Il Codice della Strada disciplina il sistema della cd. patente a punti, contemplando una tabella a cui a certe infrazioni corrisponde il numero dei punti decurtabili a titolo di sanzione, che si aggiungono alla multa in denaro. Quando si perdono e come è possibile recuperarli.
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La Patente Di Guida A, B, BE - Edizione 2022. Testo e Simulazioni dei Quiz aggiornati alle Nuove Modalità d'Esame in vigore
1) Perdita dei punti della patente
L’art. 126 bis del Codice della Strada contempla la disciplina della patente a punti, e una tabella dove sono elencate le tipologie di infrazioni e il numero dei punti, decurtabili alla patente, per ciascuna di esse. La patente di guida, così come la Carta di qualificazione del conducente, e i certificati di abilitazione professionale KB e KA, hanno un punteggio iniziale di 20 punti, che si riduce ogni volta che viene posta in essere un’infrazione al Codice della Strada la quale preveda la decurtazione dei punti, da 1 a 10 a seconda della gravità della violazione.
Operano le seguenti regole, statuite dallo stesso articolo:
- i neopatentati, nei primi tre anni, soggiacciono al raddoppio della perdita dei punti persi per ogni violazione;
- ove siano accertate plurime infrazioni al contempo, il numero massimo di punti decurtabili è pari a 15;
- se una delle infrazioni poste in essere in contemporanea comporta la sospensione o la revoca della patente, sono scalati tutti i punti previsti senza limitazione;
- i punti possono essere al massimo azzerati, quindi non risultare mai come numero negativo;
- i punti sono decurtati alla patente del guidatore che ha commesso l’infrazione, non a quella del proprietario del mezzo;
- ove non sia possibile identificare il conducente il verbale di accertamento viene inviato al proprietario del veicolo o, per le società, al legale rappresentante, che ha tempo 60 giorni per comunicare, all’organo accertatore, i dati personali e della patente di chi conduceva il mezzo al momento dell’infrazione e, se tali informazioni non vengano comunicate, il proprietario dovrà pagare una sanzione amministrativa aggiuntiva, ma in nessun caso perderà i punti della propria patente;
- la decurtazione dei punti patente, a carico dei guidatori professionali che al momento dell’infrazione risultavano in servizio, colpisce l'abilitazione professionale, CQC oppure KB e KA.
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2) Azzeramento dei punti della patente
Quando il titolare della patente perde tutti i punti, scatta l’obbligo di revisione della patente di guida: il Ministero invita il conducente a sostenere nuovamente, entro 30 giorni, gli esami previsti per il rilascio della patente. Ove gli esami non siano sostenuti, ovvero non siano superati, la patente viene sospesa a tempo indeterminato. Se l’esame viene superato, sulla patente sono assegnati i 20 punti iniziali.
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3) Recupero dei punti persi della patente
Per recuperare i punti persi occorre frequentare dei corsi attivati presso autoscuole o altri centri autorizzati dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
Tali corsi consentono di recuperare:
- 6 punti ai possessori della patente AM, A1, A2, A, B1, B, BE,
- 9 punti ai possessori della patente C1, C1E, C, CE, D1, D1E, D, DE, del certificato di abilitazione professionale di tipo KA e KB, della carta di qualificazione del conducente (CQC).
Ove il punteggio non risulti azzerato, ma comunque inferiore a 20, è possibile ristabilire la quota di partenza, pari a 20, qualora per un biennio dall’ultima infrazione non si commettono violazioni che comportano perdita di punti.
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4) Accredito punti per non aver commesso infrazioni
Ai conducenti che hanno almeno 20 punti vengono assegnati 2 punti, in automatico, ogni due anni trascorsi senza commettere infrazioni che fanno perdere punti, fino a concorrenza di 30 punti. Per i neopatentati, nei primi tre anni, per ogni anno trascorso senza infrazioni che provocano decurtazione di punteggio, viene attribuito 1 punto, fino ad un massimo di 3 punti totali.
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