L'assegno di inclusione (ADI) è la misura che ha sostituito il reddito di cittadinanza dal 2024 per le famiglie in cui ci sono componenti "fragili" (anziani, minori, disabili, persone in condizioni di svantaggio) l decreto del 13.12.2023 in Gazzetta ufficiale e le prime istruzioni INPS fornite con la circolare 105 del 16.12.2023.
Il Supporto formazione e lavoro invece è un contributo economico di 350 euro per 12 mesi riservato ai soggetti tra 18 e 59 anni con ISEE inferiore a 6000 euro che si impegnano a partecipare a misure di orientamento formazione ai fini di una nuova occupazione.
Con il Decreto n. 121/2023, pubblicato il 31 maggio 2024 il ministero ha reso noto il Piano triennale di contrasto alla irregolare percezione dell'Assegno di Inclusione e del supporto Formazione e Lavoro .
Prima di vedere i dettagli sulle attività di vigilanza , ricapitoliamo di seguito le regole principali .
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1) Assegno di inclusione - ADI - come funziona
L'ADI consiste in un contributo economico destinato solo alle famiglie in cui ci sono componenti fragili o svantaggiati come:
- minori,
- anziani sopra i sessant'anni,
- disabili.
L'importo è proporzionato all'ISEE familiare (che non deve superare i 9360 e al numero di componenti , con un minimo di 480 euro mensili cui si aggiungono 3360 euro annui di contributo affitto. Vedi tutti i requisiti in dettaglio nell'articolo Assegno di inclusione 2024 le regole aggiornate
Dura 18 mesi con stop di 1 mese e possibili rinnovi di ulteriori 12 mesi.
Viene erogato con una Carta elettronica come il Reddito di cittadinanza.
Per ottenerlo è necessario:
- fare domanda all'INPS
- iscriversi sul portale SIISL che è la piattaforma cui fanno capo tutti gli enti che intervengono con diversi strumenti di inserimento sociale e lavorativo ( INPS, servizi sociali dei comuni Agenzie per il lavoro)
ATTENZIONE necessario essere in possesso di un ISEE aggiornato, come specifica il comunicato del Ministero, per le domande presentate fino a febbraio 2024, se non si dispone di un ISEE valido la verifica dei requisiti per gennaio 2024 e febbraio 2024, si basa sull'ISEE valido al 31 dicembre 2023.
Necessario procurarsi entro febbraio la DSU aggiornata ai fini ISEE per continuare a ricevere l'assegno di inclusione nei mesi successivi.
Vedi in merito ISEE 2024 come si richiede
L'assegno di inclusione richiede comunque che i componenti della stessa famiglia "occupabili" cioè tra i 18 e i 59 anni debbano firmare un patto di attivazione per lavoro o formazione o lavori socialmente utili.
L'erogazione del contributo è prevista entro 120 giorni dalla domanda, dopo che i componenti del nucleo familiare tra 18 e 59 anni, senza figli minori, sono stati convocati dai Servizi sociali per un’analisi della situazione e la firma del Patto di attivazione .
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2) Supporto formazione lavoro: come funziona
Il Supporto per la formazione e il lavoro invece è una misura di attivazione al lavoro riservata ai singoli componenti di età compresa tra 18 e 59 anni, di nuclei familiari con un valore dell'ISEE familiare non superiore a euro 6.000 annui, che non hanno i requisiti per accedere all'Assegno di inclusione.
Non sono esclusi titolari di contratti di lavoro purché con reddito che consenta il rispetto dell'ISEE previsto.
Il decreto 108 2023 prevede che l'attivazione al lavoro avvenga mediante la partecipazione a progetti di:
- formazione,
- qualificazione e riqualificazione professionale,
- orientamento,
- accompagnamento al lavoro
- e di politiche attive del lavoro comunque denominate (art. 12 del D.L. Lavoro 2023).
che dà diritto ad un contributo economico di 350 euro per 12 mesi.
Sono esclusi:
- soggetti sottoposti a misure cautelari e coloro che hanno avuto sentenze definitive di condanna nei dieci anni precedenti la richiesta,
- soggetti disoccupati, a seguito di dimissioni volontarie, nei dodici mesi precedenti la domanda
Le regole e le istruzioni per fare domanda sono state pubblicate dall'INPS con la circolare 77 del 29 agosto 2023.
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3) Assegno di inclusione e SFL: 5000 controlli all'anno
Nel piano triennale il Ministero assegna all'Ispettorato nazionale del Lavoro (INL) il compito di organizzare una specifica vigilanza fino al 31 dicembre 2026 per il contrasto alla percezione irregolare dell'Assegno di inclusione e del Supporto per la formazione del lavoro, di cui all'articolo 12 del DL n. 48/2023.
Il decreto del 31.5.2024 precisa che il programma si basera sull'analisi del territorio e del contesto sociale di riferimento, al fine di individuare le aree più a rischio .
Si prevede un numero di controlli non inferiore a 5000 per ogni anno per i quali saranno impegnati anche :
- personale dell'Arma dei Carabinieri,
- uffici dell'INPS
- personale Guardia di Finanza,
coordinati appunto dall'ispettorato nazionale
Sara inoltre richiesta la partecipazione delle organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative a livello nazionale dei settori maggiormente a rischio, nonché delle Amministrazioni locai dei territori ove si registra il più alto tasso di violazioni in materia di lavoro irregolare