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INVESTIRE IN STARTUP INNOVATIVA: FINO AL 17 MARZO LE CANDIDATURE PER STARTUP VISA E HUB

Investire in Startup innovativa: fino al 17 marzo le candidature per startup Visa e Hub

Riparte il programma Startup Visa per le start up innovative. Possibile inviare le candidature dal sito del ministero

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Il MISE informa che c'è tempo fino al 17 marzo per le candidature per Italia Startup Visa e Startup Hub

Che cosa è start up visa?

Italia Startup Visa è uno strumento strategico per attrarre talenti e innovazione nel nostro Paese. 

Il programma promosso dal Ministero dello sviluppo economico si rivolge agli imprenditori provenienti da Paesi extra-UE che intendono avviare in Italia, individualmente o in team, una nuova startup innovativa, ed offre l’opportunità di richiedere un visto d’ingresso di un anno per lavoro autonomo in Italia attraverso una procedura digitale veloce e gratuita.

Che cosa è start uphub?

Con il programma Startup Hub, l’applicabilità della procedura semplificata prevista da Italia Startup Visa viene estesa ai cittadini non UE che già risiedono in Italia con regolare permesso di soggiorno e che intendono rimanere nel nostro Paese per costituire una startup innovativa.

1) Italia Startup Visa: le candidature fino al 17 marzo 2022

Possono richiedere un visto d’ingresso per lavoro autonomo startup i cittadini di Paesi non UE che intendono costituire sul territorio italiano una startup innovativa come definita all’art. 25, comma 2, del decreto-legge 179/2012. 

Nel costituire l’impresa, la candidatura può essere supportata, anche finanziariamente, dagli incubatori certificati di cui all’art. 25, comma 5 dello stesso decreto. 

La procedura per ottenere il visto startup costituisce una variante semplificata, digitalizzata e accelerata di quella normalmente prevista per l’emissione del visto per lavoro autonomo. 

Ecco le tappe per richiedere il visto di seguito sintetizzate:

Fase 1: invio della candidatura. Il cittadino non UE invia all’indirizzo [email protected] un modulo di candidatura compilato e l’attestazione riguardante il possesso di una disponibilità finanziaria non inferiore a 50.000 euro, da impiegare per la costituzione della nuova startup innovativa, unitamente al passaporto. Il modulo e la dimostrazione di risorse finanziarie possono essere compilati sia in italiano che in inglese. Il controllo formale sulla documentazione inviata è eseguito dalla Segreteria del programma Italia Startup Visa, costituita presso la Direzione Generale per la Politica Industriale, la Competitività e le PMI del MISE. 

Fase 2: valutazione di merito. Concluso il controllo preliminare, la fase istruttoria prosegue con l’invio della documentazione all’organo preposto per la valutazione, il Comitato tecnico Italia Startup Visa (Comitato ISV), composto da esponenti delle principali organizzazioni dell’ecosistema nazionale dell’innovazione. Entro 30 giorni dall’invio della candidatura, acquisita dalla Questura competente la certificazione dell’insussistenza di elementi che impediscano l’ingresso in Italia del richiedente visto, il Comitato comunica al candidato il risultato della valutazione: in caso di esito positivo, il candidato riceve via posta elettronica un Nulla Osta al visto per lavoro autonomo finalizzato alla costituzione di una startup innovativa (Nulla Osta ISV). 

Fase 3: rilascio del visto. Entro tre mesi dall’invio del Nulla Osta, il candidato si presenta alla sede diplomatico-consolare italiana competente per territorio per ritirare il suo visto per lavoro autonomo startup, della durata di un anno.

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2) Italia Startup Visa: chi presenta la candidatura

Le candidature al programma Italia Startup Visa sono inviate esclusivamente via email, dal candidato o da un suo rappresentante, all’indirizzo di posta elettronica:

[email protected]

Nel caso l’email non venga inviata direttamente dal candidato, il suo indirizzo di posta elettronica deve comunque essere mantenuto tra i destinatari o in copia (Cc:) in tutte le comunicazioni. 

La casella di posta è gestita dalla Segreteria del programma Italia Startup Visa (Segreteria ISV), le cui funzioni sono assolte dalla Divisione con competenza per la politica nazionale a sostegno delle startup innovative, presso la Direzione Generale per la Politica Industriale, la Competitività e le PMI del MISE. 

La Segreteria svolge una funzione di raccordo tra il candidato e il Comitato ISV, a cui è affidata la valutazione nel merito della documentazione: gestisce le comunicazioni con i richiedenti visto ed esegue un controllo formale sulla conformità della documentazione agli standard previsti dalle presenti linee guida. 

Qualora la Segreteria ritenga, sulla base del controllo preliminare, che la documentazione presentata non sia sufficientemente completa per essere oggetto di una valutazione, questo invia al candidato una richiesta di integrazione, sospendendo contestualmente la procedura.

Nel caso trascorrano oltre 60 giorni dalla richiesta di integrazione senza che il cittadino non UE abbia presentato nuovo materiale, la candidatura viene considerata ai fini statistici come “decaduta”. 

Tutte le candidature si compongono di tre parti obbligatorie: 

  1. un modulo di candidatura (application form); 
  2. un’attestazione di disponibilità di risorse finanziarie non inferiori a 50.000 euro, corredata dalle fonti documentali comprovanti; 
  3. una copia di un passaporto in corso di validità. 

Il candidato può presentare l’intera documentazione in due lingue, italiano e inglese. A meno che ciò non sia richiesto da esigenze istruttorie, non è necessario presentare traduzioni autenticate.

Il modulo di candidatura scaricabile in formato doc sia in versione in lingua italiana che in lingua inglese dal sito taliastartupvisa.mise.gov.it, sezione “Filing Cabinet”, richiede ai candidati di fornire: 

  • dati anagrafici e informazioni di contatto: data e luogo di nascita, luogo di residenza, indirizzo email personale e operativo, numero di telefono e altri contatti utili;
  • una breve descrizione delle principali esperienze accademiche e professionali del candidato (curriculum vitae); 
  • informazioni dettagliate sul progetto di startup innovativa: idea e modello di business, tipologia di prodotto o servizio da sviluppare, aspetti innovativi dal punto di vista tecnologico, rapporti con l’ecosistema italiano dell’innovazione, mercati di riferimento, previsioni di costi e ricavi nel breve-medio termine (business plan); 
  • indicazione della provincia e della regione in cui il candidato intende stabilirsi, in modo da consentire alla Questura competente il controllo di sicurezza preliminare richiesto dalla legge

Il candidato può accompagnare il proprio modulo di candidatura con altri materiali di approfondimento. Tale materiale ha carattere strettamente integrativo: la compilazione del modulo rimane obbligatoria.

In particolare, è altamente preferibile che la descrizione del progetto di startup innovativa venga ulteriormente specificata dai seguenti documenti 

  • un “presentation deck”, la breve presentazione tipicamente utilizzata dalle startup per descrivere il modello di business che l’impresa intende perseguire, le caratteristiche della propria innovazione e il proprio potenziale di crescita agli investitori.
  • Un “business plan” che includa stime dettagliate dei costi e dei ricavi previsti per il progetto di impresa, con attenzione particolare alla natura delle attività di ricerca e sviluppo. 

Il modulo di candidatura compilato dovrà essere conservato dal candidato nella sua versione originale cartacea, con firma autografa. Tale documento va infatti obbligatoriamente esibito alla rappresentanza diplomatico-consolare in sede di richiesta del visto

Al momento della candidatura, il richiedente è tenuto a fornire documentazione attestante la disponibilità di risorse finanziarie dedicate alla startup innovativa non inferiori a 50.000 euro. 

Tali risorse, da allegare alla richiesta inoltrata al Comitato, possono avere origine da: 

  • fondi propri dell’investitore, liquidi o immediatamente monetizzabili,
  • finanziamenti da parte di fondi di venture capital, imprese, o altri investitori terzi, ivi inclusi i finanziamenti rilasciati da enti governativi o non-governativi italiani o stranieri,
  • una combinazione delle predette categorie

Per maggiori informazioni visita la sezione apposita del sito del MISE

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3) Investire in Start innovativa

Con “startup innovativa” si intende una nuova impresa il cui modello di business è caratterizzato da una forte componente di innovazione tecnologica.

Secondo il dettato normativo (DL 179/2012, art. 25, comma 2) una startup innovativa è una società di capitali, costituita anche in forma cooperativa, non quotata, che possiede i seguenti requisiti: 

a) è di nuova costituzione o comunque è stata costituita da meno di 5 anni;

b) ha sede principale in Italia, o in altro Paese membro dell’Unione Europea o in Stati aderenti all'accordo sullo Spazio Economico Europeo, purché abbia una sede produttiva o una filiale in Italia; 

c) presenta un valore annuo della produzione inferiore a 5 milioni di euro; 

d) non distribuisce e non ha distribuito utili; 

e) ha come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico; 

f) non è costituita da fusione, scissione societaria o a seguito di cessione di azienda o di ramo di azienda; 

g) infine, il contenuto innovativo dell’impresa è identificato con il possesso di almeno uno dei tre seguenti criteri: 

a. una quota pari al 15% del valore maggiore tra fatturato e costi annui è ascrivibile ad attività di ricerca e sviluppo; 

b. la forza lavoro complessiva è costituita per almeno 1/3 da dottorandi, dottori di ricerca o ricercatori, oppure per almeno 2/3 da soci o collaboratori a qualsiasi titolo in possesso di laurea magistrale; 

c. l’impresa è titolare, depositaria o licenziataria di un brevetto registrato (privativa industriale) oppure titolare di programma per elaboratore originario registrato. 

La definizione è neutra dal punto di vista settoriale: un’impresa che rispetta i requisiti sopra esposti può operare in tutti i settori economici. 

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