Il settore agricolo italiano gode di incentivi per sostenere la competitività e lo sviluppo delle filiere agricole, grazie ai contributi concessi dal Fondo Competitività delle Filiere. Gli agricoltori e le imprese del comparto hanno tempo fino al 1° dicembre 2023 per presentare le loro domande relative alla Campagna 2023 (Agea, Istruzioni Operative n. 95/2023).
Questi incentivi mirano a promuovere la collaborazione tra le imprese agricole e quelle della trasformazione o commercializzazione, in particolare per le coltivazioni di mais, legumi e soia.
Per la Campagna 2023, il Fondo ha stanziato un totale di 10 milioni di euro, suddivisi in modo equo tra il mais e le proteine vegetali. Queste risorse provengono dal Fondo Competitività delle Filiere, destinato a migliorare la competitività dell'agricoltura italiana, sostenere gli investimenti nelle filiere agricole e promuovere i contratti di filiera nel settore del mais e delle proteine vegetali. Inoltre, mirano a migliorare le capacità di approvvigionamento e garantire le scorte necessarie per affrontare eventuali situazioni di crisi.
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1) Contributi Fondo competitività filiere agricole: i beneficiari
Chi può beneficiare di questi contributi?
Secondo le Istruzioni Operative n. 91 del 3 ottobre 2023, le imprese agricole che desiderano accedere a questi incentivi devono aver già sottoscritto o sottoscrivere, entro la scadenza della domanda di contributo, contratti di filiera con una durata minima di tre anni.
Questi contratti possono essere stipulati direttamente o attraverso cooperative, consorzi o organizzazioni di produttori riconosciute di cui le imprese agricole sono socie. In alternativa, le imprese agricole possono sottoscrivere contratti di filiera con imprese di trasformazione e/o commercializzazione.
Il contratto di filiera deve coinvolgere tutti i soggetti interessati, inclusi imprenditori agricoli, imprese di trasformazione, cooperative, consorzi, organizzazioni di produttori e altri attori coinvolti nella catena di produzione.
Il contratto di filiera o il contratto di coltivazione sottoscritto dal richiedente deve indicare la superficie agricola coinvolta, che non deve superare la superficie indicata nel Piano Colturale della Domanda di Aiuto del richiedente. Il contratto di filiera può essere diviso in una parte generale con una durata triennale, integrata da successivi contratti annuali. È fondamentale allegare il contratto di filiera o il contratto di coltivazione alla domanda di aiuto.
Nel caso di un trasferimento d'azienda, il cessionario può subentrare in un contratto di filiera stipulato dal cedente l'anno precedente. Tuttavia, se la destinazione del prodotto cambia o cessa l'attività di trasformazione, è necessario stipulare un nuovo contratto.
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2) Contributi Fondo competitività filiere agricole: importo, requisiti e modalità di accesso
L'importo degli aiuti è calcolato in base alla superficie agricola coltivata con mais, legumi (come piselli, fagioli, lenticchie, ceci, fave e favino) e soia, fino a un massimo di 50 ettari, dopo un'approfondita valutazione da parte di AGEA (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura).
Per quanto riguarda i requisiti e le modalità di accesso, le imprese agricole devono disporre di un fascicolo aziendale predisposto in formato grafico. Le domande di aiuto possono essere presentate sul portale www.sian.it, con l'assistenza di un Centro Autorizzato di Assistenza Agricola (CAA). È importante notare che il termine per presentare le domande scade il 1 dicembre (termine prorogato con istruzioni Operative N. 95 prot. 75472 del 12.10.2023)
L'importo dell'aiuto è di 100 euro per ettaro per entrambe le filiere, ma in caso di domande che superino il budget disponibile, verrà applicato un taglio lineare. Nel 2022, il taglio lineare ha portato a un importo di 53,50 euro per ettaro per la filiera del mais e 63,61 euro per ettaro per la filiera delle proteine vegetali.
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