Con il decreto interministeriale n.417171 del 9 agosto 2023 pubblicato in GU n.221 del 21-9-2023, “Criteri e modalità di attuazione del Fondo per la sovranità alimentare” sono strati ripartiti i fondi destinati alle filiere ritenute strategiche, privilegiando quelle che si adattano alla possibilità di sottoscrizione di contratti di filiera, in modo da moltiplicare l’effetto dello stanziamento pubblico, attraverso la stabilizzazione dei rapporti tra agricoltori e trasformatori.
Agea con le Istruzioni Operative n. 97 del 31 ottobre 2023 ha disposto le modalità attuative per la richiesta e l’erogazione dell’aiuto limitatamente agli interventi relativi alle colture di cui all’art. 3 comma 2 lett. a), b) c) e d) del DM 9 agosto 2023 n. 417171 (GU n.221 del 21-9-2023).
Il modello prevede uno stanziamento che ammonta per la campagna 2023 a 25 milioni di euro.
Di seguito ulteriori dettagli.
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1) Fondo sovranità alimentare 2023 e filiere vegetali: risorse disponibili
Il riparto delle risorse disponibili tra le filiere è così determinato:
- Filiera del mais: 8 milioni di euro;
- Filiera delle proteine vegetali (legumi quali pisello, fagiolo, lenticchia, cece, fava e favino e soia): 5 milioni di euro;
- Filiera del frumento tenero da sementi certificate: 4 milioni di euro;
- Filiera dell’orzo: 3 milioni di euro;
- Filiera delle carni bovine collegate alla linea vacca-vitello: 5 milioni di euro.
Eventuali somme residue relative a una delle filiere di cui all’articolo 3, comma 3 del DM 9 agosto 2023 n. 417171 possono essere utilizzate per soddisfare le richieste eccedenti le altre filiere.
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2) Fondo sovranità alimentare 2023 e filiere vegetali: beneficiari e requisiti
Possono accedere all’aiuto le imprese agricole che:
- risultino iscritte al registro delle imprese e all’anagrafe delle aziende agricole, attraverso il Fascicolo Aziendale, entro il 28 novembre 2023, decorrenza del termine di presentazione della domanda di aiuto;
- coltivino mais, proteine vegetali (legumi e soia), frumento tenero, orzo riportati nel fascicolo aziendale secondo le disposizioni richiamate in allegato 1.2, sezione “fascicolo aziendale”, predisposto in modalità grafica.;
- abbiano sottoscritto, entro il 28 novembre 2023, contratti di filiera di durata almeno triennale, ai sensi del DM 9 agosto 2023 n. 417171, direttamente o attraverso cooperative, consorzi e organizzazioni di produttori riconosciute di cui sono socie, o che sottoscrivano contratti di filiera con imprese di trasformazione / stoccaggio / commercializzazione.
I centri di stoccaggio che effettuano pulitura, essicazione della granella di granturco e del seme di soia e successiva commercializzazione si riconoscono come imprese di prima trasformazione
Per poter beneficiare degli aiuti, le parti interessate devono sottoscrivere un contratto di filiera di durata almeno triennale.
Nel caso in cui il contratto di filiera sia sottoscritto da una cooperativa, un consorzio agrario o un’organizzazione di produttori riconosciuta, il contratto stesso deve essere integrato da copia dell’impegno/contratto di coltivazione tra la cooperativa, il consorzio agrario e l’organizzazione di produttori e l’impresa agricola socia, richiedente l’aiuto. Tale impegno/contratto di coltivazione deve fare riferimento allo specifico contratto di filiera e può avere durata annuale.
L’impegno deve essere, di norma, desunto dal contratto.
In particolare, il contratto di filiera può essere sottoscritto tra:
- imprenditore agricolo e impresa di trasformazione/ stoccaggio / commercializzazione;
- cooperativa, consorzio agrario o organizzazione di produttori riconosciuta e impresa di trasformazione / stoccaggio/ commercializzazione. In questo caso poiché l’imprenditore agricolo non sottoscrive il contratto di filiera direttamente con l’impresa controparte nel contratto, i soggetti intermedi devono rilasciare dichiarazione sostitutiva di atto notorio, attestante la relazione causale tra l’impegno di coltivazione sottoscritto con il produttore agricolo, singolo o associato, e il/i contratto/i con l’impresa di trasformazione e/o commercializzazione.
L’impegno di coltivazione sottoscritto dall’imprenditore agricolo con la cooperativa, consorzio agrario o
organizzazione di produttori riconosciuta diventa l’elemento di controllo e di collegamento tra il
consorzio/cooperativa nel/i contratto/i di filiera con il/i soggetto/i trasformatore/ /stoccaggio / commercializzazione.
Si precisa che non sono ammesse alla richiesta di aiuto:
- le aziende che vendono prodotti proteici destinati all’alimentazione umana;
- le aziende le cui produzioni oggetto di aiuto sono utilizzate anche per la produzione di mangimi (in particolare mais, soia, orzo).
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3) Fondo sovranità alimentare 2023 e filiere vegetali: criteri ed entità dell'aiuto
Per la campagna 2023 è concesso un aiuto per ogni ettaro coltivato ed oggetto del contratto pari a:
- 400 €/ettaro per il mais;
- 250 €/ettaro per le proteine vegetali (legumi e soia);
- 300 €/ettaro per il frumento tenero da sementi certificate;
- 200 €/ettaro per l’orzo.
L’importo unitario dell’aiuto è determinato in base al rapporto tra l’ammontare dei fondi stanziati e la superficie totale coltivata per la quale è stata presentata domanda di aiuto; in caso di superamento dei fondi annuali disponibili, l’OP AGEA come ente gestore procederà ad applicare una riduzione dell’aiuto previsto mediante l’adozione del taglio lineare.
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4) Fondo sovranità alimentare 2023 e filiere: termine presentazione domanda 2023
La domanda di aiuto può essere presentata a partire dal 28 novembre 2023 e fino al 11 dicembre 2023.
Qui il modello di domanda.
Allegati:
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