riforma della crisi d’impresa, come specificato nel documento della Fondazione dell’Ordine dei Commercialisti, propedeutica alla valutazione dell’adeguato assetto organizzativo.
Il metodo soddisfa anche quanto richiesto dalla ISO 9001 del 2015 permettendo di effettuare il primo passo per la identificazione dei fattori critici e dei processi aziendali.
Come è strutturato
Il metodo prevede 56 aspetti di rischio riconducibili a 8 ambiti organizzativi. Per ciascun aspetto si devono assegnare un peso ed un giudizio. La combinazione di pesi e giudizi consente di produrre un report con rating finale complessivo, radar per ambito organizzativo con il livello raggiunto e il dettaglio con grafico a basse dei singoli aspetti.
Le domande
Le domande toccano tutte le attività aziendali e sono raggruppate in 8 ambiti organizzativi
1_Organizzazione e strategie
2_Portafoglio prodotti
3_Mercati e vendite
4_Operation
5_Amministrazione e controllo
6_Persone e competenze
7_Digitalizzazione e sistemi informativi
8_Sostenibilità
I pesi e i giudizi
I pesi dipendono dalle specifiche realtà aziendali e vanno da 1 a 5 in funzione dell’impatto sula strategicità. Per l’assegnazione il metodo prevede una rapida analisi di contesto esterno, dei fattori critici e dei processi aziendali più importanti.
I giudizi vanno da -3 a + 3 in relazione a quanto le pratiche aziendali siano applicate o meno.
Il report
Il report prevede grafici sul rating totale, il radar per ambito ed il dettaglio sui singoli aspetti enfatizzando per ciascuna domanda i punti forti, quelli deboli ed il potenziale raggiungibile.
Oltre all'applicativo abbiamo anche preparato un libro
che è anche una guida per la corretta interpretazione ed utilizzo del metodo.
Oltre ad una parte iniziale dove si forniscono i consigli utili per fotografare il contesto esterno e per assegnare i pesi prevede, per ogni singola domanda una trattazione di dettaglio con esempi e spiegazioni.
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