HOME

/

PMI

/

CONTROLLO DI GESTIONE E INDICI DI ALLERTA NELLE PMI

/

IL CODICE DELLA CRISI E INSOLVENZA E GLI INDICI DI ALLERTA

Il codice della crisi e insolvenza e gli indici di allerta

L'imprenditore deve adottare misure idonee per rilevare tempestivamento lo stato di crisi e le società devono avere un assetto organizzativo adeguato

Ascolta la versione audio dell'articolo

Il D.Lgs.  del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (C.C.I.I.), in attuazione della Legge 19/10/217 n. 155, impone un notevole cambiamento nella gestione dell’impresa e un repentino cambio di mentalità per gli imprenditori, i soci, i commercialisti e i consulenti dell’azienda.

In questo approfondimento si vuole analizzare alcuni aspetti operativi di questo importante adeguamento delle imprese alla nuova normativa.

La norma richiede l’adozione di misure idonee a rilevare tempestivamente lo stato di crisi, per gli imprenditori individuali, e un assetto organizzativo adeguato, per gli imprenditori collettivi (art. 3 D.Lgs.) anche in modifica dell’art. 2086 del codice civile.

La norma in pratica obbliga gli imprenditori a fare ciò che normalmente dovrebbero fare, ovvero avere sotto controllo, con specifici strumenti e una adeguata organizzazione, l’andamento aziendale e il controllo degli equilibri interni reddituale, patrimoniale e finanziario.

L'articolo continua dopo la pubblicità

Ti potrebbe interessare il foglio di calcolo MonitorAzienda - Monitoraggio indicatori allerta Crisi, il tool fa parte del Pacchetto Completo MonitorAzienda - (Pacchetto Excel).

Leggi anche Il ruolo centrale del Nuovo OCRI nella composizione della crisi

1) Gli indicatori della crisi

L’altro aspetto operativo che si deve evidenziare è il riferimento agli indicatori della crisi (art. 13) che vengono individuati come:

  • Squilibri di carattere reddituale, patrimoniale e finanziario;
  • Indici che misurano la sostenibilità degli oneri dell’indebitamento con i flussi di cassa che l’impresa è in grado di generare;
  • Indici che misurano l’adeguatezza dei mezzi propri rispetto a quelli di terzi;
  • I ritardi nei pagamenti di debiti per retribuzioni e verso fornitori, in base a specifici parametri quantitativi e temporali previsti dall’art. 24.

L’individuazione di specifici indicatori, per settore di attività e con le rispettive soglie di allerta, sono stati  determinati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili il 26 ottobre 2019 ed attendono la definitiva approvazione del MISE.

Nel frattempo l’impresa deve iniziare ad adeguarsi al dettato normativo, gli imprenditori devono incrementare la loro cultura d’impresa e modernizzare le modalità di gestione anche potenziando il sistema informativo interno, e i consulenti (commercialisti, esperti contabili, consulenti aziendali) devono attrezzarsi con strumenti informatici adeguati e ampliare la loro formazione professionale.

In attesa che gli indici vengano definitivamente approvati in questo articolo si vuole affrontare in via generale il significato di squilibrio reddituale, patrimoniale e finanziario.

Ti consigliamo Terzo correttivo al Codice della crisi d’impresa: applicazioni pratiche, questioni interpretative e strategie - Corso online registrato

Scopri Finalyst il software per il monitoraggio della Crisi d’Impresa - RICHIEDI DEMO GRATUITA 

2) Squilibrio reddituale

Una impresa ha uno squilibrio reddituale quando non riesce a produrre adeguati margini di guadagno che possano coprire i costi della gestione.

I margini a cui fare riferimento provengono dal Conto Economico di cui all’art. 2425 del c.c., che deve essere opportunamente riclassificato almeno nella configurazione a valore aggiunto, di cui si riporta una estrema sintesi:

Ricavi operativi

-Costi operativi

= Margine operativo lordo (MOL)

-Ammortamenti

= Reddito operativo (RO)

-Interessi passivi e imposte

= Reddito netto



L’analisi dei due margini intermedi (MOL e RO) dà sufficienti risposte sull’equilibrio reddituale, dove un MOL negativo denota una perdita a livello alto del Conto Economico, cioè nell’ambito della gestione operativa e ciò è abbastanza grave per una impresa.

D’altra parte un MOL negativo è già un evidente segnale di crisi latente, anche in assenza di sintomi. Infatti il MOL negativo può accompagnarsi ad una buona solidità patrimoniale e discreta liquidità, ma nel tempo può creare squilibri anche in questi ambiti.

Non sempre lo squilibrio economico è precedente allo squilibrio finanziario, ma lo è molto spesso, in dipendenza ovviamente della tipologia di attività svolta dall’impresa.

Intervenire in questa fase è fondamentale e l’imprenditore e i suoi consulenti devono essere in grado di individuare tempestivamente lo squilibrio, oltre ovviamente ad individuare gli opportuni interventi strategici.

Ti consigliamo Terzo correttivo al Codice della crisi d’impresa: applicazioni pratiche, questioni interpretative e strategie - Corso online registrato

Scopri Finalyst il software per il monitoraggio della Crisi d’Impresa - RICHIEDI DEMO GRATUITA 

3) Squilibrio patrimoniale

Una impresa ha uno squilibrio patrimoniale quando ha un Patrimonio Netto negativo nell’ipotesi più grave, oppure, pur essendo quest’ultimo positivo,  ha un Margine di Struttura negativo.

Quindi l’elemento da tenere sotto controllo è proprio il Margine di Struttura il quale misura il finanziamento degli investimenti patrimoniali con fonti permanenti.

Si raffigura nel seguente schema una sintesi esemplificativa del Margine di Struttura:

Attivo fisso netto

-Patrimonio netto

-Debiti a media lunga scadenza

=Margine di struttura (MS)


Ovviamente il MS deve avere segno positivo, poiché se così non fosse indicherebbe che l’Attivo fisso viene finanziato anche con indebitamento di breve scadenza, il che porta ad uno scompenso patrimoniale con eccessivo peso degli interessi passivi e successivo squilibrio economico e finanziario.

E’ indice di squilibrio patrimoniale anche un eccessivo peso del capitale di terzi rispetto al capitale proprio.

4) Squilibrio finanziario

Una impresa ha uno squilibrio finanziario quando non è in grado di far fronte alle prossime scadenze di breve termine.

Siamo già in una fase evidente della crisi, con sintomi forti. Infatti l’imprenditore non riesce a pagare le normali scadenze mensili e spesso è solo in questa fase che egli si allarma e cerca rimedi. Ma potrebbe essere troppo tardi.  Per questo la riforma della crisi d’impresa e dell’insolvenza obbliga gli imprenditori a dotarsi di strumenti atti all’individuazione della crisi già nella sua prima fase magari in assenza di sintomi evidenti.

Uno squilibrio finanziario viene individuato dalla dottrina aziendalistica in un Capitale Circolante Netto negativo, che viene qui sintetizzato:

Attivo corrente (=Rimanenze+Crediti+Disponibilità liquide)

-Debiti a breve scadenza

= Capitale Circolante Netto (CCN)


Un CCN negativo è indice di tensione finanziaria in atto o imminente.

L’imprenditore deve intervenire al più presto con adeguate misure strategiche.

5) Conclusioni

Bene ha fatto la norma della riforma a spingere l’imprenditore verso tali problematiche gestionali, in quanto questo genere di analisi oggi deve essere fatta anche dalle micro imprese se vogliono sopravvivere alle turbolenze del mercato.

Infine si vuole fare cenno ad un altro fondamentale indicatore previsto dall’art. 13 del D.Lgs. di attuazione e quindi ad un nuovo modo di gestire l’impresa: i flussi di cassa prospettici, tipici della modalità di gestione forward looking, ovvero gestire l’impresa con piani prospettici e programmatici (budget e business plan) e prevedere i flussi di cassa attesi per verificarne la loro capacità a far fronte alle future scadenze.

Data l’ampiezza e la complessità dell’argomento trattato, è opportuno approfondire adeguatamente gli aspetti degli squilibri previsti dalla normativa prima di applicarli a casi reali.

La tua opinione ci interessa

Accedi per poter inserire un commento

Sei già utente di FISCOeTASSE.com?
ENTRA

Registrarsi, conviene.

Tanti vantaggi subito accessibili.
1

Download gratuito dei tuoi articoli preferiti in formato pdf

2

Possibilità di scaricare tutti i prodotti gratuiti, modulistica compresa

3

Possibilità di sospendere la pubblicità dagli articoli del portale

4

Iscrizione al network dei professionisti di Fisco e Tasse

5

Ricevi le newsletter con le nostre Rassegne fiscali

I nostri PODCAST

Le novità della settimana in formato audio. Un approfondimento indispensabile per commercialisti e professionisti del fisco

Leggi anche

CONTROLLO DI GESTIONE E INDICI DI ALLERTA NELLE PMI · 22/12/2024 Strategie per migliorare il margine di contribuzione

Strumenti e tecniche per migliorare la redditività aziendale, dalla gestione dei costi variabili all’ottimizzazione del portafoglio prodotti

Strategie per migliorare il margine di contribuzione

Strumenti e tecniche per migliorare la redditività aziendale, dalla gestione dei costi variabili all’ottimizzazione del portafoglio prodotti

Assetti organizzativi: obblighi e opportunità imprese e professionisti

Assetti organizzativi e misure idonee: commercialisti alla ricerca della compliance perduta. Analisi dei rischi e delle opportunità per imprese e professionisti

Il quadrante del controllo di gestione per adeguarsi al Codice della crisi

Il quadrante del controllo di gestione: un sistema rapido e semplice per adeguarsi al Codice della crisi. Progettare il controllo di gestione con esempi pratici

L'abbonamento adatto
alla tua professione

L'abbonamento adatto alla tua professione

Fisco e Tasse ti offre una vasta scelta di abbonamenti, pensati per figure professionali diverse, subito accessibili e facili da consultare per ottimizzare i tempi di ricerca ed essere sempre aggiornati.

L'abbonamento adatto alla tua professione

Fisco e Tasse ti offre una vasta scelta di abbonamenti, pensati per figure professionali diverse, subito accessibili e facili da consultare per ottimizzare i tempi di ricerca ed essere sempre aggiornati.

Maggioli Editore

Copyright 2000-2024 FiscoeTasse è un marchio Maggioli SPA - Galleria del Pincio 1, Bologna - P.Iva 02066400405 - Iscritta al R.E.A. di Rimini al n. 219107- Periodico Telematico Tribunale di Rimini numero R.G. 2179/2020 Registro stampa n. 12 - Direttore responsabile: Luigia Lumia.

Pagamenti via: Pagamenti Follow us on:

Follow us on:

Pagamenti via: Pagamenti

Maggioli Editore

Copyright 2000-2021 FiscoeTasse è un marchio Maggioli SPA - Galleria del Pincio 1, Bologna - P.Iva 02066400405 - Iscritta al R.E.A. di Rimini al n. 219107- Periodico Telematico Tribunale di Rimini numero R.G. 2179/2020 Registro stampa n. 12 - Direttore responsabile: Luigia Lumia.