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CREDITI IMPOSTA PER CINEMA, MUSICA E VIDEOGIOCHI

Crediti imposta per cinema, musica e videogiochi

Credito d'imposta settore cinematografico e audiovisivo (produzione, distribuzione, esercizio, post-produzione, investimenti esterni), per la produzione di videogiochi e musica

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L’e-Book Crediti imposta cinema musica videogiochi ed. 2023 è composto da nove capitoli e fornisce un quadro generale su tutte le misure fiscali agevolative presenti nel comparto del cinema, dell’audiovisivo, della produzione di videogiochi e della musica.

La parte centrale del volume è dedicata alla compiuta analisi delle varie forme di Tax credit cinematografico afferenti alla produzione, alla distribuzione, all’esercizio cinematografico, alle industrie tecniche e di post-produzione, al potenziamento dell’offerta cinematografica, all’attrazione in Italia degli investimenti esteri nel campo del cinema.

Successivamente si analizzano le questioni che afferiscono al credito di imposta per i finanziatori esterni e alle importanti implicazioni connesse alla necessità di formulare in maniera corretta e nel rispetto dei canoni previsti, i contratti di “Associazione in partecipazione” al fine di non determinare la nullità degli stessi con la conseguente applicazione, ove 

  • gli apporti esterni non risultino qualificabili a titolo di “investimento di rischio” e 
  • gli accordi contrattuali non producano una reale partecipazione dell’associato all’affare economico, ma si traducano essenzialmente nel mero acquisto di un credito fiscale a un prezzo inferiore al suo valore nominale, 

di possibili misure sanzionatorie di natura amministrativa e penale.

L’analisi di tali questioni ha richiesto di approfondire anche la circostanza come la concessione di crediti di imposta richiami inevitabilmente importanti profili di interesse sul piano giuridico, con particolare riguardo al tema della fiscalità e in rapporto a una complessa serie di questioni che, ordinariamente, connotano la determinazione e l’utilizzo dei crediti d’imposta tributari utilizzabili in compensazione mediante Mod. F24, ai sensi dell’art. 17 del D.Lgs. n. 241/1997. Ci si riferisce alla distinzione tra crediti “non spettanti” e crediti “inesistenti” e al conseguente trattamento sanzionatorio applicabile, sia sul piano amministrativo che su quello penal-tributario.

Il volume, poi, passa in rassegna la disciplina del credito di imposta per la musica e anche il nuovo credito di imposta per la produzione di videogiochi.

Sono analizzate, a seguire, tutte le maggiori questioni di ordine fiscale che riguardano le modalità di dichiarazione, di utilizzo in compensazione, di cessione, trasferimento e reinvestimento dei crediti di imposta esaminati, compresa l’individuazione dei codici tributi da utilizzare nel Mod. F24.

Uno specifico approfondimento in tale contesto è riferito alla definizione dei concetti di competenza ed effettivo pagamento delle spese cinematografiche come utilizzati dal Legislatore, in rapporto ai generali concetti tributari di inerenza e deducibilità delle spese utilizzati in tema di determinazione del reddito d’impresa.

Dalla ricostruzione delle norme generali di contesto, gli autori fanno riferimento alla rilevanza dei compiti attribuiti alla Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura con particolare riguardo alla definizione delle responsabilità riferite alla corretta determinazione della misura dei crediti di imposta, dei poteri di controllo, della gestione della procedura di richiesta e di attribuzione delle agevolazioni tributarie in esame e, non da ultimo, del potere di recupero dei crediti di imposta indebitamente fruiti.

Gli autori sono: Dott. Sacchetti Lorenzo, dott. Giuseppe NapoliDott.ssa Federica La Manna

Segue un breve estratto riguardante le varie tipologie di credito d’imposta per il settore cinematografico e audiovisivo.

Scopri tutti i nostri e-book pubblicati nelle diverse collane:

1) Credito d’imposta per lo sviluppo di film e opere televisive e web

Ai sensi dell’art. 12 del citato decreto n. 70/2021, ai produttori indipendenti spetta un credito d’imposta in misura pari al 30% delle spese sostenute per lo sviluppo di film e opere televisive e web (c.d. audiovisivo), diversi dai cortometraggi, che abbiano superato il test di eleggibilità culturale previsto alla Tabella A (allegata allo stesso decreto), fino a un massimo annuo di credito di euro 300.000 per ciascuna impresa, ovvero per ciascun gruppo di imprese.

Ai sensi dell’art. 1 del decreto n. 70/2021, per:

  • produttore indipendente”, si intende il produttore definito tale ai sensi dell’art. 2, comma 1, lett. p), del TUSMAR, ovvero gli operatori della comunicazione europei che svolgono attività di produzioni audiovisive e che non sono controllati da, ovvero collegati a, fornitori di servizi media audiovisivi soggetti alla giurisdizione italiana e, alternativamente: 
    • i) per un periodo di 3 anni non destinano più del 90% della propria produzione ad un solo fornitore di servizi media audiovisivi;
    • ii) sono titolari di diritti secondari;
  • sviluppo”, la fase iniziale della produzione inerente alle attività di progettazione creativa, economica e finanziaria dell’opera; comprende tipicamente gli investimenti relativi alla stesura, ovvero all’acquisizione dei diritti del soggetto e della sceneggiatura, all’eventuale acquisizione dei diritti di adattamento e sfruttamento da altra opera tutelata dal diritto d’autore;
  • opera audiovisiva, la registrazione di immagini in movimento, anche non accompagnate da suoni, realizzata su qualsiasi supporto e mediante qualsiasi tecnica, anche di animazione, con contenuto narrativo, documentaristico o videoludico, purché opera dell’ingegno e tutelata dalla normativa vigente in materia di diritto d'autore e destinata al pubblico dal titolare dei diritti di utilizzazione.

L’opera audiovisiva si distingue in: 

  • «film» ovvero «opera cinematografica»: l’opera destinata prioritariamente al pubblico per la visione nelle sale cinematografiche; i parametri e i requisiti per definire tale destinazione sono stabiliti da apposito decreto ministeriale; 
  • «opera televisiva e web»: l’opera destinata prioritariamente alla diffusione attraverso, rispettivamente, un’emittente televisiva di ambito nazionale, ovvero fornitori di servizi media audiovisivi a richiesta.
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2) Credito d’imposta per la produzione di opere cinematografiche

Ai sensi dell’art. 14 dello stesso provvedimento, nei limiti complessivi di attribuzione dei benefici in esame, oggetto di disamina nel prosieguo, ai produttori indipendenti spetta un credito d'imposta in misura pari al 40% del costo eleggibile di produzione di opere cinematografiche di nazionalità italiana.

Per attività di “produzione”, il più volte citato art. 1, al comma 4, lett. a), definisce l’insieme delle fasi di sviluppo, pre-produzione, realizzazione esecutiva, ovvero effettuazione delle riprese o realizzazione tecnica dell’opera, post-produzione, il cui esito è la realizzazione della copia campione, ovvero del master dell’opera audiovisiva; qualora sia realizzata dallo stesso produttore, è inclusa l’attività di approntamento dei materiali audiovisivi necessari alla comunicazione, promozione, commercializzazione dell’opera audiovisiva in Italia e all’estero.

Tale concessione spetta anche ai produttori non indipendenti e alle imprese in possesso di specifici requisiti, nella misura 25% del costo eleggibile di produzione di opere cinematografiche riconosciute di nazionalità italiana, fino all'ammontare massimo annuo di euro 5.000.000 per ciascuna impresa cinematografica, ovvero per ciascun gruppo di imprese.

La norma contempla anche altre specifiche ipotesi relative alla sussistenza di contratti di appalto o simili fra produttore non indipendente, ovvero fra impresa cinematografica e audiovisiva non europea (appaltante) e produttore indipendente meramente esecutivo (appaltatore).

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3) Credito d’imposta per la produzione di opere di ricerca e formazione e di videoclip

Ai sensi dell’art. 15 del decreto in esame, poi, ai produttori audiovisivi indipendenti originari di opere di ricerca e formazione e di videoclip musicali, spetta un credito d’imposta in misura pari al 40% del costo eleggibile di produzione.

Ai sensi del decreto n. 70/2021, per:

  • produttore” si intende l’impresa cinematografica o audiovisiva italiana che ha come oggetto e svolge prevalentemente l’attività di produzione e realizzazione di opere cinematografiche e audiovisive ed è titolare dei diritti di sfruttamento economico dell’opera ai sensi della legge n. 633/1941;
  • produttore indipendente”, si intende, come già detto, l’operatore della comunicazione europeo che svolge attività di produzione audiovisiva e che non è controllato da, ovvero collegato a, fornitori di servizi media audiovisivi soggetti alla giurisdizione italiana e, alternativamente: 
    • i) per un periodo di tre anni non destini più del 90% della propria produzione ad un solo fornitore di servizi media audiovisivi; 
    • ii) sia titolare di diritti secondari;
  • opere di ricerca e formazione”, si intendono le opere audiovisive di finzione di lungometraggio aventi un costo complessivo di produzione inferiore a euro 1.500.000, ovvero opere di documentario di lungometraggio aventi un costo complessivo di produzione inferiore a euro 1.000.000, ovvero opere di cortometraggio aventi un costo complessivo di produzione inferiore a euro 200.000;
  • videoclip”, si intende l’opera audiovisiva realizzata per accompagnare e promuovere un brano musicale
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4) Credito d’imposta per la produzione di opere televisive e web

Ai sensi dell’art. 18 dello stesso provvedimento, nei limiti complessivi di attribuzione dei benefici in esame, oggetto di disamina nel prosieguo, ai produttori originari indipendenti spetta un credito d'imposta in misura pari al 30% del costo eleggibile di produzione di opere televisive o web di nazionalità italiana, in associazione produttiva, in preacquisto e licenza di prodotto.

Il decreto n. 70/2021 definisce il “produttore audiovisivo originario”, come il produttore che svolge in proprio le seguenti attività:

  • la scelta di un soggetto e l’acquisizione dei relativi diritti esclusivi di elaborazione e utilizzazione necessari per la realizzazione e lo sfruttamento dell’opera audiovisiva;
  • l’affidamento dell’incarico di elaborazione, del trattamento, della sceneggiatura e di altri analoghi materiali artistici;
  • l’individuazione degli attori, del regista e dei principali componenti del cast artistico e tecnico, nonché all’acquisizione delle loro prestazioni artistiche e dei relativi diritti.

L’ “opera in associazione produttiva” è l’opera audiovisiva prodotta da un produttore indipendente originario con altro produttore indipendente originario, ovvero in associazione con un fornitore di servizi di media audiovisivi.

Si consiglia l'e-book: Crediti imposta cinema musica videogiochi (eBook 2023)

5) Crediti d'imposta per cinema, musica e videogiochi: indice

Sintesi
1. La tutela economica del settore cinematografico
 1.1 Scopo e origini della tutela
 1.2 Il Registro pubblico delle opere cinematografiche e audiovisive (cd. PRCA)
 1.3 Il requisito della “Nazionalità italiana”
 1.4 Il requisito della “Eleggibilità culturale”
 1.5 Il Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell'audiovisivo
 1.6 Forme di contribuzione diretta (contributi automatici, selettivi e piani straordinari)
 1.6.1 Contributi automatici
 1.6.2 Contributi selettivi
 1.6.3 Contributi alle attività di promozione
 1.6.4 Piani straordinari
2. La disciplina del credito d’imposta nel settore cinematografico e audiovisivo
 2.1 Evoluzione storica della disciplina di settore
 2.2 Le modalità di richiesta delle agevolazioni
 2.3 Requisiti dei soggetti richiedenti
 2.4 Cause di decadenza dai benefici
 2.5 Limiti annuali dei benefici e controllo della spesa
3. I crediti di imposta per il settore cinematografico e audiovisivo
 3.1 Premessa
 3.1.1 Il credito di imposta per le imprese di produzione cinematografica e audiovisiva per lo sviluppo e produzione di film, opere televisive e web e videoclip (art. 15 legge n. 220/2016)
 3.1.1.1 Premessa
 3.1.1.2 Requisiti di ammissione al beneficio
 3.1.1.3 Ambito e limiti di attribuzione
 3.1.1.4 Idoneità (preventiva) al credito d’imposta
 3.1.1.5 Ammissibilità delle spese in caso di coproduzione, compartecipazione e produzione internazionali
 3.1.1.6 Le varie tipologie di credito d’imposta
 3.1.1.6.1 Credito d’imposta per lo sviluppo di film e opere televisive e web
 3.1.1.6.2 Credito d’imposta per la produzione di opere cinematografiche
 3.1.1.6.3 Credito d’imposta per la produzione di opere di ricerca e formazione e di videoclip
 3.1.1.6.4 Credito d’imposta per la produzione di opere televisive e web
 3.1.2 Il credito di imposta per le imprese di distribuzione (art. 16 legge n. 220/2016)
 3.1.2.1 Premessa
 3.1.2.2 Limiti di attribuzione
 3.1.3 Il credito di imposta per le imprese dell’esercizio cinematografico (art. 17, comma 1, legge n. 220/2016)
 3.1.3.1 Inquadramento generale
 3.1.3.2 Caratteristiche delle sale agevolabili
 3.1.4 Il credito di imposta per le industrie tecniche e di post-produzione (art. 17, comma 2, legge n. 220/2016)
 3.1.4.1 Inquadramento generale
 3.1.4.2 Soggetti ammessi al beneficio
 3.1.4.3 Limiti di ammissibilità
 3.1.5 Il credito di imposta per il potenziamento dell’offerta cinematografica (art. 18 legge n. 220/2016)
 3.1.5.1 Inquadramento generale
 3.1.5.2 Caratteristiche delle sale agevolabili
 3.1.6 Il credito di imposta per l’attrazione in Italia di investimenti nel settore cinematografico e audiovisivo (art. 19 legge n. 220/2016)
 3.1.6.1 Inquadramento generale
 3.1.6.2 Soggetti ammessi al beneficio
 4.1 Il credito d’imposta per l’attrazione di investimenti da parte di imprese esterne al settore cinematografico e audiovisivo (c.d. “Tax credit esterno”)
 4.1.1 Il previgente quadro normativo e regolamentare
 4.1.2 La nuova disciplina regolamentare del credito d’imposta per i finanziatori esterni
 4.1.2.1 La misura del beneficio
 4.1.2.2 Soggetti ammessi al beneficio
 4.1.2.3 Requisiti e condizioni per l’ottenimento del beneficio
 4.1.2.4 Ipotesi di decadenza dal beneficio
 4.2 Il “Tax credit esterno” quale investimento di rischio
 4.3 (Segue…) sui contratti di “Associazione in partecipazione” e “Cointeressenza"
 4.4 Aspetti di rilievo da valutare nella stipula dei contratti con i finanziatori esterni
 4.4.1 Iscrizione in Bilancio degli apporti ricevuti
 4.4.2 Tempistica delle restituzioni degli apporti in favore degli investitori esterni e correlazione delle stesse con l’utilizzazione economica dell’opera finanziata
 4.5 La possibile nullità dei contratti sul piano civilistico
5. Il credito d’imposta per la produzione di videogiochi
 5.1 Introduzione
 5.2 Le disposizioni regolamentari sul credito d’imposta per le imprese di produzione di videogiochi
 5.2.1 Caratteristiche e misura dell’agevolazione
 5.2.2 Soggetti beneficiari, requisiti e adempimenti
 5.2.3 Modalità di richiesta del credito d’imposta
 5.2.4 Cause di decadenza
 5.2.5 Attività di controllo e profili sanzionatori
6. Il credito d’imposta per la musica
 6.1 Premessa
 6.2 Caratteristiche generali
 6.3 Misura del credito di imposta
 6.4 Soggetti beneficiari e requisiti
 6.5 Modalità di richiesta
 6.6 Cause di decadenza
7. Profili comuni di interesse fiscale
 7.1 Introduzione
 7.2 Obblighi dichiarativi in caso di utilizzo di crediti di imposta cinematografici
 7.3 Utilizzo, cessione e reinvestimento dei crediti di imposta
 7.3.1 Modalità di utilizzazione del credito d’imposta
 7.3.2 Utilizzo del credito d’imposta in caso di mancata compilazione del quadro RU della dichiarazione dei redditi
 7.3.3 Compensazione del credito d’imposta senza limiti annuali generali
 7.3.4 Utilizzo in compensazione di crediti d’imposta per il pagamento di debiti iscritti a ruolo scaduti/rateizzati
 7.3.5 Cessione del credito d’imposta
 7.3.6 Cessione del credito d’imposta in favore della consolidante
 7.3.7 Trasferimento del credito d’imposta in seno alla cessione di un ramo d’azienda
 7.3.8 Reinvestimento del credito d’imposta
 7.4 Deducibilità delle perdite connesse alla mancata restituzione degli apporti al finanziatore esterno
 7.5 Competenza, inerenza, eleggibilità delle spese e deducibilità delle stesse ai fini fiscali
 7.6 Pagamento “effettivo” delle spese e compensazione commerciale
 7.7 Codici tributo da utilizzare nel Mod. F24 relativi ai crediti di imposta esaminati
8. Aspetti sanzionatori
 8.1 Questioni preliminari
 8.2 Sanzioni amministrative generali, applicabili per l’utilizzo di crediti di imposta “non spettanti” o “inesistenti”
 8.3 Sanzioni penali applicabili per l’utilizzo di crediti di imposta “non spettanti” e “inesistenti”
 8.4 La distinzione tra crediti “non spettanti” e “inesistenti” tracciata dalla dottrina e dalla giurisprudenza di legittimità
 8.5 Rilevanza amministrativa e penale dell’indebita fruizione del credito cinematografico
 8.5.1 Il credito d’imposta cinematografico: ipotesi di “non spettanza”/”inesistenza”
 8.5.2 Con particolare riguardo al Tax credit per investimenti esterni
9. Organi e poteri di controllo
 9.1 Enti competenti
 9.2 Poteri e procedure di controllo
 9.2.1 Il riscontro formale tra credito spettante e credito utilizzato
 9.2.2 Il recupero del credito non spettante
 9.2.3 Il potere di richiesta di documentazione e il potere di accesso
 9.3 Riflessioni conclusive e prospettive de iure condendo
 Bibliografia

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