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LE RIFORME DEL GOVERNO DRAGHI

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MARIO DRAGHI IN SENATO: "COMBATTERE CON OGNI MEZZO LA PANDEMIA"

Mario Draghi in Senato: "combattere con ogni mezzo la pandemia"

"L'IRPEF va revisionata e occorre semplificare e razionalizzare la struttura del prelievo, riducendo gradualmente il carico fiscale e preservando la progressività" Riforma Fiscale.

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"Il principale dovere cui siamo chiamati, tutti, io per primo come presidente del Consiglio, è di combattere con ogni mezzo la pandemia e di salvaguardare le vite dei nostri concittadini. Una trincea dove combattiamo tutti insieme. Il virus è nemico di tutti. Ed è nel commosso ricordo di chi non c’è più che cresce il nostro impegno. Prima di illustrarvi il mio programma, vorrei rivolgere un altro pensiero, partecipato e solidale, a tutti coloro che soffrono per la crisi economica che la pandemia ha scatenato, a coloro che lavorano nelle attività più colpite o fermate per motivi sanitari. Conosciamo le loro ragioni, siamo consci del loro enorme sacrificio e li ringraziamo"

Questo l'incipit del discorso del Presidente Mario Draghi tenuto in mattinata dinanzi al Senato dal quale si evincono emozioni e intenzioni che animeranno il cammino del nuovo capo di Governo. Tanto attese le dichiarazioni sulla Riforma Fiscale

Draghi si è inoltre espresso in termini di priorità per ripartire su una strada di unità e comune impegno lavorando in primis su:

  • piano di vaccinazione
  • e scuola

Occorre focalizzarsi su di un programma volto alla rinascita valorizzando le risorse a disposizone e in questo senso ha esposto le sue intenzioni in merito a:

  • Parità di genere
  • Mezzogiorno
  • Investimenti pubblici
  • Next Generation EU
  • Obiettivi Strategici
  • Riforme

1) Parità di genere

Il Presidente del Consiglio ha dichiarato innanzitutto che il rilancio del paese non può prescindere dal coinvolgimento delle donne. 

E' un fatto che il divario di genere nei tassi di occupazione in Italia rimanga tra i più alti di Europa. Secondo i dati circa 18 punti su una media europea di 10. 

Draghi, dati alla mano, asserisce che dal dopoguerra ad oggi, la situazione è notevolmente migliorata, ma questo incremento non è andato di pari passo con un altrettanto evidente miglioramento delle condizioni di carriera delle donne. 

"L’Italia presenta oggi uno dei peggiori gap salariali tra generi in Europa, oltre una cronica scarsità di donne in posizioni manageriali di rilievo"

Il Governo intende lavorare per migliroare questa condizione puntando a un riequilibrio del gap salariale e un sistema di welfare che permetta alle donne di dedicare alla loro carriera le stesse energie dei loro colleghi uomini, superando la scelta tra famiglia o lavoro.

Questo obiettivo è legato strettamente alla occupazione femminile nel Mezzogiorno.

2) Il mezzogiorno e gli investimenti pubblici

L'aumento dell'occupazione del Mezzogiorno è obiettivo del Governo, transitando naturalmente per la parità di genere e l'occupazione femminile:

  • benessere, 
  • autodeterminazione, 
  • legalità, 
  • sicurezza 

sono strettamente legati all’aumento dell’occupazione della donna.

A questo si aggiunga la capacità di attrarre investimenti privati nazionali e internazionali e secondo il presidente Draghi è essenziale farlo per:

  • generare reddito, 
  • creare lavoro, 
  • investire il declino demografico e lo spopolamento delle aree interne. 

Un obiettivo del Governo sarà quello di creare un ambiente dove legalità e sicurezza siano sempre garantite. 

Secondo Draghi occorre investire:

  1. sulle infrastrutture, 
  2. sulla preparazione tecnica, legale ed economica dei funzionari pubblici

per permettere alle amministrazioni di poter pianificare, progettare ed accelerare gli investimenti con certezza dei tempi, dei costi e in piena compatibilità con gli indirizzi di sostenibilità e crescita indicati nel Programma nazionale di Ripresa e Resilienza. 

3) Europeismo e Next Generation UE

"Come si è ripetuto più volte, l'Italia avrà a disposizione circa 210 miliardi lungo un periodo di sei anni" ha riferito Draghi e pertanto egli sottolinea la necessità di avere una strategia per i progetti del Next Generation EU trasversale e sinergica, basata sul principio dei co-benefici, cioè con la capacità di impattare simultaneamente più settori, in maniera coordinata.  

La risorse dovranno essere spese puntando a migliorare il potenziale di crescita della economia. 

Il presidente ha riconosciuto al precedente Governo di aver svolto una grande mole di lavoro sul Programma di ripresa e resilienza (PNRR), lavoro che a suo dire va approfondito e completato, includendo le necessarie interlocuzioni con la Commissione Europea.

Gli orientamenti che il Parlamento esprimerà nei prossimi giorni a commento della bozza di Programma presentata dal Governo uscente saranno di importanza fondamentale nella preparazione della sua versione finale.

Le missioni del programma pur se rimodulate e riaccorpate resteranno quelle enunciate nei precedenti documenti del Governo Conte, ovvero:

  • l’innovazione, 
  • la digitalizzazione, 
  • la competitività
  • la cultura
  • la transizione ecologica
  • le infrastrutture per la mobilità sostenibile
  • la formazione e la ricerca
  • l’equità sociale, di genere, generazionale e territoriale; 
  • la salute e la relativa filiera produttiva.

4) Le riforme (La riforma fiscale)

"Il Next generation EU prevede riforme" ha esordito Draghi sul capitolo riforme.

L'avviso del capo di Governo in merito alle riforme sottolinea che più volte siano state tentate, ma forse il problema della non riuscita risiede nel modo in cui spesso sono state disegnate:

  • interventi parziali dettati dall’urgenza del momento, 
  • mancanza di una visione a tutto campo che richiede tempo e competenza 

Draghi, per esprimenre il suo punto di vista, prende ad esempio proprio il fisco sottolinenado che il sistema tributario è un meccanismo complesso, le cui parti si legano una all’altra. 

A suo avviso non sarebbe "una buona idea cambiare le tasse una alla volta. Un intervento complessivo rende anche più difficile che specifici gruppi di pressione riescano a spingere il governo ad adottare misure scritte per avvantaggiarli"

Inoltre riferisce che le esperienze di altri paesi insegnano che le riforme della tassazione dovrebbero essere affidate a esperti, che conoscono bene cosa può accadere se si cambia un’imposta. 

Viene citato il caso della Danimarca che nominò una Commissione di esperti in materia fiscale. La Commissione incontrò i partiti politici e le parti sociali e solo dopo presentò la sua relazione al Parlamento. Il progetto prevedeva un taglio della pressione fiscale pari a 2 punti di Pil. L’aliquota marginale massima dell’imposta sul reddito veniva ridotta, mentre la soglia di esenzione veniva alzata. 

Un metodo simile fu seguito in Italia all’inizio degli anni Settanta del secolo scorso quando il governo affidò ad una commissione di esperti, fra i quali Bruno Visentini e Cesare Cosciani, il compito di ridisegnare il sistema tributario, che non era stato più modificato dai tempi della riforma Vanoni del 1951. 

Si deve a quella commissione l’introduzione dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e del sostituto d’imposta per i redditi da lavoro dipendente.

In questa prospettiva, afferma Draghi, va studiata una revisione profonda dell’Irpef con il duplice obiettivo di semplificare e razionalizzare la struttura del prelievo, riducendo gradualmente il carico fiscale e preservando la progressività. Funzionale al perseguimento di questi ambiziosi obiettivi sarà anche un rinnovato e rafforzato impegno nell’azione di contrasto all’evasione fiscale.

Pubblica Amminitrazione

Nell’emergenza l’azione amministrativa a livello centrale e nelle strutture locali e periferiche, ha dimostrato capacità di resilienza e di adattamento grazie a un impegno diffuso nel lavoro a distanza e ad un uso intelligente delle tecnologie.

La fragilità del sistema delle pubbliche amministrazioni e dei servizi di interesse collettivo è, tuttavia, una realtà che deve essere rapidamente affrontata. 

Particolarmente urgente è lo smaltimento dell’arretrato accumulato durante la pandemia. Agli uffici verrà chiesto di predisporre un piano di smaltimento dell’arretrato e comunicarlo ai cittadini

La riforma della Pubblica Amministrazione dovrà muoversi su due direttive: 

  1. investimenti in connettività con anche la realizzazione di piattaforme efficienti e di facile utilizzo da parte dei cittadini; 
  2. aggiornamento continuo delle competenze dei dipendenti pubblici, anche selezionando nelle assunzioni le migliori competenze e attitudini in modo rapido, efficiente e sicuro, senza costringere a lunghissime attese decine di migliaia di candidati.

Draghi ha speso parole anche in merito alla giustizia sottolinenado che nelle Country Specific Recommendations indirizzate al nostro Paese negli anni 2019 e 2020, la Commissione esorta l'Italia: 

  • ad aumentare l’efficienza del sistema giudiziario civile, 
  • attuando e favorendo l’applicazione dei decreti di riforma in materia di insolvenza, 
  • garantendo un funzionamento più efficiente dei tribunali, 
  • favorendo lo smaltimento dell’arretrato e una migliore gestione dei carichi di lavoro, 
  • adottando norme procedurali più semplici, coprendo i posti vacanti del personale amministrativo,
  • riducendo le differenze che sussistono nella gestione dei casi da tribunale a tribunale 
  • infine favorendo la repressione della corruzione.

In merito ai rapporti internazionali Draghi ha evidenziato come la pandemia abbia rivelato la necessità di perseguire uno scambio più intenso con i partner con i quali la nostra economia è più integrata. 

Ciò comporterà la necessità di strutturare e rafforzare il rapporto strategico e imprescindibile con Francia e Germania e consolidare la collaborazione con Stati con i quali l'Italia è accomunata da una specifica sensibilità mediterranea e dalla condivisione di problematiche come quella ambientale e migratoria: Spagna, Grecia, Malta e Cipro. 

Occorerà proseguire il dialogo tra l’Unione europea e la Turchia, partner e alleato NATO.

L’Italia si adopererà per alimentare meccanismi di dialogo con la Federazione Russa.

Altra sfida sarà il negoziato sul nuovo Patto per le migrazioni e l’asilo, nel quale si perseguirà un rafforzamento dell’equilibrio tra responsabilità dei Paesi di primo ingresso e solidarietà effettiva. 

Dal dicembre scorso e fino alla fine del 2021, l’Italia esercita per la prima volta la Presidenza del G20 il cui programma coinvolgerà l’intera compagine governativa.

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