Nell’ambito dei Principi Contabili Internazionali lo IAS 19 definisce le modalità di contabilizzazione da fornire relativamente ai benefici per i dipendenti ad eccezione di quelli ai quali si applica l'IFRS 2 - Pagamenti basati su azioni.
Tale Principio norma la rilevazione contabile di tutti i tipi di remunerazione che sono erogati da un’entità in cambio dell'attività lavorativa svolta dai dipendenti o in virtù della cessazione del rapporto di lavoro e sono costituiti da:
- i benefici a breve termine, ossia tutti quei benefici che si prevede che verranno liquidati ai dipendenti entro dodici mesi dal termine dell'esercizio nel quale è stata prestata l’attività lavorativa;
- i benefici successivi al rapporto di lavoro, quali per esempio le pensioni, le assicurazioni sulla vita, l’assistenza medica successiva alla fine del rapporto di lavoro e in generale TFR e altri benefici previdenziali: tali benefici possono essere classificati come piani a contribuzione definita o come piani a benefici definiti, in base alla sostanza economica del piano, che dipende dai principali termini e condizioni del piano stesso.
- altri benefici a lungo termine ai dipendenti, che si prevede che vengano erogati oltre i dodici mesi dal termine dell'esercizio in cui è stata prestata l’attività lavorativa e che possono essere riferiti ad assenze a lungo termine retribuite (come per esempio i permessi legati a periodi sabbatici), a benefici legati all'anzianità di servizio, a benefici per invalidità permanente, compartecipazione agli utili e retribuzioni differite;
- benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro, che trovano origine nella decisione dell'azienda di porre termine al rapporto di lavoro o nella decisione di un dipendente di accettare un'offerta, da parte dell'azienda stessa, di benefici in cambio della cessazione del rapporto.
Offerta Formativa 2023: Corsi Accreditati dal MEF e dal Consiglio Nazionale dei dottori Commercialisti
1) Le informazioni integrative rese in bilancio in merito ai benefici per i dipendenti
I Principi Contabili Internazionali precisano anche quali informazioni integrative vanno rese in bilancio in merito ai benefici per i dipendenti.
In merito ai benefici a breve termine per i dipendenti, agli altri benefici a lungo termine e ai benefici dovuti per la cessazione del rapporto di lavoro (punti 1, 3 e 4 di cui sopra), sebbene lo IAS 19 non richieda una specifica informativa di bilancio su di essi, altri Principi richiedono comunque che vengano rese delle informazioni integrative. Per esempio, lo IAS 24 - Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate richiede che vengano fornite indicazioni sui benefici per i dipendenti a favore di dirigenti con responsabilità strategiche. Lo IAS 1 - Presentazione del bilancio prevede che venga riportata l'indicazione dei costi dei benefici per i dipendenti. Lo IAS 37 - Accantonamenti, passività e attività potenziali richiede che vengano fornite informazioni sulle passività potenziali derivanti da obbligazioni per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro.
Precise indicazioni sono invece date dallo IAS 19 in merito alle informazioni integrative sui benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro che si dividono tra piani a contribuzione definita e piani a benefici definiti.
Nei piani a contribuzione definita vi è un'obbligazione legale o implicita in capo all'entità che risulta essere pari all'importo dei contributi da versare al fondo stabiliti sulla base degli accordi stipulati. In questo caso l'ammontare dei benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro che verranno erogati al dipendente è costituito dai contributi pagati dall'entità, e talvolta anche dal dipendente, a un piano per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro o a una società assicuratrice, a cui vanno aggiunti i rendimenti derivanti dall'investimento dei contributi versati. Per quanto concerne i piani a contribuzione definita l’entità nell’ambito dell’informativa di bilancio deve indicare l’ammontare di tutti i costi ad essi relativi.
Maggiori sono invece gli obblighi di disclosure per i piani a benefici definiti in base ai quali l’obbligazione dell’entità non è solamente limitata all'ammontare dei contributi da versare al fondo, ma si assume anche l’obbligo di versare ulteriori contributi se le attività non sono sufficienti a soddisfare i benefici definiti dagli accordi stipulati. In merito ai piani a benefici definiti le principali informazioni integrative riguardano:
- le caratteristiche di ciascun piano ed i rischi correlati;
- gli importi relativi alle singole fattispecie;
- il modo in cui i piani a benefici definiti possono influire sull'ammontare, sulla tempistica e sull'incertezza dei flussi finanziari futuri.
Riguardo agli importi da indicare il Principio stabilisce che un’entità deve fornire una riconciliazione tra il saldo di apertura e il saldo di chiusura di ciascuna passività o attività netta per benefici definiti e deve indicare separatamente i diritti a ricevere un indennizzo. Ogni riconciliazione deve riportare:
- il costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro correnti;
- l’ammontare degli interessi;
- le rimisurazioni della passività o attività netta, illustrando separatamente il rendimento delle attività a servizio del piano, gli utili e le perdite attuariali risultanti da variazioni nelle ipotesi demografiche e finanziarie, le variazioni nell'effetto della limitazione di un'attività netta per benefici definiti al massimale di attività.
- il costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro passate e gli utili e le perdite al momento dell'estinzione;
- l'effetto delle variazioni nei tassi di cambio;
- i versamenti effettuati al piano, indicando separatamente quelli del datore di lavoro e quelli dei dipendenti;
- i pagamenti previsti;
- gli effetti delle aggregazioni aziendali e delle dismissioni.
In bilancio vanno anche indicate le ipotesi attuariali rilevanti utilizzate per determinare il valore attuale dell'obbligazione per benefici definiti oltre ad un’analisi di sensitività per ciascuna ipotesi attuariale rilevante.
Se un'entità partecipa a un piano a benefici definiti relativo a più datori di lavoro, deve indicare una descrizione degli accordi di finanziamento, della ripartizione concordata di un disavanzo o di un avanzo al momento dell'estinzione del piano, della misura in cui l'entità può essere ritenuta responsabile nei confronti del piano di obbligazioni di altre entità.
Inoltre, come richiesto dallo IAS 24, l'entità deve indicare i contributi versati a piani a contribuzione definita o a benefici definiti a favore dei dirigenti con responsabilità strategiche.
Se un'entità partecipa a un piano a benefici definiti che condivide rischi tra entità sotto controllo comune deve indicare la sintesi dell'accordo contrattuale e la procedura per determinare il contributo che l'entità deve corrispondere.
2) Leggi anche:
I benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro secondo lo IAS 19
La rilevazione dei benefici a breve termine per i dipendenti secondo lo IAS 19