Aiuti in regime de minimis 2022 e impresa unica

In linea generale l’Unione Europea vieta agli Stati Membri di aiutare le imprese nazionali con sovvenzioni economiche che potrebbero falsare il libero mercato e la concorrenza. Qualsiasi agevolazione pubblica deve passare al vaglio delle istituzioni europee ad eccezione degli aiuti di piccola entità, “de minimis” appunto, che in virtù della loro esiguità, risultano esentati dall’obbligo di notifica alla Commissione Europea di cui all’articolo 108, paragrafo 3 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea^[1], poiché si presume che non incidano in modo significativo sulla concorrenza nel mercato. La loro concessione deve essere adeguatamente monitorata dalle imprese per evitare che non sia superato il massimale previsto e quindi di perdere il diritto non solo all’importo in eccedenza, ma all’intera agevolazione che ha comportato lo “splafonamento”. Accedono agli aiuti in oggetto tutte le imprese residenti in Italia, senza distinzione, sia per dimensione, che per forma giuridica. Sono esclusi dal regime in argomento gli aiuti alle imprese operanti nei seguenti settori:

• della pesca e dell’acquacoltura,
• della produzione primaria dei prodotti agricoli,

con riferimento ai quali sono definite peculiari limitazioni settoriali.

1) Massimali da rispettare regime de minimis 2022

2) Individuazione degli aiuti in regime de minimis

Va osservato che non tutti i contributi che un’azienda può ricevere rientrano necessariamente nel de minimis, regime che si applica solo nel caso in cui la misura di favore sia riconducibile nel novero degli “aiuti di Stato”. 

Se l’agevolazione ricevuta:

• non è un aiuto di stato, la stessa non deve essere conteggiata ai fini dei massimali per il de minimis;
• si configura come aiuto di stato, occorre allora conteggiarla ai fini dei massimali previa verifica della sussistenza dei regimi di esenzione alternativi al de minimis. 

Gli aiuti ricevuti, infatti, potrebbero essere esenti dall’obbligo di notifica Ue, oppure notificati ma per i quali è stata approvata l’esenzione. 

3) Definizione di “impresa unica”

Ai fini della corretta applicazione della normativa de minimis la Commissione Europea ha introdotto e specificato il nuovo concetto di "impresa unica". 

Per "impresa unica" s’intende l'insieme delle imprese fra le quali esiste almeno una delle relazioni seguenti:

• un'impresa detiene la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di un'altra impresa;
• un'impresa ha il diritto di nominare o revocare la maggioranza dei membri del consiglio di amministrazione, direzione o sorveglianza di un'altra impresa;
• un'impresa ha il diritto di esercitare un'influenza dominante su un'altra impresa in virtù di un contratto concluso con quest'ultima, oppure in virtù di una clausola dello statuto di quest'ultima;
• un'impresa azionista o socia di un'altra impresa controlla da sola, in virtù di un accordo stipulato con altri azionisti o soci dell'altra impresa, la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di quest'ultima.

Le imprese fra le quali intercorre una delle relazioni di cui sopra per il tramite di una o più altre imprese sono anch'esse considerate un'impresa unica. Fanno eccezione le imprese, tra le quali il collegamento si realizza attraverso un Ente pubblico, prese in considerazione singolarmente.