L'ebook L'impresa familiare in agricoltura, costituisce una guida pratica con formulario che analizza la diffusione dell'impresa familiare in agricoltura e la sua disciplina. Fa parte della collana ConsulenzaAgricola.it , collana dedicata esclusivamente al mondo agricolo.
Dopo un breve excursus storico sull’evoluzione dell’istituto, l'ebook analizza la natura giuridica dell’impresa familiare coltivatrice, la sua costituzione ed i suoi tratti distintivi.
Seguono la trattazione di situazione particolari che si sono andate affermando nella prassi, quali l’esistenza di un’impresa familiare non coltivatrice e la comunione tacita familiare nell’esercizio dell’agricoltura, e la disamina dell’impresa familiare sotto il profilo fiscale.
Il formulario termina con i seguenti fac-simili in formato word personalizzabili:
- proposta di una scrittura privata, tesa a regolarizzare i rapporti interni all’impresa familiare,
- un modello di atto di enunciazione di impresa familiare.
Di seguito, con un breve estratto dall'ebook, analizziamo i caratteri identificativi dell'impresa familiare.
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1) L'impresa familiare in agricoltura: i caratteri identificativi
Affinché si possa configurare un’impresa familiare, occorre la simultanea presenza delle seguenti condizioni:
a. uno solo tra i familiari è l’imprenditore, poiché l’impresa familiare è per l’appunto un’impresa individuale. L’imprenditore deve essere riconoscibile all’esterno quale unico capo dell’impresa. Ciò non toglie che uno o più familiari possano agire nell’interesse dell’impresa ma esclusivamente quali mandatari del titolare[1].
b. i familiari collaboratori sono circoscritti al coniuge, ai parenti fino al 3° grado e agli affini entro il 2° grado, compresi i figli naturali e adottivi.
c. i familiari collaboratori devono prestare la loro attività di lavoro nell’impresa familiare o nella famiglia in modo continuativo. Il lavoro nella famiglia è considerato partecipazione all’impresa solo se permette agli altri familiari di dedicarsi completamente all’organizzazione produttiva[2]. Per attività di lavoro si intende un contributo continuativo, non occasionale non solo di carattere manuale ma anche di tipo intellettuale, tecnico e direttivo.
d. non deve essere configurabile tra i familiari un diverso rapporto, quale quello di società, di lavoro dipendente o di lavoro autonomo.
Dottrina e giurisprudenza hanno, nel tempo, enunciato i seguenti principi: unico responsabile per le obbligazioni che scaturiscono dall’attività d’impresa è il familiare imprenditore[3] e la gestione ordinaria dell’impresa spetta esclusivamente al familiare imprenditore.
Per quanto riguarda l’attività lavorativa del familiare essa può essere espletata anche part-time o comunque non costituire l’unica attività del soggetto. Parte della dottrina ritiene peraltro che “continuità” sia sinonimo di regolarità, di costanza nel tempo, e corrisponda a quella che per l’imprenditore è la «professionalità». L’apporto lavorativo del familiare dovrebbe essere pertanto significativo in termini di tempo.
I familiari collaboratori non devono necessariamente convivere con l’imprenditore e condividere con lui tetto e mensa. Il lavoro della donna è considerato equivalente a quello dell’uomo.
L’art. 230-bis c.c. nulla dispone sulle caratteristiche dimensionali dell’impresa pertanto essa può esistere anche in presenza di una organizzazione complessa, ove le prestazioni lavorative di terzi superino quelle apportate dalla famiglia. Non v’è dubbio però che l’impresa familiare è essenzialmente una piccola impresa perché le imprese di medie e grandi dimensioni richiedono necessariamente una veste giuridica societaria.
Estratto cap. 4.1 - Approfondisci con la lettura completa dell’ebook.
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2) L'impresa familiare in agricoltura: indice
1. L’IMPRESA FAMILIARE IN AGRICOLTURA NELLA SUA EVOLUZIONE STORICA E LEGISLATIVA
2. LA NATURA GIURIDICA DELL’IMPRESA FAMILIARE COLTIVATRICE
3. LA COSTITUZIONE DELL’IMPRESA FAMILIARE
4. LO STATUTO DELL’IMPRESA FAMILIARE: L’ART. 230-BIS C.C.
4.1 I caratteri identificativi
4.2 I diritti dei familiari
4.2.1 - Diritto al mantenimento
4.2.2 - Diritto di partecipazione agli utili e agli incrementi
4.2.3 - Diritti amministrativi spettanti ai partecipanti l’impresa familiare
4.2.4 - Diritto di prelazione sull’azienda
5. L’IMPRESA FAMILIARE NELL’AMBITO DI SOCIETÀ SEMPLICI O ALTRE SOCIETÀ DI PERSONE
6. L’IMPRESA FAMILIARE NON COLTIVATRICE
7. LA PROVA DELL’ESISTENZA DELL’IMPRESA FAMILIARE
8. CONTROVERSIE E GIUDICE COMPETENTE
9. L’IMPRESA FAMILIARE, LE UNIONI CIVILI E LA CONVIVENZA DI FATTO
10. LA COMUNIONE TACITA FAMILIARE NELL’ESERCIZIO DELL’AGRICOLTURA (CTF)
11. L’IMPRESA FAMILIARE AI FINI FISCALI
12. SCHEMA DI ATTO NEGOZIALE PER IL REGOLAMENTO DEI RAPPORTI INTERNI ALL’IMPRESA FAMILIARE
13. SCHEMA DI ATTO DI ENUNCIAZIONE DI IMPRESA FAMILIARE
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3) L'impresa familiare in agricoltura: note
[1] Trib. Cagliari, sentenza 18 maggio 1992.
[2] Cass. n. 11007/1998.
[3] Cass. n. 4030/1992.
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