Dal 27 luglio 2023 è possibile presentare la domanda per accedere al Fondo 394/81, lo strumento gestito da SIMEST con una dotazione di 4 miliardi di euro per finanziare gli investimenti volti a sostenere la crescita estera delle imprese italiane.
Le domande verranno esaminate nel rispetto dell'ordine cronologico di presentazione e fino a esaurimento del fondo.
Le linee di intervento agevolativo sono di 6 tipi:
- inserimento mercati;
- e-commerce;
- fiere ed eventi;
- temporary manager;
- transizione digitale o ecologica;
- certificazioni e consulenze.
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1) Inserimento mercati: chi puo' accedere al finanziamento
In generale possono beneficiare degli interventi agevolativi tutte le imprese, in particolare le Micro, Piccole e Medie Imprese che, alla data di presentazione della domanda, siano in possesso dei seguenti requisiti:
A. avere sede legale in Italia;
B. avere sede operativa in Italia;
C. essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e regolarmente costituita e iscritta nel registro delle imprese e in stato di attività. In caso di imprese aggregate le stesse dovranno costituire una rete soggetto con autonoma soggettività giuridica mediante la sottoscrizione di un contratto di rete;
D. alla data di presentazione della domanda, avere depositato presso il Registro imprese almeno due Bilanci relativi a due Esercizi completi precedenti alla presentazione della Domanda che siano stati approvati o per cui siano scaduti i termini di deposito. I bilanci devono riguardare lo stesso soggetto richiedente (identificato dal codice fiscale). Si precisa che in assenza di obbligo di deposito del bilancio, sarà necessario acquisire la dichiarazione dei redditi relativa agli ultimi due esercizi e prospetti economico-patrimoniali redatti con i criteri di cui al DPR n. 689/74 ed in conformità agli art. 2423 e seguenti del codice civile con dichiarazione attestante che i dati contabili utilizzati per l'elaborazione di tali situazioni sono gli stessi utilizzati per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi;
E. operare in conformità alle pertinenti disposizioni legislative e regolamentari nazionali in materia ambientale;
F. essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa del lavoro e di prevenzione degli infortuni e con gli obblighi contributivi, come risultante dal DURC;
G. non avere ricevuto, e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato, aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
H. non risultare inadempiente ad altre obbligazioni assunte nei confronti della SIMEST in qualità di gestore di fondi pubblici e non trovarsi comunque in alcuna delle situazioni previste quale causa di revoca dell’Intervento Agevolativo;
I. avere integralmente restituito gli importi oggetto di un provvedimento di revoca, totale o parziale, o di restituzione dei finanziamenti agevolati concessi a valere sul Fondo 394/81 o di un Cofinanziamento;
J. alla data di presentazione della Domanda non:
- essere coinvolta in una procedura concorsuale (non deve pertanto essere soggetta ad alcuna procedura concorsuale, né deve aver presentato domanda per una procedura concorsuale) o trovarsi in stato di fallimento ai sensi della legge fallimentare ove applicabile;
- essere coinvolta in una procedura concorsuale (liquidazione giudiziale o concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente) e comunque non deve aver chiesto l’accesso a uno strumento di regolazione della crisi e dell'insolvenza e non deve aver avviato una procedura di composizione negoziata della crisi ai sensi del nuovo Codice della Crisi e dell’Insolvenza;
- essere in condizioni tali per cui una procedura concorsuale possa essere richiesta nei suoi confronti;
- essere in stato di scioglimento o liquidazione volontaria, di amministrazione controllata o straordinaria, o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente;
K. alla data di presentazione della Domanda;
- non rientrare nello Scoring 11 e 12 e
- non trovarsi in difficoltà, ai sensi dell’articolo 2, punto 18, del Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014;
L. non rientrare nell’ambito delle Esclusioni.
I soggetti che rispondono ai requisiti di cui sopra, possono beneficiare degli interventi agevolativi in forma singola oppure associata mediante un'aggregazione di micro, piccole e medie imprese, costituita attraverso la sottoscrizione di un contratto di rete, avente autonoma soggettività giuridica[1].
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2) Inserimento mercati: chi non puo' accedere al finanziamento
Sono escluse dall’Intervento Agevolativo, le imprese:
a. i cui legali rappresentanti o amministratori, alla data di presentazione della Domanda, sono stati condannati, con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale, per i reati che costituiscono motivo di esclusione di un operatore economico dalla partecipazione a una procedura di appalto o concessione ai sensi della normativa in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture vigente alla data di presentazione della domanda;
b. nei cui confronti è stata applicata la sanzione interdittiva di cui all’articolo 9, comma 2, lettera d), del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231;
c. che controllano direttamente o indirettamente, ai sensi dell’articolo 2359 del codice civile, una società residente in un Paese o in un territorio non cooperativo a fini fiscali, ovvero che sono controllate direttamente o indirettamente, ai sensi dell’articolo 2359 del codice civile, da una società residente in un Paese o in un territorio non cooperativo a fini fiscali. Per Paesi o territori non cooperativi a fini fiscali si intendono le giurisdizioni individuate nell’Allegato 1 alla lista UE delle giurisdizioni non cooperative a fini fiscali, adottata con conclusioni del Consiglio dell’Unione europea;
d. che si trovano in altre condizioni previste dalla legge quali cause di incapacità a beneficiare di agevolazioni pubbliche o comunque a ciò ostative.
Sono in tutti i casi escluse le imprese:
- attive nel settore bancario, finanziario e assicurativo;
- attive in via prevalente nei settori della pesca e dell’acquacoltura e nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli. In particolare:
- SEZIONE A - Agricoltura, Silvicoltura e Pesca tutte le attività;
- SEZIONE C- Attività manifatturiere - esclusivamente le attività di cui alle seguenti classi:
- 10.11 – Produzione di carne non di volatili e dei prodotti della macellazione (attività dei mattatoi);
- 10.12 – Produzione di carne di volatili e dei prodotti della macellazione (attività dei mattatoi).
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3) A quanto ammonta l'importo del finanziamento e come avviene il rimborso
Fermo restando l’importo minimo di 10.000 euro, l’importo massimo a cui è possibile accedere al finanziamento relativo all’intervento agevolativo “inserimento mercati”, è pari al minore tra:
- il 35% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due Bilanci (voce A1 del conto economico); e
- gli importi indicati nella tabella di seguito:
Dimensione impresa | importi in euro |
Micro Impresa | 500.000 |
PMI e PMI innovative | 2.500.000 |
Altre imprese | 3.500.000 |
Il finanziamento ha una durata di 6 anni, di cui 2 di preammortamento.
l rimborso del Finanziamento avviene in 8 rate semestrali posticipate a capitale costante, a partire dal termine del Periodo di Preammortamento. In caso di Proroga del periodo di Preammortamento, il rimborso del finanziamento avviene in 7 rate. L’impresa beneficiaria ha facoltà di estinguere il Finanziamento in via anticipata secondo le modalità previste dal Contratto.
Il finanziamento può essere a fondo perduto per un importo pari al 10% dell’intervento agevolativo e comunque non oltre 100.000 euro che, però, sarà concesso solo per le PMI che rispondano a specifici requisiti (PMI innovative, giovanili, femminili o con sede operativa al sud e per le imprese con requisiti di sostenibilità).
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4) Quali sono le spese rientranti nell'agevolazione
Sotto il profilo delle spese ammissibili è necessario far riferimento allo specifico intervento di interesse. Con riguardo alla possibilità di richiedere il finanziamento per la finalità di inserimento dell’impresa in un mercato estero, la tipologia di intervento può essere così distinta:
- l’apertura di una nuova Struttura di tipologia negozio in un Paese Estero in cui non sono già presenti proprie Strutture;
- l’apertura di nuove Strutture, purché di diversa tipologia (uno spazio in area commerciale – corner, uno showroom e un ufficio) con esclusione del negozio, in un Paese Estero in cui non sono già presenti proprie Strutture;
- il potenziamento di una Struttura già esistente purché diversa dal negozio in un Paese Estero, mediante:
- l’apertura di una nuova Struttura, diversa da un negozio, più grande in sostituzione di una Struttura esistente della medesima tipologia;
- l’apertura di una nuova Struttura, diversa da un negozio, in aggiunta a una Struttura esistente di diversa tipologia;
- l’ampliamento di una Struttura esistente, diversa da un negozio;
- l’inserimento di personale aggiuntivo per lo svolgimento di mansioni non correlate all'attività commerciale di vendita e operante in via esclusiva all’estero presso la stessa Struttura.
Nello specifico, invece, le spese ammissibili sono:
- Spese di investimento per la Struttura (almeno il 50% dell’Intervento Agevolativo):
Struttura:
- locali;
- ristrutturazione e investimento di start-up;
Personale (non ammissibili nel caso di negozio):
- personale operante in via esclusiva e continuativa all’estero, per lo svolgimento di mansioni non correlate all'attività commerciale di vendita;
- viaggi del personale;
- Spese di supporto (massimo il 50% dell’Intervento Agevolativo);
- spese per formazione (non ammissibili nel caso di negozio);
- spese per consulenze specialistiche afferenti la realizzazione del Programma di inserimento mercati, nei limiti del 10% del totale delle spese rendicontate e ammissibili all’Intervento Agevolativo;
- spese per attività promozionali allo scopo di lanciare su un nuovo mercato un prodotto nuovo o già esistente;
- spese per consulenze finalizzate alla presentazione e gestione della richiesta di Intervento Agevolativo per un valore fino a un massimo del 5% dell’importo deliberato e comunque non superiore a € 100.000. Il riconoscimento delle suddette spese è subordinato alla preventiva trasmissione a SIMEST del contratto e della dichiarazione di indipendenza del consulente, in fase di presentazione della domanda e/o nelle fasi successive dell’Intervento Agevolativo;
- spese consulenziali professionali per le verifiche di conformità alla normativa ambientale nazionale.
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5) Note
[1] Ai sensi dell'art. 3, comma 4-quater, del decreto-legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito, con modificazioni dalla legge 9 aprile 2009, n. 33, e iscritta nel registro delle imprese.