Il Governo Meloni sta lavorando alla nuova legge di bilancio per il 2023 e in particolare sta mettendo a punto la Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza. Sul documento infatti il Governo Draghi aveva potuto solo esporre lo stato di fatto del bilancio dello stato, senza i nuovi obiettivi per il 2023.
Si inizia a parlare di specifiche nuove misure economiche che stanno per essere discusse dal Ministro del lavoro con le parti sociali già venerdi prossimo.
Il programma elettorale della maggioranza parlava esplicitamente di taglio al cuneo fiscale mentre non ha mai condiviso l'idea di salario minimo. Sulle pensioni è forte la spinta per la conferma delle pensioni anticipate.
In particolare tra le misure per il sostegno dei lavoratori e dei pensionati si parla di:
- fringe benefits a 1000 euro
- detassazione dei premi di produttività
- Quota 102 con piccole varianti
- nuovo bonus una tantum
Va premesso che, sul tema delle risorse disponibili per la manovra, la presidente Meloni si è sempre mostrata molto cauta sull'ipotesi di scostamento di bilancio, accodandosi all'opinione dell'ex premier Draghi e smentendo l'alleato Lega.
Fortunatamente la contingenza economica le dà una mano: i dati del terzo trimestre 2022 certificano che l'economia nazionale, malgrado le difficoltà dei costi dell'energia e dell'inflazione, ha tenuto piu delle aspettative facendo segnare ancora un segno positivo +0,5%. Da questo emerge quindi un consolidamento del surplus finanziario, il cosiddetto "tesoretto" lasciato dal Governo precedente che gode anche dell'aumento " nominale " delle somme grazie all'inflazione. Si tratta di 15 miliardi circa.
Vediamo allora di seguito, nel difficile compito di bilanciamento tra necessità di sostegno ai lavoratori ed equilibrio di bilancio, quali novità si preannunciano in tema di lavoro, salari, pensioni.
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1) Innalzamento fringe benefits e taglio cuneo
I fringe benefits ovvero gi importi destinati a garantire beni o servizi ai lavoratori esenti dall'Irpef sono uno strumento che di fatto innalza i salari concretamente con una modalità anche agevole dal punto di vista pratico per i datori di lavoro .
Di norma il limite di importo è di 258,32 euro ma nel 2022 era stato raddoppiato e poi portato a 600 euro con il decreto Aiuti bis.
Inoltre il Governo Draghi aveva previsto una sorta di fringe benefit specifico ovvero il Bonus carburante da 200 euro esentasse, che i datori di lavoro possono erogare ai lavoratori ma solo per l'acquisto di benzina o gasolio . Leggi per ulteriori informazioni Fringe benefits e bonus bollette DL Aiuti bis
Pare che i tecnici del nuovo esecutivo stiano ora vagliando due ipotesi
- confermare le due misure per il 2023 o addirittura
- innalzare il tetto dei fringe benefits 1000 euro (forse comprensivo di tutti i tipi di beni e servizi)
TAGLIO CUNEO FISCALE
Tra gli obiettivi annunciati da Meloni in Parlamento c'è anche il taglio delle tasse sugli stipendi , il cd cuneo fiscale e contributivo, che dovrebbe arrivare, forse in maniera graduale, a 5 punti percentuali. Va ricordato che oggi il cuneo fiscale raggiunge il 46,5% degli stipendi, in media, con punte anche superiori secondo i dati dell'OCSE.
Attualmente è in vigore la misura del governo Draghi che, solo per il 2022 , aveva introdotto il taglio sul cuneo del 2% , concentrato sui contributi previdenziali a carico dei lavoratori con redditi fino a 35mila euro. Solo la conferma di questo taglio costa 3,5 miliardi.
Una misura molto più ampia , con un costo preventivato di 16 miliardi, è richiesta da tempo da Confindustria e ben vista anche dai sindacati ma con la differenza che il risparmio secondo i primi dovrebbe essere suddiviso tra lavoratori (per due terzi) e imprese (un terzo) mentre per i secondi tutto il vantaggio dovrebbe andare al netto in busta paga dei lavoratori.
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2) Detassazione premi di produttività
Sugli accordi per i premi di produttività, attualmente tassati al 10% fino a 3mila euro annui, per redditi fino a 80mila euro si sta pensando di diimezzare l'imposizione fiscale portandola al 5%
Si cerca in questo modo di invertire la recente tendenza che ha fatto un pò abbandonare lo strumento da parte delle imprese, per i molti paletti applicativi imposti dall'Agenzia nella misurazione del raggiungimento degli obiettivi di efficenza e produttività.
Leggi per approfondire Premi di risultato detassazione anche con nuovi accordi e Detassazione premi, va definito l'incremento
Anche in questo sono in corso gli approfondimenti tecnici del ministero dell’Economia, per valutarne la fattibilità.
3) Bonus e reddito di cittadinanza
Come ormai noto la nuova maggioranza è decisa a una sostanziale revisione del reddito di cittadinanza.
Il sostegno economico quasi sicuramente verrà negato ai cosiddetti "occupabili” cioè a coloro che possono lavorare cosa che porterebbe ad un risparmio di almeno 1 miliardo di euro (che il ministro Salvini ha già chiesto venga utilizzato per la conferma di Quota 102, in scadenza a dicembre). Gli interessati sono circa 660mila secondo il rapporto ANPAL del 6.10.2022.
Alcune indiscrezioni hanno anche evocato la possibilità di un nuovo bonus una tantum da 150 euro per lavoratori disoccupati e pensionati sotto una certa soglia di reddito, analogo al precedente del Governo Draghi, che è destinato ai redditi sotto i 20mila euro, previsto in pagamento a novembre 2022.
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4) Bonus assunzioni
Nel programma elettorale di Fratelli d'italia era presente una proposta di agevolazione fiscale per le attività ad alta densità di lavoro ( in sostanza a chi assume di piu rispetto al passato ) cui ha fatto cenno anche la presidente Meloni in un recente discorso, e per il quale sono in corso le valutazioni dettagliate del costi al Ministero dell'Economia .
Consiste in una deduzione del 120% del costo del lavoro incrementale rispetto al massimo livello di personale in forza raggiunto nel triennio precedente.
La deduzione arriva al 150% in caso di assunzione di soggetti facenti parte di categorie svantaggiate.
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5) Pensioni: Quota 101, 102 o 103?
La partita in materia di Pensioni è uno dei punti piu caldi per il governo nella cui maggioranza ci sono posizioni abbastanza diversificate.
Il fine condiviso da tutti è di evitare, con la fine di Quota 102 a dicembre 2022, il ritorno senza gradualità alle regole della legge Fornero. (leggi su questo: Età e requisiti per andare in pensione 2022)
Sembra ci sia l'intenzione di investire per questo al massimo 2 miliardi e sembrano certe le conferme delle pensioni anticipate già in vigore per categorie specifiche ovvero:
- la proroga di Opzione donna (vedi Opzione donna regole 2022)
- la proroga dell'Ape sociale (per i dettagli vedi APE Sociale cos'è come funziona)
Per la generalità dei lavoratori invece la Lega continua a spingere per una nuova forma di Quota 102 che potrebbe prevedere :
- requisito minimo di 41 anni di contributi e 61 anni di età oppure
- un taglio all'importo
- un innalzamento della possibilità di anticipo con Quota 103 (41 anni di contributi e 62 di età oppure 63 anni e 40 di contributi)
Ci sta lavorando il sottosegretario al lavoro Durigon, già autore di una proposta per Quota 41 un paio di anni fa.
Leggi tutte le proposte recenti in Riforma pensioni si parla di Quota 41
Si vedrà su quale di queste ipotesi propenderà la nuova ministra del lavoro Calderone nell'incontro di venerdi 5 novembre con i sindacati.