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GLI AIUTI ALLO SPORT: UNA GUIDA PER ORIENTARSI NELLA GIUNGLA NORMATIVA

Gli aiuti allo Sport: una guida per orientarsi nella giungla normativa

Il punto normativo degli aiuti allo Sport: tutti i contributi a fondo perduto previsti per il 2020 e 2021 dal decreto Rilancio del 2020 al decreto Sostegni bis

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Con la ripresa della attività sportiva in misura contenuta, dato anche il periodo dell’anno di per sé già foriero di contenimenti numerici in termini di praticanti e pratica anche negli anni passati, molte associazioni si domandano se trova luogo la possibilità  di ottenere ulteriori aiuti da parte del Dipartimento dello Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri. 

Per chi ha già ricevuto i sostegni nel 2020   è previsto un accredito automatico anche per il 2021 senza necessità di presentazione di ulteriore domanda . E’ prevista la possibilità di ottenere un importo pari a tre mensilità di canone locativo sulla base del valore del canone annuale di locazione fornito nella domanda a suo tempo presentata. 

Gli importi stabiliti vanno da un minimo di 800.00 euro a un massimo di 9.000 euro . Sono in corso di erogazione le prime tranche di contributo mentre le seconde verranno messe in pagamento appena possibile. 

Dal sito del Dipartimento è possibile visionare l’elenco completo dei beneficiari della prima tranche cliccando sul link:  http://www.sport.governo.it/media/2691/elenco-beneficiari-contributo-2021-prima-tranche.pdf. Per la seconda tranche si dovrà attendere una successiva comunicazione da parte del Dipartimento. 

Per chi non ha mai fatto richiesta, per i più svariati motivi, è infatti prevista la possibilità di accesso ad un nuovo bando anche se, a tutt’oggi, non se ne conoscono modalità e tempi di erogazione, oltre che ai requisiti necessari per l’accesso alla domanda stessa che però, presumibilmente, saranno i medesimi delle precedenti finestre.  

Le restrizioni subite dallo sport a causa della pandemia sono state tantissime e numerosi tentativi di aiuto sono giunti dallo Stato a favore di un settore gravemente compromesso i primi interventi sono stati previsti dal D.L. 17 marzo 2020, n. 18 (L. 27/2020) e, in gran parte, sono poi stati rafforzati da successivi decreti-legge che, a loro volta, hanno anche introdotto nuove previsioni volte a favorire la ripresa e il rilancio del settore.

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1) I riferimenti normativi degli aiuti per lo sport

Di seguito, si procederà, per quanto possibile, con un'esposizione accorpata. 

 

  • il D.L. 34/2020 (L. 77/2020: art. 156) ha anticipato al 31 ottobre 2020 l'erogazione del contributo del cinque per mille (che riguarda anche il sostegno   delle associazioni   sportive    dilettantistiche riconosciute dal CONI) relativo all'anno finanziario 2019;
  • il D.L. 34/2020 (L. 77/2020: art. 216, co. 1), intervenendo su quanto previsto dal D.L. 18/2020 (L. 27/2020: art. 95), ha prorogato (dal 31 maggio 2020) al 30 settembre 2020 il termine di sospensione per il pagamento dei canoni di locazione e concessori relativi all'affidamento di impianti sportivi pubblici, da parte di Federazioni sportive nazionali, Enti di promozione sportiva, Società e Associazioni sportive, professionistiche e dilettantistiche. Ha prorogato, inoltre, il termine per i versamenti dei canoni, fissandolo al 30 settembre 2020 o mediante rateizzazione fino a un massimo di 3 rate mensili di pari importo a decorrere dal mese di settembre 2020;
  • il D.L. 34/2020 (L. 77/2020: art. 216, co. 2), al fine di favorire il graduale recupero dei proventi non incassati a seguito della sospensione delle attività sportive e l'ammortamento degli investimenti effettuati o programmati, ha previsto che le parti dei rapporti di concessione degli impianti sportivi pubblici possono concordare tra loro, su richiesta del concessionario, la revisione dei rapporti concessori in scadenza entro il 31 luglio 2023, mediante la rideterminazione delle condizioni di equilibrio economico-finanziario originariamente pattuite, anche attraverso la proroga della durata del rapporto, comunque non superiore a ulteriori 3 anni. In caso di mancato accordo, le parti possono recedere dal contratto. In tal caso, il concessionario ha diritto ai rimborsi indicati. La revisione del rapporto concessorio può essere concordata anche in considerazione della necessità di fare fronte ai sopravvenuti maggiori costi per la predisposizione delle misure organizzative idonee a garantire condizioni di sicurezza tra gli utenti e ai minori ricavi dovuti alla riduzione del numero delle presenze all'interno degli impianti sportivi;
  • il D.L. 34/2020 (L. 77/2020: art. 216, co. 3), ha previsto che il conduttore di palestre, piscine e impianti sportivi di ogni tipo aveva diritto, per le 5 mensilità da marzo a luglio 2020, ad una corrispondente riduzione del canone locatizio che, salva la prova di un diverso ammontare a cura della parte interessata, si presumeva pari al 50% del canone contrattualmente stabilito;
  • il D.L. 34/2020 (L. 77/2020: art. 217) ha istituito nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze il Fondo per il rilancio del sistema sportivo nazionale – le cui risorse sono trasferite al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri, per essere assegnate all'Ufficio per lo sport - alimentato da una quota della raccolta da scommesse relative a eventi sportivi di ogni genere. Il finanziamento del Fondo è stato determinato nel limite massimo di € 40 mln per il 2020 ed € 50 mln per il 2021.

I criteri di gestione del Fondo sono stati definiti con decreto del Ministro per le politiche giovanili e lo sport, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze 29 maggio 2020. In particolare, il decreto ha previsto che le risorse del Fondo nell'anno 2020 erano destinate all'erogazione di contributi a fondo perduto in favore delle società e associazioni sportive dilettantistiche iscritte nel registro (tenuto dal CONI) di cui all'art. 7, co. 2, del D.L. 136/2004 (L. 186/2004), secondo i criteri stabiliti con successivo atto dell'Ufficio per lo sport.

Ha previsto, altresì, che la destinazione delle disponibilità del Fondo per l' anno 2021 doveva essere stabilita con successivo decreto dell'Autorità di Governo competente in materia di sport, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, da adottare entro il 30 novembre 2020.

In attuazione di quanto previsto per il 2020, sono intervenuti il decreto del Capo dell'Ufficio per lo sport 11 giugno 2020 e, successivamente, per l'utilizzo di risorse residuate a conclusione della procedura avviata con lo stesso, il decreto del Capo per il Dipartimento per lo sport 9 novembre 2020. 

  • il D.L. 34/2020 (L. 77/2020: art. 218) ha conferito facoltà alle Federazioni sportive nazionali riconosciute dal CONI e dal CIP di adottare provvedimenti relativi all'annullamento, alla prosecuzione e alla conclusione delle competizioni e dei campionati, professionistici e dilettantistici, compresa la definizione delle classifiche finali, con riferimento alla stagione sportiva 2019/2020, nonché i conseguenti provvedimenti relativi all'organizzazione, alla composizione e alle modalità di svolgimento delle competizioni e dei campionati, professionistici e dilettantistici, per la stagione sportiva 2020/2021.

Al contempo, ha introdotto disposizioni straordinarie e temporanee dirette a contenere in tempi certi l'eventuale contenzioso che sarebbe potuto scaturire a seguito dell'adozione di tali provvedimenti (art. 218).

  • il D.L. 104/2020 (L. 126/2020: art. 82, co .1) ha previsto che la Federazione Italiana Sport Invernali (FISI), in relazione alla garanzia dalla stessa prestata in favore della Fondazione Cortina 2021 per l'adempimento delle obbligazioni pecuniarie da quest'ultima contratte nei confronti dell'Istituto per il credito sportivo, poteva richiedere la concessione della controgaranzia dello Stato, per un ammontare massimo complessivo di € 14 mln, da escutersi in caso di annullamento, dovuto all'emergenza COVID-19, dei campionati mondiali di sci alpino previsti a Cortina d'Ampezzo nel mese di febbraio 2021.

 I mondiali si sono svolti dal 7 al 21 febbraio 2021, ma senza la presenza di pubblico;

il D.L. 137/2020 (L. 176/2020: art. 6-bis, co. 4) ha incrementato di € 1 mln per il 2021 il Fondo per le emergenze delle imprese e delle istituzioni culturali – istituito dal D.L. 34/2020 (L. 77/2020: art. 183, co. 2) nello stato di previsione dell'allora MIBACT –, destinando l'incremento al ristoro delle perdite subite dagli organizzatori di eventi sportivi internazionali in programma nel territorio italiano, per l'annullamento delle presenze di pubblico stabilito con il DPCM 24 ottobre 2020. Il ristoro è stato limitato alle spese che gli organizzatori avevano sostenuto per garantire la presenza in sicurezza del pubblico, con riferimento ai 10 giorni successivi all'adozione del DPCM.

Le disposizioni applicative sono state dettate con DM 43 del 19 gennaio 2021;

  • il D.L. 41/2021 (L. 69/2021: art. 2) ha istituito un Fondo presso il Ministero del Turismo, con una dotazione di € 700 mln per il 2021, per sostenere le realtà che sono state interessate dalla mancata apertura della stagione sciistica 2020/2021. Di queste risorse, € 40 mln sono destinati ai maestri di sci iscritti negli appositi albi professionali e delle scuole di sci presso le quali risultano operanti. Le risorse sono erogate alle regioni interessate, che provvederanno ad assegnarle agli interessati;
  • il D.L. 41/2021 (L. 69/2021: art. 30, co. 6-bis e 6-ter) ha attribuito agli enti locali la possibilità di avvalersi della Fondazione patrimonio comune dell'Associazione nazionale dei comuni italiani per l'adozione di misure a sostegno delle attività degli impianti sportivi comunali connesse alla ripartenza del settore sportivo. In particolare, ha stanziato € 500.000 per il 2021 per il finanziamento, tra l'altro, di studi di fattibilità e dei relativi piani economico finanziari per la costruzione, l'ampliamento e il miglioramento, nonché il completamento e la messa a norma degli impianti sportivi comunali anche al fine di garantire il rispetto delle linee guida in termini di sicurezza e di riduzione del rischio di trasmissione del contagio da COVID-19;

il D.L. 41/2021 (L. 69/2021: art. 36-ter), intervenendo su quanto disposto dal D.L. 34/2020 (L. 77/2020: art. 216, co. 4) – che ha previsto che i soggetti che hanno acquistato abbonamenti, anche di durata pari ad un mese, per l'accesso ai servizi offerti da palestre, piscine e impianti sportivi di ogni tipo, possono chiedere il rimborso del corrispettivo già versato per i periodi di sospensione delle attività sportive o, in alternativa, il gestore può rilasciare un voucher di pari valore utilizzabile presso la stessa struttura entro un anno dalla cessazione delle misure di sospensione dell'attività sportiva – ha introdotto, per i gestori di servizi sportivi, un'ulteriore opzione, ovvero la possibilità di riconoscere, quando ciò risulti possibile, lo svolgimento delle attività con modalità a distanza;

  • il D.L. 41/2021 (L. 69/2021: art. 14-bis) e il D.L. 73/2021 (art. 10, co. 5-7) hanno rifinanziato per il 2021, rispettivamente, per € 50 mln e per € 180 mln, il Fondo Unico per il sostegno delle associazioni e società sportive dilettantistiche, istituito dal D.L. 137/2020 (L. 176/2020: art. 3), con una dotazione iniziale di € 142 mln per il 2020 – e in cui sono confluiti anche i € 30 mln per il 2020 che il D.L. 34/2020 (L. 77/2020: art. 218-bis) aveva destinato alle associazioni sportive dilettantistiche iscritte nell'apposito registro tenuto dal CONI –, al fine dell'adozione di misure di sostegno e ripresa delle associazioni e società sportive dilettantistiche che hanno cessato o ridotto la propria attività a seguito dei provvedimenti statali di sospensione delle attività sportive, in base a criteri stabiliti con il provvedimento del Capo del Dipartimento per lo sport della Presidenza del Consiglio dei ministri che dispone la loro erogazione. In particolare, gli incrementi per il 2021 sono destinati a contributi a fondo perduto a favore delle associazioni e società sportive dilettantistiche che hanno sospeso l'attività sportiva;
  • il D.L. 73/2021 (art. 10, co. 1-2) ha esteso alle spese sostenute durante l'anno di imposta 2021, relativamente agli investimenti sostenuti dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021, nel limite di € 90 mln per il 2021, la disciplina prevista dal D.L. 104/2020 (L. 126/2020: art. 81), che aveva istituito per le imprese, i lavoratori autonomi e gli enti non commerciali un credito d'imposta pari al 50% delle spese di investimento, di importo non inferiore a € 10.000, in campagne pubblicitarie, incluse le sponsorizzazioni, effettuate dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2020, a favore delle leghe che organizzano campionati nazionali a squadre nell'ambito delle discipline olimpiche e paralimpiche, ovvero società sportive professionistiche e società ed associazioni sportive dilettantistiche iscritte al registro CONI operanti in discipline ammesse ai Giochi Olimpici e Paralimpici e che svolgono attività sportiva giovanile con ricavi relativi al periodo d'imposta 2019, e comunque prodotti in Italia, almeno pari a € 200.000 e fino a un massimo di € 15 mln. Nel caso in cui le risorse disponibili risultino insufficienti rispetto alle richieste ammesse, si procede a ripartizione tra i beneficiari in misura proporzionale al credito di imposta astrattamente spettante, con un limite individuale per soggetto pari al 5% del totale delle risorse annue.

La disciplina attuativa era stata definita con DPCM 30 dicembre 2020;

  •  il D.L. 73/2021 (art. 10, co. 3 e 4) ha istituito un fondo con una dotazione di € 56 mln per il 2021 finalizzato a riconoscere un contributo a fondo perduto a ristoro delle spese sanitarie sostenute da società e associazioni sportive per l'effettuazione di test di diagnosi dell'infezione da Covid-19. Possono beneficiare dei contributi le società sportive professionistiche che nell'esercizio 2020 non hanno superato il valore della produzione di € 100 mln e le società e associazioni sportive dilettantistiche iscritte al registro del CONI operanti in discipline ammesse ai Giochi olimpici e paraolimpici.
  • il D.L. 73/2021 (art. 10, co. 8-14) ha incrementato di € 30 mln per il 2021 l'apposito comparto del Fondo di garanzia per l'impiantistica sportiva (istituito presso l'Istituto per il credito sportivo dall'art. 90, co. 12, L. 289/2002) al fine di prestare garanzia, fino al 31 dicembre 2021, sui finanziamenti erogati dal medesimo istituto o da altro istituto bancario per le esigenze di liquidità delle Federazioni sportive nazionali, delle Discipline sportive associate, degli Enti di promozione sportiva, delle Associazioni e delle Società sportive dilettantistiche iscritte al registro tenuto dal CONI. Allo stesso fine, con riferimento al periodo fino al 31 dicembre 2020, il D.L. 23/2020 (L. 40/2020: art. 14, co. 1) aveva destinato al Fondo, per il 2020, € 30 mln, poi incrementati di altri € 30 mln per lo stesso 2020 dal D.L. 34/2020 (L. 77/2020: art. 31, co. 4-bis).

I criteri di gestione del comparto erano stati definiti in prima istanza con decreto del Ministro per le politiche giovanili e lo sport 28 aprile 2020.  Successivamente, sono stati ridefiniti con decreto del Ministro per le politiche giovanili e lo sport 16 novembre 2020;

  • il D.L. 73/2021 (art. 10, co. 8-14) ha incrementato di € 13 mln per il 2021 l'apposito comparto del Fondo speciale per la concessione di contributi in conto interessi sui finanziamenti all'impiantistica sportiva (istituito presso l'Istituto per il credito sportivo dall'art. 5, co. 1, L. 1295/1957), al fine di concedere contributi in conto interessi fino al 31 dicembre 2021 sui finanziamenti erogati dal medesimo istituto o da altro istituto bancario per le esigenze di liquidità dei medesimi Enti, secondo le modalità stabilite dal Comitato di Gestione dei Fondi Speciali dello stesso istituto. Allo stesso fine, con riferimento al periodo fino al 31 dicembre 2020, il D.L. 23/2020 (L. 40/2020: art. 14, co. 2) aveva destinato al Fondo € 5 mln per il 2020, poi incrementata di ulteriori € 5 mln per lo stesso 2020 dal D.L. 137/2020 (L. 176/2020: art. 2);

Agli interventi sopra descritti se ne affiancano altri di carattere prevalentemente fiscale e di sostegno ai lavoratori e alle imprese, in particolare con la corresponsione di indennità e con la sospensione di termini per versamenti, la proroga dei versamenti per gli abbonamenti musica d’ambiente SIAE (ora al 16 Luglio), e una decisa sferzata a tutto il sistema del 5x1000 accellerato e migliorato grazie agli interventi legislativi del 2020.

 

Orientarsi tra questi provvedimenti, sia a livello nazionale che  a livello locale, è diventata una vera e propria corsa ad ostacoli la quale, in ogni caso, presuppone in capo all’Ente Sportivo almeno un requisito essenziale : la corretta tenuta della documentazione associativa. Problematica questa ancora una volta emersa nel corso degli ultimi contenziosi tributari derivanti da accertamento e che evidenziano quanto sia importante, al di là del periodo emergenziale che abbiamo vissuto, non solo la sostanza ma anche la forma. 

 

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