L'anno 2023 è stato caratterizzato, sotto il profilo amministrativo e tributario, da provvedimenti normativi che hanno confermato alcune disposizioni volte a ridurre gli effetti negativi che nei tre anni precedenti sono stati provocati dalla pandemia, dal perdurare del conflitto russo-ucraino e, non da ultimo, dalle tensioni che sta provocando la crisi ebraico-palestinese. L'incertezza che questi scenari provocano si ripercuote direttamente sui mercati, delineando delle evidenti difficoltà nelle attività di forecasting.
Il libro La Chiusura del Bilancio al 31.12.2023 di Enrico Larocca, è alla sua ottava edizione e rappresenta una guida teorico-pratica di supporto alla redazione delle scritture di assestamento e di chiusura del bilancio, pensata per tutti gli attori della società: amministratori, impiegati contabili, consulenti e organi di controllo.
Di seguito un estratto dal libro che tratta le novità in tema di principio contabile OIC 34 dedicato ai ricavi con riguardo alle regole di rilevazione e di valutazione, nonché alle informazioni da fornire in Nota integrativa, dovendo fronteggiare la necessità di pianificare la modifica delle procedure contabili in essere, per predisporle all'avvio della nuova regolamentazione, previsto dal 1° gennaio 2024.
Rimandiamo alla lettura completa del Libro di carta: La Chiusura del Bilancio al 31.12.2023 - Aggiornato con Legge di Bilancio 2024 (L. 30 dicembre 2023, N. 213) e il Nuovo OIC 34
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1) Il nuovo OIC 34
Un tema di stringente attualità, che vedrà la sua concreta applicazione a partire dal 01/01/2024, è rappresentato dalle modifiche apportate ad OIC 34, principio contabile nazionale che si occupa dei ricavi e che di recente è stato interessato da alcune modifiche che hanno determinato un maggior allineamento del principio contabile nazionale al corrispondente principio contabile internazionale IFRS 15. Il Consiglio di Gestione dell’Organismo Italiano di Contabilità (OIC), dopo un periodo di pubblica consultazione, ha definitivamente approvato il principio contabile n. 34 sui ricavi.
La decorrenza del nuovo principio, come detto in precedenza, è fissata al 01/01/2024 e quindi dovremo aspettare la campagna bilanci 2025 per vedere la sua concreta applicazione, almeno per gli aspetti bilancistici ma con un occhio, fin da ora, all’esame dei corretti comportamenti contabili che dovranno essere rispettati per applicare correttamente il “principio della competenza economica”, sempre fonte di grosse incertezze.
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2) Nuovo OIC 34: contenuto della modifica
Il principio contabile OIC 34 ha lo scopo di disciplinare i criteri per la rilevazione e valutazione dei ricavi, nonché le informazioni da presentare nella Nota integrativa” (così si esprime il paragrafo 1 di OIC 34).
Il nuovo principio prevede tra le novità: l’introduzione di tecniche contabili volte all’identificazione e valorizzazione delle “unità elementari di contabilizzazione” e la contabilizzazione dei ricavi per la prestazione di servizi nel Conto Economico in base allo stato di avanzamento delle prestazioni di servizio. Con queste modifiche, i principi contabili nazionali si adeguano a quanto già previsto dai principi contabili internazionali con l’IFRS 15. Tracciando un primo quadro di sintesi delle novità che il nuovo OIC 34 – come definitivamente rilasciato dall’Organismo Italiano di Contabilità – si nota che il primo oggetto di indagine è stato quello relativo ai contratti a contenuto misto, specialmente in rapporto al caso in cui il prezzo globale di compravendita sia stabilito in forma unitaria. È evidente che il processo di maturazione e conseguentemente di imputazione in contabilità e in bilancio del ricavo potrebbe essere normalmente diverso per la componente di ricavo relativa al bene ceduto e per la componente relativa ai servizi che il venditore si è impegnato contrattualmente a fornire (ad esempio, i servizi in garanzia). Data la possibile complessità di una corretta ripartizione del prezzo unico nelle sue componenti costitutive (bene e servizi collegati) si è cercato anche di semplificare il lavoro amministrativo delle società che non redigono il bilancio in forma ordinaria, ma redigono il bilancio nella forma abbreviata e nella forma prevista per le micro-im[1]prese, ponendo degli esoneri a questo processo di separazione dei ricavi, nelle due componenti costitutive. Come già detto in precedenza, l’ambito di applicazione dell’OIC 34, riguarda tutte le operazioni che comporta[1]no la rilevazione di ricavi derivanti dalla vendita di beni e dalla prestazione di servizi, indipendentemente dalla loro classificazione nel conto economico, con l’esclusione delle cessioni di azienda, dei fitti attivi, dei ristorni e dei lavori in corso su ordinazione (per cui si continuerà ad applicare l’OIC 23), delle transazioni che non hanno finalità di compravendita.
In sintesi, il nuovo principio ha un ambito di operatività che può essere così rappresentato.
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3) Il raggruppamento dei contratti
Un gruppo di contratti è trattato come un unico contratto quando:
- sono negoziati simultaneamente con lo stesso cliente;
- si verifica, alternativamente, una delle seguenti condizioni:
- il gruppo di contratti è stato negoziato in modo congiunto con un unico obiettivo commerciale ed esiste apposita documentazione che lo dimostra;
- il prezzo di un contratto dipende dai prezzi o dalle prestazioni degli altri contratti.
La principale novità riguarda l’introduzione di tecniche contabili volte all’identificazione e valorizzazione delle unità elementari di contabilizzazione. Un unico contratto di vendita può infatti prevedere prestazioni diverse che richiedono una contabilizzazione separata dei ricavi derivanti dal contratto. Ad esempio, la vendita di un bene mobile strumentale per l’acquirente potrebbe essere associata alla prestazione di un servizio di manutenzione programmata, prevedendo un ricavo differente per ciascuna prestazione ovvero un ricavo unico; mentre la contabilizzazione dei ricavi da prestazioni di servizi nel Conto economico avverrebbe in base allo stato di avanzamento della prestazione di servizio. Regole particolari sono state introdotte per i contratti di vendita sottoposti a condizione, come accade nelle operazioni di compravendita con opzioni “put” e “call” (restituzione del bene oppure ricompra da parte della società).
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4) La determinazione del prezzo complessivo del contratto
Il prezzo complessivo del contratto è l’importo del corrispettivo contrattualmente previsto per i beni o servizi che saranno trasferiti al cliente. Nella determinazione del prezzo complessivo la società tiene conto di tutti i corrispettivi variabili previsti dal contratto (OIC 34, paragrafo 5) distinguendo, però:
- i corrispettivi variabili che determinano un aumento o una riduzione dei ricavi;
- i costi per le controprestazioni ricevute dai clienti.
In definitiva, il prezzo complessivo del contratto, alla luce di queste osservazioni, sarà dato dalla sommatoria del prezzo dei beni trasferiti, aumentato o diminuito dell’ammontare dei corrispettivi variabili.
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5) La Chiusura del Bilancio al 31.12.2023: indice
1. Una campagna bilanci 2024 tra novità e conferme
1.1 Una sintesi delle novità 2023
1.2 Le novità alla clausola generale del bilancio
1.3 La sostenibilità delle imprese nella direttiva CSRD
1.4 La rinnovata sospensione degli ammortamenti civilistici
1.5 Una valutazione del magazzino rispettosa dell’art. 2426 del codice civile complicata nei contratti a prezzi prefissati
1.6 La deroga valutativa dei titoli di debito e di capitale dell’attivo circolante
1.7 La correzione degli errori contabili con effetto fiscale nell’anno di registrazione dell’errore per le società sottoposte a revisione legale
1.8 L’incertezza del quadro geo-politico internazionale e gli effetti sul going concern
1.9 Le criptovalute tra obblighi giuridico-fiscali e obblighi contabili
1.9.1 Cos’è una criptovaluta o una valuta virtuale
1.9.2 Tipologie di valute virtuali
1.9.3 Le valute virtuali e la situazione italiana
1.9.4 Gli aspetti contabili e di bilancio delle criptovalute
1.9.5 Criptovalute: alcuni casi contabili
1.10 Il nuovo OIC 34
1.10.1 Il contenuto della modifica
1.10.2 Il raggruppamento dei contratti
1.10.3 La determinazione del prezzo complessivo del contratto
1.10.4 L’analisi del contratto di vendita e le unità elementari di contabilizzazione
1.10.5 La valorizzazione delle unità elementari di contabilizzazione
1.10.6 La procedura semplificata per l’società che non redigono il bilancio in forma ordinaria
1.10.7 Le regole di rilevazione delle prestazioni di servizio
1.10.8 Caso di contratto che prevede la vendita interdipendente di beni e di servizi
1.10.9 Le vendite con diritto di reso
1.10.10 Caso di vendita di un bene con diritto di reso
1.10.11 Le vendite con obbligo di garanzia
1.10.12 Profili fiscali delle vendite con obbligo di garanzia
1.10.13 Caso di vendita di beni CON obbligo di garanzia
1.10.14 Vendite a pronti con obbligo di riacquisto a termine
1.10.15 Caso delle vendite a pronti con obbligo di riacquisto a termine
2. La spinosa questione del going concern
2.1 La verifica del mantenimento delle condizioni di going concern
2.2 Esempi di accertamento del mantenimento delle condizioni di going concern
2.3 I passaggi e gli strumenti per la verifica del mantenimento delle condizioni di going concern
2.4 Il bilancio nella prospettiva della crisi
2.5 Il rendiconto finanziario quale monitor di controllo anticrisi
3. La conferma della possibilità di sospensione degli ammortamenti
4. Il documento interpretativo n. 9 dei principi contabili sul tema della sospensione degli ammortamenti (aprile 2021)
4.1 Gli obblighi di rendicontazione delle perdite in Nota integrativa
5. Il premio alla capitalizzazione delle imprese (ACE)
6. Il sostegno pubblico alle imprese durante la pandemia
6.1 Le varie tipologie di sostegno pubblico
6.2 Le modalità di contabilizzazione dei contributi pubblici in conto impianti
6.3 Le modalità di contabilizzazione dei contributi pubblici in conto esercizio
6.4 Le asimmetrie temporali nella rendicontazione dei contributi pubblici tra norme anti-Covid e L. 127/20217
6.5 Il capitolo dei bonus edilizi
6.6 Le indicazioni dell’Organismo italiano di contabilità
6.7 Caso dell’esercizio diretto della detrazione a cura della società committente
6.8 Iscrizione del credito a cura del titolare in base al criterio del costo ammortizzato
6.9 Iscrizione del credito a cura del titolare in base al criterio del valore nominale
6.10 Caso di richiesta dello sconto in fattura nel bilancio della società commissionaria con applicazione al credito del costo ammortizzato
6.11 Caso di richiesta dello sconto in fattura nel bilancio della società commissionaria con valutazione del credito al valore nominale
6.12 Caso della cessione del credito fiscale da parte del committente
7. I punti chiave della riforma del bilancio del 2015
8. Effetti decreto milleproroghe 2017 sul bilancio
9. Bilancio nuovo o nuovo bilancio?
10. Come è cambiato lo Stato Patrimoniale
10.1 Bilancio in forma abbreviata (art. 2435-bis c.c.) e bilancio delle microimprese (art. 2435-ter c.c.)
11. Cosa è cambiato nel Conto Economico?
12. Novità della Nota integrativa
13. Le valutazioni di bilancio possono aprire alle false comunicazioni sociali
14. Prassi contabili da evitare
14.1 Evitare l’annacquamento del capitale
15. Il criterio di valutazione dei crediti a “costo ammortizzato”
15.1 Un caso di applicazione del costo ammortizzato in relazione ad un mutuo a rata costante
15.2 Le implicazioni fiscali dell’applicazione del criterio del costo ammortizzato
16. Il bilancio d’esercizio delle cooperative dopo il D.Lgs. n. 139/2015
16.1 La gestione contabile nelle cooperative delle novità valutative introdotte dal D.Lgs. n. 139/2015
16.2 I ristorni come strumento per l’assegnazione del vantaggio mutualistico
16.3 L’applicazione del criterio del costo ammortizzato nella valutazione del prestito sociale
17. Le disposizioni di coordinamento civilistico-fiscale per la determinazione del reddito d’impresa
17.1 Le regole relative alla derivazione rafforzata
17.2 Soggetti interessati
17.3 Principio di derivazione rafforzata
18. Le variabili «chiave» del bilancio
19. La capitalizzazione dei costi o per la rilevazione di minori ammortamenti
19.1 La capitalizzazione dei costi come “escamotage” per ridurre le perdite d’esercizio
19.2 Le misure cautelative del codice civile
19.3 L’ammortizzabilità dell’avviamento (art. 2426, c. 1, n. 6) c.c.
19.4 Il nuovo OIC 24 in rapporto all’avviamento
19.5 Il presupposto della “patrimonializzazione dei costi” è l’esistenza di benefici futuri
19.6 La riduzione delle quote di ammortamento quale prassi scorretta
19.7 Il nuovo orientamento dell’Agenzia delle Entrate in tema di immobilizzazioni svalutate
19.8 Una griglia delle principali novità di OIC 34
19.9 I costi connessi alla riduzione del personale
19.10 Una griglia per il concetto di ammortamento
20. La questione delle immobilizzazioni in corso
21. La svalutazione delle immobilizzazioni
21.1 Il codice civile
21.2 Le condizioni della svalutazione
21.3 Schema di rappresentazione del problema delle svalutazioni
21.4 Due metodi per operare le verifica delle condizioni di possibile svalutazione
21.5 Procedura di svalutazione
21.6 La normativa fiscale e le svalutazioni
21.7 Caso n. 1 – Capacità di ammortamento sufficiente a coprire il valore residuo dei beni strumentali
21.8 Caso n. 2 - Capacità di ammortamento insufficiente a coprire il valore residuo dei beni strumentali
21.9 Doppio binario civilistico-fiscale degli ammortamenti e scritture in p.d.
22. La questione delle rimanenze di magazzino
22.1 Il magazzino
23. La questione dei crediti e delle perdite su crediti
23.1 La deduzione delle perdite su crediti
23.2 Le condizioni previgenti di deduzione fiscale delle perdite su crediti
23.3 Ristrutturazione dei debiti e imputazione dei costi di transazione
23.4 Le perdite su crediti prescritti
23.5 La cancellazione totale dei crediti
23.6 Quando i crediti si cancellano dal bilancio
23.7 Quando i crediti restano in bilancio
23.8 La cancellazione parziale dei crediti
23.9 La deducibilità fiscale delle perdite su crediti
23.10 La precisazione contenuta nella legge di stabilità 2014 in rapporto alle perdite per crediti cancellati
23.11 La determinazione della perdita su crediti
23.12 Il credito rimane iscritto in bilancio
23.13 I crediti ceduti pro-solvendo
23.14 Le scritture a partita doppia
23.15 I crediti per imposte anticipate
23.16 I danni, l’obsolescenza e i deterioramenti
23.17 L’analisi degli eventi verificatisi alla data di chiusura del bilancio, conosciuti successivamente
23.18 La rappresentazione dello stato dei conti attraverso gli indicatori di bilancio
24. La svalutazione delle partecipazioni che costituiscono immobilizzazioni finanziarie
24.1 Partecipazioni come investimenti finanziari di breve andare
24.2 La valutazione delle partecipazioni che costituiscono immobilizzazioni
24.3 I motivi della svalutazione delle partecipazioni
24.4 Trattamento fiscale delle svalutazioni di partecipazioni
24.5 Trattamento contabile
25. Il rendiconto finanziario
25.1 Definizione di posizione finanziaria netta
25.2 La genesi dei flussi finanziari
25.3 Le metodologie di calcolo del cash flow
25.4 La scelta del legislatore dell’aggregato “disponibilità liquide”
25.5 La divisione dell’impresa in Financial sectors
25.6 Chi è obbligato al rendiconto finanziario
25.7 Chi non è obbligato al rendiconto finanziario
25.8 Da quando decorre l’obbligo di redigere il rendiconto finanziario
25.9 Un esempio di calcolo del flusso di cassa
25.10Un caso con sviluppo completo del rendiconto partendo dal bilancio
26. L’applicazione dei principi contabili revisionati
26.1 Le principali modifiche ai principi contabili
26.2 Le disponibilità liquide (OIC 14)
26.3 Definizione di “cash pooling”
26.4 I soggetti del cash pooling
26.5 Un caso di cash pooling
26.6 I titoli di debito OIC 20
26.7 Considerazioni sui titoli di debito
26.8 Le partecipazioni – OIC 21
26.9 Precisazione sulle partecipazioni
26.10Casi di annullamento del credito verso controllate o collegate
26.11 I conti d’ordine – OIC 22
26.12La novità in materia di conti d’ordine del D.Lgs. n. 139/2015
26.13I lavori in corso di durata annuale ed ultrannuale – OIC 23
27. L’ incentivazione dei processi di ricapitalizzazione (misura ACE)
27.1 Definizione di ACE
27.2 La misura ordinaria dell’ACE
27.3 I soggetti destinatari dell’agevolazione ACE
27.4 Metodo di calcolo dell’ACE
27.5 Gli elementi aggiuntivi dell’ACE
27.6 Le operazioni che non producono variazioni della base imponibile ACE
27.7 Le variazioni che rilevano a fini ACE
27.8 Gli elementi diminutivi dell’ACE
27.9 Uno schema di sintesi di calcolo dell’ACE
28. Esempio di calcolo dell’ACE
28.1 Elementi aggiuntivi della base imponibile ACE
28.2 Elementi diminutivi della base imponibile ACE
28.3 Riepilogo del calcolo
28.4 Riserve disponibili e non disponibili
28.5 Finanziamenti erogati dai soci e costo ammortizzato
28.6 Prima applicazione dei nuovi principi contabili
28.7 Valore equo
28.8 Rettifiche fiscali del fondo di dotazione delle S.O
28.9 Cessioni di aziende o rami d’azienda
28.10Il consolidato fiscale nazionale
28.11 La trasparenza fiscale
28.12Disposizioni antielusive
28.13Disapplicazione delle norme antielusive
28.14Limite del patrimonio netto
28.15 Clausola di salvaguardia per comportamenti coerenti e non coerenti
28.16Schema del patrimonio netto ai fini del calcolo ACE
29. Le limitazioni alla compensazione delle perdite fiscal
29.1 Perdite fiscali non interamente compensabili
29.2 Le vecchie regole per la compensazione nelle imprese individuali e nelle società di persone
29.3 Caso di compensazione di perdite fiscali
29.4 Caso delle società che hanno aderito al consolidato fiscale nazionale
29.5 Effetti sulla fiscalità della compensabilità limitata delle perdite all’80%
30. Quadro delle misure riguardanti le perdite fiscali, i controlli e le società di comodo
30.1 Riporto delle perdite
30.2 Perdite di società di comodo
30.3 Le conseguenze della dichiarazione di società di comodo o in perdita sistemica
30.4 Esempio di compensazione di perdite con diverso regime
30.5 Le regole in materia di perdite d’esercizio
30.6 Le conseguenze delle perdite
31. Le società di comodo
31.1 Le società di comodo
31.2 Lo stato di liquidazione come causa di esclusione
31.3 Un esempio di calcolo di società di comodo
31.4 L’istanza di interpello disapplicativo
32. Il principio della continuità e i fatti di rilievo dopo la fine dell’esercizio
32.1 Il principio di continuità e i fatti di rilievo
32.2 Casistica di come valutare i fatti di rilievo verificatisi dopo la chiusura dell’esercizio
32.3 Casistica di come valutare i fatti di rilievo
33. La correzione degli errori di bilancio
33.1 L’eccezione al principio di rilevazione delle correzioni con transito dal Conto Economico
33.2 La correzione retroattiva e quella prospettica
33.3 La posizione dell’Agenzia delle Entrate
33.4 Gli effetti del divieto di doppia imposizione e la tassazione secondo il principio di capacità contributiva
33.5 Orientamenti giurisprudenziali
33.6 Le soluzioni prospettate dall’Agenzia delle Entrate nella C.M. 31/E/2013
33.7 Correzione di errori emendabili
33.8 Correzione di errori non emendabili
33.9 Lo sviluppo del caso ministeriale di recupero di costo omesso
33.10Lo sviluppo del caso ministeriale di recupero di ricavo omesso
33.11 Un altro esempio di correzione di ricavo omesso
33.12Un altro esempio di correzione di costo omesso
33.13Le nuove regole in materia di correzione degli errori contabili
34. Termini mobili per le scadenze del bilancio
34.1 Termini mobili per le scadenze del bilancio
34.2 Le motivazioni del rinvio rispetto al termine ordinario sono connesse con la struttura e l’oggetto delle società (art. 2363 c. 2 c.c.)
35. Gli assestamenti contabili
35.1 Le scritture di completamento
35.2 Le scritture di integrazione
35.3 Le scritture di rettifica
35.4 Le scritture di ammortamento
36. La rilevazione delle competenze bancarie del 4° trimestre
36.1 Rilevazione delle competenze bancarie del 4° trimestre
36.2 Caso di rilevazione contabile competenze bancarie
37. La rilevazione di crediti e debiti da liquidare
37.1 La rilevazione dei crediti e debiti da liquidare
37.2 Alcuni esempi di rilevazione di debiti da liquidare
38. La rilevazione della risultato riepilogativo iva
38.1 La gestione contabile relativa all’IVA
38.2 Caso di gestione contabile del risultato IVA
39. Lo stralcio dei crediti inesigibili
39.1 Lo stralcio dei crediti
40. La deducibilità fiscale delle perdite su crediti a seguito di accordi di ristrutturazione
40.1 Gli accordi di ristrutturazione del debito
41. La deducibilità fiscale delle perdite su crediti di modesto importo
41.1 Le perdite per crediti di modesto importo
41.2 Caso di perdite su crediti per cessione del credito pro-soluti
42. La rilevazione del trattamento di fine rapporto lavoro dipendente
42.1 Definizione di IAS 19
42.2 Quando si può continuare l’accantonamento in azienda del TFR
42.3 Possibili opzioni di destinazione del TFR
42.4 L’opzione del mantenimento in azienda
42.5 Caso contabile del mantenimento del TFR in azienda
42.6 Destinazione del TFR a fondo di previdenza complementare
42.7 Destinazione del TFR a fondo di previdenza presso INPS
42.8 Schema di calcolo del TFR
42.9 Esemplificazione di calcolo del TFR
42.10Stipula della polizza assicurativa a garanzia del TFR
43. La rilevazione dei debiti per ratei ferie, permessi e mensilità aggiuntive
43.1 I ratei di retribuzione differita
43.2 Un caso di rilevazione dei ratei di retribuzione differita
44. La moratoria di mutui e leasing per gli alluvionati
44.1 Il pagamento di rate di mutui e leasing slitta
44.2 Effetti della sospensione delle rate
44.3 Il metodo di iscrizione degli interessi
44.4 Trattamento contabile
44.5 Casistica
45. I compensi agli amministratori
45.1 La questione dei compensi agli amministratori
45.2 Caso contabile di rilevazione del compenso ad amministratori
45.3 Orientamenti giurisprudenziali
45.4 Il pensiero dell’Agenzia delle Entrate
46. Le imposte di competenza
46.1 Il problema della competenza per le imposte sul reddito
46.2 Schema di sintesi delle imposte
46.3 Caso di rilevazione di imposte correnti, anticipate e differite
46.4 Il problema delle imposte anticipate sulle perdite
47. La rilevazione delle imposte nel regime di trasparenza fiscale
47.1 La trasparenza fiscale
47.2 Caso di rilevazione delle imposte per trasparenza
48. Calcolo delle imposte
48.1 Un esempio di calcolo e di registrazione a p.d. della fiscalità corrente e differita
49. Quadro della deducibilità fiscale di imposte, tasse e diritti
49.1 Schema di sintesi delle imposte e tasse e regole di deduzione fiscale
50. Le regole di deduzione dell’irap
50.1 Le regole di deduzione dell’IRAP
50.2 Formula di calcolo della deduzione IRAP
50.3 Le deduzioni IRAP vigenti
51. Le scritture di integrazione
51.1 Definizione
51.2 I ratei
51.3 Caso di rateo passivo
51.4 Caso di rateo attivo
52. Altri accantonamenti ai fondi rischi e spese future
52.1 Accantonamenti per rischi ed oneri
52.2 Caso di registrazione di accantonamento
53. La svalutazione dei crediti
53.1 La svalutazione dei crediti
53.2 I crediti oggetto di svalutazione
53.3 Caso di contabilizzazione di svalutazione su crediti
54. Le operazioni riguardanti gli strumenti finanziari derivati
54.1 Definizioni
54.2 I derivati di copertura
54.3 Derivati di speculazione
54.4 Derivati su merci
54.5 Modalità di iscrizione in bilancio dei derivati
54.6 Le scritture in p.d. relative alle call option
56.7 Aspetti tributari dei derivati
55. Le operazioni in valuta estera
55.1 Definizione di operazione in valuta
55.2 Assestamenti su crediti e debiti in valuta
55.3 Scritture di un prestito in valuta
55.4 I crediti a breve e i debiti in valuta
55.5 Caso di utili su cambi e adeguamento
55.6 Esempio di utili su cambi
56. Contratti derivati a copertura dei rischi di cambio
56.1 Definizioni e casistica del contratti a copertura dei rischi di cambio
57. Le scritture di rettifica
57.1 Definizione di scritture di rettifica
57.2 Il caso del risconto sul fitto del locale
57.3 Il caso del risconto sul fitto del canone di leasing
58. Le regole del leasing finanziario
58.1 Principi contabili e norme del codice civile
58.2 Uno schema di sintesi delle regole di deduzione fiscale del leasing
59. I problemi di bilancio connessi alla cessione del leasing immobiliare
59.1 La cessione del contratto di leasing immobiliare
59.2 Un caso pratico di cessione del contratto
60. Le giacenze di magazzino
60.1 Definizione di magazzino
60.2 I criteri di valutazione
61. Tabella di allocazione nello S.P. e nel C.E. Delle rimanenze
61.1 La tabella di classificazione in bilancio delle rimanenze
61.2 Il problema della classificazione degli acconti a fornitori
61.3 Schema di esposizione a costo medio ponderato
61.4 Schema di esposizione a F.I.F.O.
61.5 Schema di esposizione a L.I.F.O.
61.6 IAS 2 e magazzino
61.7 Magazzino e esposizione in bilancio
61.8 L’obbligo della contabilità di magazzino
61.9 Schema relativo all’obbligo della contabilità di magazzino
62. I lavori in corso su ordinazione.
62.1 Definizione di lavori in corso
62.2 La competenza economica dei lavori in corso
62.3 Gli acconti in corso d’opera (S.A.L.)
62.4 I fondi a copertura di perdite
62.5 La transizione agli IAS/IRFS
62.6 Il Conto Economico e i lavori in corso
62.7 Un caso contabile di gestione dei lavori in corso
63. Le rimanenze di titoli che non costituiscono immobilizzazioni finanziarie
63.1 Definizione di rimanenze di titoli
63.2 Caso contabile dei titoli
63.3 Il fondo di ripristino valori
64. L’ammortamento delle immobilizzazioni
64.1 Le regole dell’ammortamento in sintesi
64.2 Procedimento di calcolo dell’ammortamento
64.3 Le categorie di ammortamento
64.4 I terreni sono beni non ammortizzabili
64.5 Il nuovo OIC 16
64.6 Esempio di interruzione del processo di ammortamento
65. La cassazione riguardo alla variabilità delle aliquote di ammortamento
65.1 La variazione delle aliquote di ammortamento deve essere motivata per la Cassazione
65.2 Il nuovo orientamento dell’AdE (C.M. 26 maggio 2019, n. 23/E)
66. Il registro dei beni ammortizzabili
66.1 Riflessioni sull’ammortamento in senso civilistico
66.2 Il concetto fiscale di ammortamento
66.3 Un esempio di sviluppo degli ammortamenti
66.4 Le registrazioni a partita doppia per l’ammortamento
66.5 L’ammortamento nelle attività di autonoleggio
66.6 La deduzione dei macchinari delocalizzati all’estero
67. Le scritture di epilogo e chiusura
67.1 La chiusura dei conti
68. Alcuni esempi particolari nella fiscalità delle imprese
68.1 L’ammortamento dei marchi
68.2 L’ammortamento del marchio in presenza di operazione di riallineamento
68.3 L’ammortamento dei fabbricati e lo scorporo delle aree fabbricabili
68.4 La fiscalità dei veicoli aziendali
68.5 Aumento del limite di deducibilità dei canoni di noleggio autovetture per agenti e rappresentanti di commercio
69. Le rilevazioni contabili relative all’acquisto di autovettura non deducibile
69.1 Le scritture a p.d. per gli autoveicoli
70. Il bilancio d’esercizio nella normativa civilistica
70.1 I postulati del bilancio
71. Finalità e postulati del bilancio
71.1 Finalità e postulati
71.2 Schema di sintesi
72. La nuova tassonomia XBRL per il bilancio d’esercizio
72.1 Cambia il formato XBRL dei bilanci d’esercizio
73. Il prospetto delle variazioni del patrimonio netto
73. I movimenti del patrimonio netto
74. I limiti per la redazione del bilancio in forma abbreviata
74.1 Sintesi delle questioni inerenti alla forma del bilancio
74.2 Il bilancio super-semplificato
74.3 La direttiva europea che ha modificato i parametri per la forma di bilancio da adottare
75. Semplificazioni strutturali nei prospetti contabili di bilancio
75.1 Sintesi delle semplificazioni in materia di Nota integrativa
76. La Nota integrativa semplificata
76.1 L’analisi delle possibili semplificazioni in Nota integrativa
77. La Nota integrativa in formato XBRL
77.1 Finalità della nuova tassonomia
77.2 Obblighi informativi per i contributi della PA in Nota integrativa
77.3 La posizione di Assonime, Circ. n. 5/2019, sugli obblighi di rendicontazione dei contributi
77.4 Quali elementi vanno riportati secondo Assonime in Nota integrativa
77.5 Le precisazioni del decreto Crescita 2019
77.6 Soggetti esonerati dalla Nota integrativa in formato XBRL
77.7 Eliminazione di alcune voci in disuso del bilancio d’esercizio
77.8 La struttura della Nota integrativa in formato elaborabile
77.9 Struttura della pratica per il deposito del bilancio
78. Le operazioni “fuori bilancio”
79. La relazione sulla gestione
80. Il bilancio di sostenibilità
80.1 Il ruolo delle associazioni nazionali nel formulare linee guida
80.2 Cos’è il bilancio di sostenibilità
80.3 I principi applicabili
80.4 Il contenuto del bilancio di sostenibilità
81. Bilancio in forma abbreviata: struttura e condizioni per l’accesso
81.1 Il bilancio in forma abbreviata ex art. 2435-bis c.c.
81.2 La Nota integrativa
82. Procedimento di approvazione e deposito del bilancio
82.1 Formazione del bilancio demandata agli amministratori
83. L’organo di controllo della società (sindaco o revisore legale dei conti)
83.1 La questione della nomina dell’organo di controllo dopo il Codice della crisi d’impresa
83.2 Le nuove ipotesi di nomina dell’organo di controllo legale previste dal T.U. della crisi d’impresa
84. La relazione dei sindaci
84.1 Principi di redazione e contenuto
85. I compiti del revisore legale dei conti
85.1 Funzioni e giudizio dell’organo di revisione legale dei conti
86. Check list delle verifiche di bilancio
86.1 Liste di controllo dei revisori
87. Convocazione assembleare: raccomandata ammissibile se prevista dallo statuto
88. Il computo dei termini per la convocazione e l’approvazione del bilancio
89. Aspetti della mancata convocazione assembleare
90. Tempistica per le verifiche dei soci
90.1 Modalità e tempi per le verifiche dei soci
91. Il procedimento di approvazione in seconda convocazione
91.1 La seconda convocazione dell’assemblea
92. Cosa accade se la prima convocazione dell’assemblea va deserta?
93. Approvazione ritardata solo per situazioni particolari
94. Le conseguenze della ritardata convocazione assembleare
95. Sulla destinazione degli utili decide sempre l’assemblea
96. I vincoli sulle distribuzioni delle riserve
97. La pubblicazione del bilancio approvato
98. Le società a responsabilità limitata e le peculiarità rispetto alle società per azioni
99. Approvazione del bilancio anche senza riunione assembleare
100. Il deposito del bilancio nelle S.R.L.
101. La relazione dei revisori al bilancio
102. La deliberazione di distribuzione degli utili nelle S.R.L.
103. Il deposito del bilancio secondo la modalità telematica
104. Esempi
104.1 Un esempio di verbale di assemblea che approva il bilancio d’esercizio
104.2 Un esempio di relazione del revisore legale dei conti
104.3 Un esempio di relazione del collegio sindacale
104.4 Un esempio di verbale del consiglio di amministrazione di approvazione del progetto di bilancio
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Rimandiamo alla lettura completa del Libro di carta: La Chiusura del Bilancio al 31.12.2023