La banca centrale cinese ha sorpreso i mercati in agosto abbassando i tassi di interesse chiave per rilanciare la domanda di credito e sostenere un'economia in rallentamento danneggiata dagli shock del coronavirus. Ora è pronta a mantenere il tasso di riferimento nonostante le crescenti difficoltà economiche.
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1) Le mosse della People’s Bank of China (PBOC)
La People’s Bank of China (PBOC), dopo aver sorpreso i mercati nel mese di agosto abbassando i tassi di interesse chiave per rilanciare la domanda di credito e sostenere l'economia danneggiata dagli shock derivanti dalla gestione interna del coronavirus, deve far fronte alla sempre maggior pressione a cui lo Yuan è sottoposto. L'ampliamento della divergenza di politica monetaria con la Federal Reserve (Fed) degli Stati Uniti potrebbe mettere ulteriore pressione sullo Yuan cinese e scaturire deflussi di capitale di rischio. I dati delle ultime settimane sull’economia cinese hanno evidenziato un’ulteriore perdita di slancio, con crescenti lockdown che incidono pesantemente sulla spesa e sulla fiducia, mentre il mercato immobiliare prosegue in una profonda recessione.
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2) Quali saranno le prossime azioni
Numerosi analisti affermano come l'economia potrebbe rimanere debole almeno fino alla fine del 2022. In particolare, con lo Yuan sotto la recente pressione di indebolimento, non è previsto che la PBOC apporterà ulteriori modifiche al suo tasso a medio termine a un anno. Inoltre, la divergenza politica con la maggior parte delle altre principali economie, che stanno aumentando i tassi di interesse in modo aggressivo per combattere l'inflazione elevata, determina una notevole pressione ulteriore sullo Yuan. Si prevede che il tasso di interesse sul prestito a un anno a medio termine (MLF) rimanga invariato al 2,75%, oltre che la possibilità per la PBOC di rinnovare parzialmente i prestiti in scadenza. Permangono rischi al ribasso per le prospettive economiche in Cina, sono infatti attese nuove iniezioni di liquidità entro la fine dell'anno e ulteriori tagli del rapporto di riserva obbligatoria nei prossimi mesi. Risulta evidente che le pressioni inflazionistiche in Cina erano molto basse rispetto agli standard globali, consentendo alla PBOC un maggiore margine di manovra sulla politica monetaria qualora ve ne fosse stata la necessità.
3) I movimenti della Federal Reserve (Fed) ed il numero “7” come riferimento
Prevedibilmente la Federal Reserve (Fed) fornirà un terzo aumento del tasso di 75 punti base la prossima settimana rafforzando il Dollaro USA ed esercitando pressioni sulle valute dei mercati emergenti, spingendo la PBOC ad intraprendere azioni collaterali per frenare la debolezza dello Yuan.
In tale contesto il numero “7” risulta essere una soglia psicologica importante nel breve termine, mentre un’improvvisa svolta sopra “7” rischierebbe un movimento a senso unico nel mercato dello Yuan, ovvero la situazione che la PBOC tenta di evitare, soprattutto prima del 20° Congresso del Partito con inizio programmato per il 16 ottobre prossimo.