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PRINCIPI DI RENDICONTAZIONE DI SOSTENIBILITÀ E DUE DILIGENCE AMBIENTALE OCSE 2023

Principi di rendicontazione di sostenibilità e due diligence ambientale Ocse 2023

Le linee guida 2023 dell'Ocse sui principi di rendicontazione di sostenibilità e due diligence ambientale

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L'OCSE - Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico -  ha pubblicato (8 giugno 2023)  una nuova versione delle “Guidelines for Multinational Enterprises on Responsible Business Conduct (Guide Lines RBC) del processo di DUE diligence rivolta ai governi delle imprese multinazionali. La Guide Lines RBC,  innovativa nel punto in cui integra la c.d. DUE Diligence ambientale, individuando sei fasi

L’obiettivo del documento è di rispondere alle priorità sociali, ambientali e tecnologiche che i Governi e le imprese devono affrontare in linea con i principi e gli standard internazionali, per una condotta aziendale responsabile del degrado ambientale che si traduce in effetti negativi sulla salute in armonia con i principi generali della Direttiva Europea Corporate reporting sustainability directive (CSRD).

In un precedente contributo, che qui si richiama: "Principi di rendicontazione sostenibilità: novità dall'UE: novità dall'UE”, del 02 agosto 2023,  è stata trattata la centralità, nonché le implicazioni e le criticità  del processo di Due diligence nella valutazione della doppia materialità degli impatti ESG dell’impresa. L’intervento dell’OCSE deve essere accolto con favore per superare taluni limiti applicativi della dovuta diligenza nell’informativa di sostenibilità (dal 1° gennaio 2024).

Guidelines for Multinational Enterprises on Responsible Business Conduct

Sono raccomandazioni rivolte ai Governi e alle imprese il cui fine è quello di promuovere un comportamento etico da parte delle società multinazionali, alla luce delle sfide sociali e del contesto internazionale. Il nuovo aggiornamento, pubblicato, riflette un decennio di esperienza dall'ultima revisione del 2011 e risponde alle priorità sociali, ambientali e tecnologiche che i Governi e le imprese devono affrontare.


Si consiglia della stessa autrice: Rendicontazione sostenibilità e Modello di Business ESG
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1) Due diligence ambientale: precedente versione linee guida OCSE

La precedente versione delle Guide Lines (datate 2011, ma aggiornata già sette anni più tardi), comprendeva una serie di raccomandazioni rivolte dai governi alle imprese multinazionali per:

  • assicurare che le attività delle stesse siano sempre conformi alle politiche governative;
  • rafforzare le basi per una fiducia reciproca fra le imprese e le società in cui operano;
  • migliorare le condizioni per gli investimenti esteri;
  • valorizzare il contributo apportato dalle imprese multinazionali allo sviluppo sostenibile;
  • dare una guida sulla procedura  di DUE diligence verso una condotta dell’impresa responsabile per: individuare, prevenire, mitigare e rendere conto di come sono affrontati gli impatti negativi, effettivi e potenziali, nelle rispettive attività, nella catena di fornitura e nelle altre relazioni commerciali
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2) Due diligence ambientale: punti essenziali aggiornamento linee guida OCSE 2023

L’ aggiornamento 2023, integra il concetto di dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità, contribuendo in direzione del compimento di un sistema armonico della Direttiva CSRD.

I principali punti dell’aggiornamento del documento riguardano:

  • l'inclusione delle aspettative di due diligence in materia di sviluppo, finanziamento, cessione, concessione in licenza, scambio e sfruttamento della tecnologia, inclusi la raccolta e l'utilizzo dei dati;
  • le modalità di svolgimento da parte delle imprese di due diligence in relazione all'impatto dei rapporti commerciali relativi all'utilizzo dei propri prodotti e servizi;
  • la divulgazione delle informazioni concernenti i comportamenti responsabili delle imprese;
  • le attività di lobbying attuate dalle imprese;
  • l'allineamento agli obiettivi concordati a livello internazionale in materia di cambiamenti climatici e biodiversità;
  • il rafforzamento delle procedure e delle attività attuate dai Punti di contatto nazionali per la condotta responsabile delle imprese (cc.dd. National Contact Points for Responsible Business Conduct).
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3) Due diligence ambientale: le priorità

Le  Guidelines RBC spiegano il processo di DUE diligence ambientale individuando innanzitutto  le priorità verso:

  • l’istituzione e il funzionamento di un sistema di gestione ambientale adeguato all'impresa “associato alle operazioni, ai prodotti e ai servizi dell'impresa per l'intero ciclo di vita, anche mediante la due diligence basata sul rischio;
  • la natura e la portata della due diligence ambientale secondo le circostanze di ogni impresa;
  • il miglioramento delle prestazioni ambientali con un approccio sistematico e di miglioramento continuo del sistema;
  • l’interconnessione degli impatti ambientali negativi con altre questioni trattate, come la salute, la sicurezza, gli impatti sui lavoratori e sulle comunità, l'accesso ai mezzi di sussistenza
  • l'esecuzione della due diligence ambientale e la gestione degli impatti ambientali negativi;
  • la comunicazione relativa agli impatti ambientali quale  componente della due diligence.
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4) Due diligence ambientale: le fasi

Sul dovere di diligenza, l’OCSE, individuano sei fasi per la condotta di un’impresa responsabile:

  • l’ integrazione del dovere di diligenza nelle politiche e nei sistemi di gestione;
  • l’ individuazione e valutazione degli impatti negativi sui diritti umani e degli impatti ambientali negativi;
  • la prevenzione, arresto o minimizzazione degli impatti negativi, siano essi effettivi e potenziali, sui diritti umani e sull'ambiente;
  • la verifica, monitoraggio e valutazione dell'efficacia delle misure;
  • la comunicazione;
  • la riparazione.

Il momento focale, di queste linee guida come di tutte le norme internazionali in materia di dovere di diligenza è il  dialogo con gli stakeholders. Qualora non sia possibile svolgere un dialogo significativo con i portatori di interessi, l’impresa deve impegnarsi in modo significativo con altri portatori di interessi pertinenti (le organizzazioni della società civile o le persone fisiche o giuridiche che difendono i diritti umani o l'ambiente), al fine di ottenere informazioni credibili sugli impatti negativi potenziali o effettivi.

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