Con comunicato del 12 gennaio 2022 pubblicato sul proprio sito internet, Invitalia riepiloga le novità della legge di bilancio 2022 legate agli incentivi per le imprese.
In particolare si fornisce una sintesi di proroghe e rifinanziamenti nei seguenti ambiti:
- Incentivi per le imprese
- Eventi sismici
- Mediocredito centrale
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1) Incentivi per le imprese 2022
Si informa che i contratti di sviluppo nel settore industriale vengono finanziati con:
- 400 milioni di euro nel 2022,
- 250 milioni nel 2023
- 100 milioni per ogni anno dal 2024 al 2036.
La misura ON - Oltre Nuove imprese a tasso zero viene finanziata con 50 milioni di euro per ogni anno del triennio 2022-2024. Leggi anche Nuove imprese tasso zero: 16 milioni di euro ancora disponibili per le agevolazioni
Il Fondo salvaguardia imprese viene finanziato con 100 milioni di euro per ogni anno dal 2022 al 2036. leggi anche Fondo salvaguardia imprese marchi italiani: dal 2 febbraio le domande
La Nuova Sabatini viene finanziata:
- con 240 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023,
- 120 milioni per ogni anno dal 2024 al 2026
- 60 milioni per l'anno 2027 (commi 47-48).
Leggi anche Nuova Sabatini e credito beni strumentali: condizioni e novità 2021
L’incentivo Patent box passa dal 90% al 110%, escludendo dall'ambito dei beni agevolabili i marchi di impresa e limitandolo quindi ai brevetti o ai beni comunque giuridicamente tutelati. Leggi anche Semplificazione patent box: le novità del Decreto Fisco Lavoro
Allo stesso tempo, viene eliminato il divieto di cumulo tra il Patent box e il credito di imposta per ricerca e sviluppo e viene ridisegnato il regime transitorio.
Ulteriori 68 milioni di euro vengono destinati agli incentivi per i Bonus tv-decoder.
Introdotta inoltre la possibilità per i cittadini over 70, che hanno un reddito inferiore a 20.000 euro, di ricevere il decoder a domicilio, attraverso un accordo tra Mise e Poste italiane.
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2) Eventi sismici
È prorogato fino al 31 dicembre 2022 lo stato di emergenza per i terremoti nell’Italia centrale del 2016 e 2017, per una spesa nel limite di 173 milioni per il 2022, e la gestione straordinaria dell'emergenza, per una spesa di 72,27 milioni per il 2022 (commi 449-450).
Viene autorizzata una spesa di 0,8 milioni, per ogni anno dal 2022 al 2026, da ripartire con provvedimento del capo del Dipartimento "Casa Italia", per il supporto tecnico-operativo e le attività connesse alla definizione, attuazione e valutazione degli interventi per gli eventi sismici del 2009 e 2016, nell'ambito del Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNRR (comma 465).
È assegnato per il 2022 un contributo straordinario di 10 milioni di euro al Comune dell'Aquila e un contributo per gli altri comuni del cratere sismico, diversi da L'Aquila, pari a 1 milione di euro (comma 469).
Viene disposto il rifinanziamento del fondo per la prevenzione del rischio sismico per complessivi 200 milioni di euro per il periodo 2024-2029, con l’obiettivo di potenziare le azioni di prevenzione strutturale su edifici e infrastrutture di interesse strategico per le finalità di protezione civile, e le azioni di prevenzione non strutturale (comma 472).
3) Mediocredito centrale
Prorogato al 30 giugno 2022 l'intervento straordinario del Fondo di garanzia PMI per sostenere la liquidità delle imprese colpite dall'emergenza Covid. La disciplina straordinaria viene anche gradualmente affievolita, nella logica di un progressivo phasing out.
La dotazione del Fondo viene inoltre aumentata di 520 milioni di euro per il 2024, di 1,7 miliardi di euro per il 2025, di 650 milioni per il 2026 e di 130 milioni per il 2027 (commi 53-58).
Viene modificata la disciplina del microcredito, elevando da 40.000 a 75.000 euro l'importo massimo concedibile per le operazioni di lavoro autonomo e di microimprenditorialità. Viene consentito agli intermediari di microcredito di concedere finanziamenti a società a responsabilità limitata senza l'obbligo di assistenza di garanzie reali, nell'importo massimo di 100.000 euro. Si prevede che le disposizioni di rango secondario individuino una durata ai finanziamenti fino a 15 anni e che nella concessione del microcredito siano escluse le limitazioni riguardanti i ricavi, il livello di indebitamento e l'attivo patrimoniale dei soggetti finanziati (comma 914).