Un crescente numero di aziende agricole biologiche sta aderendo al sistema assicurativo agevolato. Secondo i dati elaborati e pubblicati dall'Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA) nel "Rapporto sulla gestione del rischio nell'agricoltura biologica 2023", nel 2022 il numero di aziende biologiche certificate che hanno sottoscritto polizze contro gli eventi atmosferici ha registrato un significativo incremento annuo dell'11%. Questo fenomeno è stato accompagnato da una dimensione di mercato, espressa in termini di valori assicurati, che si attesta a circa 618 milioni di euro.
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1) Ismea e agricoltura biologica: investimento per la sicurezza agricola
L'agricoltura biologica rappresenta una parte significativa del settore agricolo italiano, e l'adesione al sistema assicurativo agevolato rappresenta un passo importante per mitigare i rischi legati alle condizioni atmosferiche avverse. Nel 2022, il costo complessivo delle polizze ammontava a 63,1 milioni di euro.
Tuttavia, gli agricoltori ricevono un contributo pubblico che può coprire fino al 70% del premio assicurativo, rendendo questa opzione più accessibile e appetibile per le aziende agricole.
Anche il valore assicurato medio per azienda è aumentato considerevolmente, raggiungendo i 117.233 euro, mentre il premio medio per azienda è salito a 11.981 euro. Questi numeri riflettono l'importanza che gli agricoltori stanno attribuendo alla protezione delle loro coltivazioni biologiche.
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2) Ismea e agricoltura biologica: nord Italia in testa
Anche se in maniera meno marcata rispetto al mercato assicurativo agricolo nel suo complesso, anche nell’ambito delle produzioni biologiche emerge una polarizzazione a livello geografico. Nel nord Italia si concentra il 68% dei valori assicurati, rispetto al 17% del centro e al 15% del Mezzogiorno. Questo suggerisce che le regioni settentrionali sono leader nell'adesione al sistema assicurativo per l'agricoltura biologica.
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3) Ismea e agricoltura biologica: differenze regionali nell'adesione assicurativa
Nonostante questa crescita, ci sono ancora disomogeneità evidenti tra le diverse regioni. Le regioni del nord e del centro-nord, come la Lombardia (29%), il Veneto (21,6%), il Piemonte (circa il 15%), l'Emilia-Romagna (12,4%) e il Friuli-Venezia Giulia (9,5%), sono in testa nell'adesione alle polizze assicurative per l'agricoltura biologica. Questa concentrazione geografica indica che alcune regioni sono più attente alla protezione delle loro coltivazioni biologiche rispetto ad altre.
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4) Ismea e agricoltura biologica: un passo avanti per le superfici agricole Bio
Le aziende biologiche assicurate sono circa 5200 (7,7% delle imprese Bio) e coprono una superficie agricola che, nel complesso, rappresenta il 4% del totale degli ettari destinati al biologico. Tuttavia, è un dato significativo il fatto che le superfici agricole biologiche assicurate abbiano superato per la prima volta la soglia dei 100.000 ettari, registrando un notevole incremento del 16% su base annua.
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5) Ismea e agricoltura biologica: un quadro complessivo in crescita
Nel 2022, è emersa anche una crescita nella dimensione media delle aziende biologiche assicurate, che ha raggiunto i 19,2 ettari, un aumento di 1,6 ettari rispetto al 2021. Tuttavia, questa dimensione rimane inferiore rispetto al valore medio considerando il totale delle aziende biologiche certificate, che è di 28,4 ettari.
Infine, è interessante notare che anche nel settore biologico si osserva una marcata concentrazione delle polizze in pochi comparti merceologici. In particolare, uva da vino, frutta, cereali e ortaggi rappresentano oltre il 90% del totale in termini di valori assicurati. L'uva da vino da sola incide per circa il 40% rispetto al valore totale dei prodotti assicurati. Tuttavia, i dati del 2022 mostrano una crescita nell'adesione alle polizze assicurative per l'olivicoltura, le foraggere e le coltivazioni industriali e dei semi oleosi, suggerendo una maggiore consapevolezza dell'importanza della protezione assicurativa in questi settori.
In conclusione, l'agricoltura biologica in Italia sta abbracciando sempre più il sistema assicurativo agevolato come strumento per mitigare i rischi e garantire la sostenibilità delle coltivazioni biologiche. L'incremento dell'adesione a queste polizze è un segnale positivo per il settore e riflette la crescente consapevolezza degli agricoltori sull'importanza della protezione assicurativa nelle sfide ambientali in continua evoluzione.
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