Il principio contabile 34 in bozza, per la rilevazione dei ricavi di cui alla voce A.1 del Conto economico prevede le seguenti fasi:
- Identificazione del contratto;
- Identificazione delle obbligazioni;
- Determinazione del prezzo della transazione;
- Allocazione del prezzo alle obbligazioni;
- Iscrizione del ricavo.
In quest’articolo ci soffermeremo sulla determinazione del prezzo della transazione.
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1) Il prezzo stabilito nel contratto
Il prezzo stabilito nel contratto può essere a importi fissi, variabili o entrambi.
Per la determinazione del prezzo, l’impresa dovrà considerare l’eventualità che si presentino le seguenti ipotesi;
- Il corrispettivo variabile (par. da 15 a 16): il corrispettivo è variabile quando stimato, riguardo a elementi aggiuntivi quali, ad esempio, sconti, rimborsi, concessioni su prezzo, incentivi, premi di rendimento, penalità.
I corrispettivi aggiuntivi (ad esempio incentivi e premi risultati) sono inclusi nel prezzo complessivo del contratto di vendita solo nel momento in cui divengono ragionevolmente certi. Se il corrispettivo aggiuntivo dipende dalla performance del cliente o dall’andamento d’indici di mercato, allora il criterio della ragionevole certezza non è soddisfatto finché tali elementi non si sono verificati.
Sconti, abbuoni, penalità e resi sono da contabilizzarsi in riduzione dei ricavi tenendo conto dell’esperienza storica e/o di elaborazioni statistiche. Per stimare tale importo, la società può utilizzare uno dei metodi seguenti, scegliendo quello che secondo le sue attese consente di prevedere meglio l'importo del corrispettivo variabile:
- media ponderata dei possibili importi del corrispettivo. Tale metodo si applica quando la società prevede che possano realizzarsi più di due scenari (ad esempio, una penale che varia in funzione del numero di giorni di ritardo);
- l'importo più probabile, quando il contratto ha soltanto due risultati possibili (ad esempio, il contratto prevede una penale d’importo fisso in caso di ritardata consegna.)
Il ricavo rilevato a conto economico è ridotto per effetto della stima di quanto la società ritiene probabile di dover riconoscere al cliente come forma di rimborso.
In contropartita la società iscrive una passività classificata tra i fondi oneri. La contabilizzazione del reso comporta anche il ripristino del costo del bene venduto che la società prevede di ricevere. L’ammontare di tale costo è iscritto in una voce separata tra le attività dell’attivo circolante al valore contabile originario cui era iscritto a magazzino.
Le società che redigono il bilancio in forma abbreviata ai sensi dell’art.2435-bis del codice civile possono iscrivere in riduzione dei ricavi un fondo oneri per un importo pari alla differenza tra l’importo che si prevede di rimborsare al cliente e il costo del bene venduto che si prevede di ricevere. Tale modello semplificato è una politica contabile che, se adottata, deve essere applicata a tutte le vendite con diritto di reso.
2) Esempio tratto dal principio contabile in consultazione
Una società che produce beni, vende a un cliente 100 unità del prodotto A, 150 del prodotto B e 70 del prodotto C a un prezzo unitario rispettivamente di 43 euro, 51 euro e 65 euro.
Il costo unitario del prodotto A è di 30 euro, del prodotto B di 40 euro e del prodotto C è di 50 euro.
Al fine di incrementare gli ordini da parte del cliente, la società concede allo stesso la possibilità di restituire i beni entro 120 giorni dall’acquisto e di ricevere l’importo totale pagato.
La società, dapprima, procede con l’analisi contrattuale al fine di identificare le singole parti.
Nel caso specifico s’individuano tre diverse unità elementari di contabilizzazione che si riferiscono alla fornitura dei beni.
Pertanto il relativo ricavo è rilevato quando avviene il sostanziale trasferimento dei rischi e dei benefici.
Alla data di chiusura del bilancio la società fa una valutazione circa il trasferimento dei rischi e dei benefici.
Nello specifico, reputa che i benefici siano stati completamente trasferiti, perché il cliente può decidere l’uso dei beni autonomamente già al momento della consegna.
Procede così a una valutazione di tale rischio e reputa che storicamente i clienti hanno restituito il 5% dei prodotti venduti con codice A e il 10% degli altri prodotti. Tale valutazione si riferisce a tutte le tipologie di prodotto.
PRODOTTO | COSTO MAGAZZINO | QUANTITÀ | PREZZO VENDITA | RICAVO | VALORE RESO | VALORE ATTIVITÀ |
A | 70,00 € | 500 | 100,00 € | 50.000 € | 2.500 € | 1.750 € |
B | 30,00 € | 100 | 43,00 € | 4.300 € | 430 € | 300 € |
C | 40,00 € | 150 | 51,00 € | 7.650 € | 765 € | 600 € |
TOTALE | 61.950 € | 3.695 € | 2.650 € |
Pertanto la società iscrive un ricavo da vendite pari a euro 61.950 e un fondo oneri pari all’ammontare che prevede, dovrà restituire al cliente (importo di euro 3.695) in contropartita del ricavo.
Di seguito si riportano le scritture:
Al momento della vendita
Dare | Avere | |
A) 1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 61.950 | |
C) IV Disponibilità liquide | 61.950 |
Dare | Avere | |
A) 1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 3.695 | |
B) Fondo per Rischi e Oneri | 3.695 |
Inoltre, il costo del bene che sarà oggetto di reso è iscritto tra le attività dell’attivo circolante al valore contabile originario cui era iscritto a magazzino (importo di euro 2.650) in contropartita della variazione di magazzino.
Inoltre, il costo del bene che sarà oggetto di reso è iscritto tra le attività dell’attivo circolante al valore contabile originario cui era iscritto a magazzino (importo di euro 2.650) in contropartita della variazione di magazzino.
Dare | Avere | |
C) I 4) Rimanenze prodotti finiti e merci | 2.650 | |
A) 2) Variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti | 2.650 |
3) Bilancio in forma abbreviata
La società che si avvale della semplificazione, prevista nel bilancio in forma abbreviata e micro-imprese, iscrive in riduzione dei ricavi un fondo oneri per un importo pari alla differenza tra l’importo che si prevede di rimborsare al cliente (euro 3.695) e il costo del bene venduto che si prevede di ricevere (euro 2.650.)
Le scritture contabili sono le seguenti:
Al momento della vendita
Dare | Avere | |
A) 1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 61.950 | |
C) IV Disponibilità liquide | 61.950 |
A) 1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 1.045 | |
B) Fondo per Rischi e Oneri | 1.045 |
Dall’esame dell’esempio si evince che l’impresa dovrà già in sede di prima iscrizione del ricavo determinare quantitativamente il ricavo “stimato” per poi aggiornare tale valutazione passato il periodo in cui può essere fatto il reso. Ciò significa, nell’esempio, verificare se nel corso dei 120 giorni sono stati fatti resi. Laddove non siano effettuati resi, l’impresa al termine del periodo in cui è possibile fare i resi, elimina il “Fondo per rischi e oneri” iscrivendo il ricavo. Laddove siano effettuati tutti i resi, elimina le suddette passività contestualmente al rimborso. Nel caso in cui siano fatti solo parte dei possibili rimborsi, l’impresa si comporta in linea con quanto indicato in precedenza con riferimento alla contabilizzazione delle singole casistiche.