La Commissione Europea stabilisce 528 condizioni (+109 rispetto a quelle presenti nelle schede tecniche del piano presentato) che l’Italia dovrà rispettare per ottenere i 191,5 miliardi di euro.
Lo scorso 13 luglio il Consiglio dell’Ecofin UE ha approvato i Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza di Italia (Italia Domani) e altri 11 Paesi: Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Lettonia, Lussemburgo, Portogallo, Slovacchia e Spagna. In arrivo i primi fondi già entro fine mese per l’attuazione del nostro PNRR.
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1) Obiettivi e traguardi del PNRR: 528 condizioni dalla Commissione UE
Precedentemente all’approvazione dell’Ecofin, la Commissione Europea ha pubblicato l’allegato della proposta di decisione di esecuzione del Consiglio relativa all'approvazione della valutazione del piano per la ripresa e la resilienza dell'Italia. Il documento di 621 pagine contiene le condizioni che l’Italia dovrà rispettare per ricevere i 191,5 miliardi di euro che la CE erogherà in 10 rate (con cadenza semestrale) da qui al 2026.
Le condizioni riguardano la corretta realizzazione delle riforme e degli investimenti.
Si dividono tra:
- traguardi qualitativi (milestone), intesi come azioni che il governo mette in atto per predisporre la realizzazione degli investimenti (es. introduzione di nuovi provvedimenti).
- obiettivi quantitativi (target), rappresentati da indicatori di risultato intermedi e finali (es. numero di imprese che usufruiscono del credito di imposta Transizione 4.0, numero di km di nuova ferrovia costruita).
Le schede tecniche del PNRR inviate alla Commissione Europea su cui si è svolta la trattativa contenevano 419 condizioni, di cui 205 milestone e 214 target. A trattativa conclusa, la Commissione ha pubblicato le condizioni concordate. Queste sono aumentate a 528, di cui 214 milestone e 314 target.
2) Alcuni esempi di traguardi e obiettivi del PNRR approvato
Missione 1 componente 2 – Asse 1 Innovazione, competitività nel sistema produttivo - Investimento 1: Transizione 4.0.
Traguardo qualitativo: entrata in vigore degli atti giuridici per mettere i crediti d'imposta Transizione 4.0 a disposizione dei potenziali beneficiari e istituzione del comitato scientifico.
Obiettivi quantitativi: almeno 69.900 imprese beneficiarie di crediti d'imposta Transizione 4.0 entro il secondo trimestre 2024; concessione alle imprese di almeno 111.700 crediti d'imposta Transizione 4.0 entro il secondo trimestre 2025.
Investimento: Strategia digitale e piattaforme per il patrimonio culturale (Missione 1 componente 3 – Turismo e Cultura 4.0).
Obiettivi quantitativi entro il quarto trimestre 2025: almeno 30.000 utenti (personale del Ministero, personale delle istituzioni culturali degli enti locali, liberi professionisti della cultura) formati attraverso la piattaforma di e-learning sui beni culturali; almeno 65 milioni di beni culturali digitalizzati le cui riproduzioni digitali sono fruibili online.
Investimento: Attrattività dei borghi (Missione 1 componente 3 – Turismo e Cultura 4.0).
Obiettivi quantitativi entro il secondo trimestre 2025: almeno 1.300 interventi di valorizzazione dei siti culturali e turistici ultimati, ciascuno con certificazione della regolare esecuzione dei lavori (restauro e riqualificazione del patrimonio culturale, edifici destinati a servizi culturali e turistici, piccole infrastrutture turistiche). Per centrare l'obiettivo sarà necessario anche sostenere almeno 1.800 imprese per progetti nei piccoli borghi storici.
Riforma: Reclutamento dei docenti (Missione 4 componente 1 Potenziamento dell'offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nidi alle università).
Traguardo qualitativo: Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore della riforma.
Obiettivi quantitativi: almeno 70.000 insegnanti reclutati con il nuovo sistema di reclutamento entro il quarto trimestre 2024.
Investimento: Piano per asili nido e scuole dell'infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia (Missione 4 componente 1).
Obiettivo quantitativo: creazione di almeno 264.480 nuovi posti per servizi di educazione e cura per la prima infanzia (fascia 0-6 anni) entro il quarto trimestre 2025.
3) Formez PA pubblica e diffonde 10 guide che illustrano il PNRR
Formez PA, d’intesa con il Ministro per la Pubblica amministrazione e il Dipartimento della Funzione pubblica, per rispondere alle domande più comuni sul Pnrr e così renderlo patrimonio condiviso della collettività, pubblica “L’Italia riparte-Il Pnrr in sintesi”: 10 guide illustrate.
Le guide, oltre a fornire un quadro generale del Piano, delle sue 6 missioni e delle loro 16 Componenti, descrivono le principali novità e ricadute divise per settori e destinatari. Approfondimenti ad hoc sono dedicati alla Pubblica amministrazione, al Sud, alla ricerca, alla governance e alla dotazione finanziaria del Pnrr.
4) Le 10 Miniguide
- Il Pnrr in sintesi
- Il Pnrr e la riforma della Pubblica Amministrazione
- Il Pnrr per i Comuni
- Il Pnrr per le imprese
- Il Pnrr per le famiglie
- Il Pnrr per pe Pubbliche Amministrazioni
- Il Pnrr per la ricerca e innovazione
- Il Pnrr per il Mezzogiorno
- Il Pnrr Governance attuazione impatto
- Le 16 componenti del Pnrr dotazione finanziaria