Il libro Reporting di sostenibilità ESG esce con l’emissione del Regolamento UE 2023/2772 pubblicato su G.U.C.E. del 22 dicembre 2023 ed è stata una vera sfida riuscire a pubblicarlo in così breve tempo! Il presente testo, nato dalla collaborazione tra il Prof. Riccardo Bauer e la Dott.ssa Monica Peta, ha la pretesa di cercare di fare il punto sulla situazione, in base ai principi ESRS della Unione europea.
L’idea di scrivere un testo in materia è stata quella di “cavalcare le onde” del tema ben sapendo che l’attività legislativa è ancora in corso e molte discussioni avvengono tra gli esperti, le aziende e le autorità legislative nazionali e internazionali.
Per la maggior parte delle grandi aziende il reporting di sostenibilità si applica dal 1° gennaio 2024 e richiede un enorme sforzo per tutti coloro (inclusi i professionisti) che dovranno redigerlo. Per molti sarà anche un “cambio culturale” nel modo di fornire le informazioni. Alcune, tra cui le società quotate e alcuni grandi istituti di credito, avendo già adottato i principi GRI nella redazione della dichiarazione non finanziaria hanno creato dei sistemi operativi e di controllo che vanno comunque adattati alle nuove situazioni, ma anche in questo caso molte imprese si trovano o si troveranno ad affrontare una riorganizzazione delle informazioni e dei sistemi operativi per poter ottenere i dati da includere.
Le scadenze sono ravvicinate se consideriamo la necessità di redigere piani operativi, analizzare i problemi, cercare di risolverli e “testare” i programmi per permettere la sistematica raccolta e il controllo dei dati.
Si pensi solo ad esempio alla fase di identificazione dei rischi ESG che per ogni azienda sono differenti, sia che predispongano piani per ridurre i rischi stessi, sia perché forniscano e verifichino l’informativa richiesta.
Nuove professionalità ESG sono e saranno necessarie e sono in corso di formazione per i professionisti, al fine di affrontare i diversi casi che si presentano.
La speranza degli autori è che i lettori possano trovare utili indicazioni per risolvere i loro problemi e tenendo presente che non sono attualmente disponibili molti esempi operativi, dato che le norme sono ancora in fase applicativa; ciò nonostante il libro fornisce alcuni esempi utili ed illustra sia l’attenzione delle autorità di vigilanza sul tema (Consob, Banca d’Italia), sia quella del mondo della revisione che, a rapidi passi, cerca di rispondere all’esigenza del mercato di avere a disposizione informazioni chiare, affidabili e complete su questi temi.
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1) Reporting di Sostenibilità ESG: principali punti approfonditi
Il testo è suddiviso in diverse aree che riguardano alcuni temi fondamentali quali:
- l’analisi delle caratteristiche della Normativa Europea – CSRD;
- gli standards di riferimento ESRS 1 e ESRS 2;
- il principio della doppia materialità e i contenuti della due diligence relativa alla sostenibilità;
- la rendicontazione delle tematiche ambientali;
- la rendicontazione delle tematiche sociali;
- la rendicontazione della governance;
- il reporting di sostenibilità e la relazione sulla gestione per quanto inerente;
- la responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale in tema di sostenibilità;
- la revisione del reporting di sostenibilità in base al principio di revisione ED ISSA 5000.
Approfondisci con la lettura del libro di carta Reporting di sostenibilità ESG.
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2) Reporting di Sostenibilità ESG: rendicontazione e doppia materialità
Di seguito un breve estratto del libro Reporting di sostenibilità ESG capitolo 2.1.2.
La “doppia materialità”, o “double materiality”, è strettamente interconnessa al concetto di doppia rilevanza ed ha un ruolo chiave nel contesto del reporting aziendale perché consente al management di identificare le tematiche da rendicontare all’interno del report.
Il capitolo 3 dell’ESRS 1 tratta i due aspetti:
- l’“impact materiality”, o environmental and social materiality, assume primario interesse per gli impatti che l’attività di impresa ha sulle persone, sull’ambiente e sulla società in senso lato; questa idea di materialità indirizza i report che vengono predisposti per soddisfare le istanze di conoscenza degli stakeholder, prospettiva “outside-in”;
- il “financial materiality”, pone l’attenzione sui rischi e sulle opportunità che gli aspetti ambientali, sociali e di governance possono avere sulla performance finanziaria delle imprese – un tempo qualificata attraverso il “solo” bilancio d’esercizio – al fine di apprezzare come tali aspetti incidano sul valore d’impresa (enterprise value), prospettiva “inside-out”. Impact materiality e financial materiality si combinano sotto l’ombrello della double materiality.
Impact materiality e financial materiality si combinano sotto l’ombrello della double materiality
Un esempio utile può essere rappresentato con riferimento all’inquinamento atmosferico e alle emissioni di carbonio che possono derivare dall’attività di una azienda che utilizza combustibili fossili come petrolio o carbonio:
1) dal punto di vista della materialità, l’attività dell’impresa produce un impatto negativo (misurato dal danno) allo sviluppo sostenibile dell’organizzazione. Gli stakeholder minacciati sono: la società civile, le comunità locali, le istituzioni pubbliche, ma anche gli investitori, che devono tener conto degli impatti sulla sostenibilità dei loro portafogli di investimento a seguito del Regolamento UE sulla DR di sostenibilità dei servizi finanziari;
2) dal punto di vista finanziario le emissioni possono avere un impatto economico diretto sul rendiconto dell’utile o perdita per oneri per multe o sanzioni dovuti per la violazione delle normative sull’inquinamento atmosferico. In questo caso le parti interessate sono gli investitori e i fornitori di capitale, ma possono essere anche i dipendenti e la società che ha interesse a conoscere gli impatti che possono influenzare la salute finanziaria dell’organizzazione.
Un tema si definisce “materiale” per l’impresa, e quindi l’informazione è rilevante, quando incontra i criteri definiti per l’“impatto materiale” o “finanziario” o entrambi.
Indipendentemente dall’esito della valutazione della materialità, l’impresa deve sempre comunicare le informazioni obbligatorie relativamente a:
a) informazioni generali (ESRS 2);
b) data point richiesti dalle norme UE ;
c) cambiamenti climatici (ESRS E1)
d) forza lavoro propria RDs 1 a 9, solo per le imprese con un numero di dipendenti uguale o maggiore 250.
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3) Reporting di Sostenibilità ESG: Indice
Premessa
1 La Direttiva europea Corporate Sustainability Reporting Directive, “CSRD”
1.1 Punti innovativi e principi generali
1.2 Finalità e contenuti dei principi di rendicontazione di sostenibilità
1.3 Rilevanza della comprehensive corporate reporting societaria
1.4 Dalla DNF “AS IS” alla CSRD “TO BE”: i tempi attuativi e i requisiti dimensionali delle imprese
2 Cross cutting standard ESRS 1, ESRS 2. Check list
2.1 ESRS 1, i requisiti di adeguata informativa di sostenibilità
2.1.1 Rilevanza: definizione di questioni rilevanti e analisi. Check list
2.1.2 Rendicontazione e doppia materialità
2.1.3 Perimetro di rendicontazione e catena del valore
2.1.4 Orizzonte temporale e preparazione della dichiarazione di sostenibilità
2.1.5 Disposizioni transitorie e casi di semplificazioni
2.2 ESRS 2, le aree da rendicontare e i temi obbligatori. Check list
3 Doppia materialità e due diligence
3.1 Analisi e valutazione della doppia materialità: le fasi
3.1.1 L’assessment in pratica
3.1.2 La valutazione della materialità nell’approccio ESRS: IRO, SBM e catena del Valore. Check list
3.2 Due diligence e Direttiva (UE) “CSDDD”
4 La rendicontazione delle tematiche ambientali
4.1 Tassonomia europea
4.1.1 Gli obiettivi ambientali
4.1.2 Rendicontazione e Tassonomia
4.2 Tassonomia e principi di rendicontazione ESRS E1, E2, E3, E4, E5
4.2.1 ESRS E1: la rendicontazione dei cambiamenti climatici
4.2.2 Le sezioni dell’informativa
4.2.3 L’informativa sugli effetti finanziari
4.3 ESRS E2: la rendicontazione dell’inquinamento
4.3.1 L’informativa generale e i contenuti tematici
4.3.2 La rendicontazione degli effetti finanziari
4.4 ESRS E3: l’informativa su acque e risorse marine
4.4.1 Gli obblighi dell’informativa
4.4.2 La rendicontazione degli effetti finanziari
4.5 ESRS E4: biodiversità ed ecosistemi
4.5.1 L’informativa generale e tematica
4.5.2 La valutazione della doppia rilevanza
4.5.2.1 Esempi di informativa in forma tabellare
4.5.3 Gli effetti finanziari
4.6 ESRS E5: uso delle risorse e dell’economia circolare
4.6.1 Informativa generale e tematica
4.6.2 La rendicontazione degli effetti finanziari
5 La rendicontazione delle tematiche sociali
5.1 ESRS S1: forza lavoro propria o dei dipendenti
5.1.1 Informativa generale e disclosure tematiche
5.1.2 Esempi di informativa
5.2 ESRS S2: Lavoratori nella catena del lavoro
5.2.1 Informativa generale e disclosure tematiche
5.3 ESRS S3: comunità interessate
5.3.1 Informativa generale e disclosure tematiche
5.4 ESRS S4: consumatore ed utilizzatore finale
5.4.1 Informativa generale e disclosure tematiche
6 La rendicontazione degli aspetti di governance
6.1 Gli ESRS sulla governance aziendale
6.2 Struttura della normativa ESG – Governance
6.2.1 Le prescrizioni dell’ESRS 2 – Governance
6.3 ESRS G1 – Condotta aziendale (Business Conduct)
7 Reporting, relazione sulla gestione societaria e dichiarazione di sostenibilità delle micro e piccole medie imprese non quotate
7.1 Dall’ESRS 1 e ESRS 2: le fasi del reporting di sostenibilità
7.1.1 Il ruolo dell’organo amministrativo. Check-list
7.2 Le struttura della dichiarazione di sostenibilità nella relazione sulla gestione
7.3 La dichiarazione sulle questioni di sostenibilità nelle micro e piccole, medie imprese non quotate
7.3.1 “ESRS volontario”: proporzionalità e semplificazioni applicative
8 La responsabilità degli amministratori nel rendiconto di sostenibilità
8.1 Aspetti generali
8.2 Responsabilità degli amministratori
8.3 Responsabilità dell’organo amministrativo per le informazioni fornite dalla catena del valore – Direttiva 2013/34: art. 33
8.3.1 Attestazioni della persona responsabile presso l’emittente della conformità ai principi di rendicontazione di sostenibilità: art. 4 della Di-rettiva Transparency (Direttiva 2004/109)
8.4 Responsabilità civili e penali degli amministratori
8.5 Vigilanza del collegio sindacale
9 Assurance e revisione del reporting di sostenibilità
9.1 Aspetti generali
9.2 La situazione attuale in Italia
9.3 Gli standard professionali applicabili
9.4 La relazione di revisione
9.5 La lettera di attestazione
9.6 Principali fasi del processo di verifica del reporting di sostenibilità
9.7 Esempio di incarico di revisione limitata su alcune aree di un bilancio di sostenibilità (GRI)
9.8 Il futuro principio di revisione sul reporting di sostenibilità – ED ISSA 5000
Dal racconto al rendiconto sulla sostenibilità nel bilancio d’impresa: l’ESG rating
Appendice: Regolamento europeo delegato 2023/2772, 22 dicembre 2023
(Il regolamento è consultabile nella parte online disponibile per questo volume)
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