Un trust nasce dall’esigenza di voler tutelare un fine meritevole quale, a titolo esemplificativo e non esaustivo, quello delle provvidenze ed esigenze per la vita di se medesimo al termine dell’età lavorativa o allorchè non autosufficiente, di provvedere alla tutela della famiglia, delle generazioni future o per uno scopo, quindi, preservare e segregare un patrimonio o parte di esso a ciò preposto ovvero destinato quale fonte per provvedere alle esigenze esplicitate nel programma tutelativo.
Un trust nasce anche dall’esigenza di una pianificazione in visione successoria del patrimonio che scongiuri possibili conflitti famigliari fra eredi, per la intangibilità o inalienabilità di esso, per uno scopo o affare, per la segregazione di partecipazioni societarie, azioni e quote, per il controllo di società, per il voto di sindacato, per la prestazioni di garanzie, in sostituzione di un mutuo per l’acquisto con pagamento rateale di un immobile, per la separazione coniugale e divorzio, per la liquidazione volontaria di una società commerciale, in appoggio procedure concordatarie o di ristrutturazione del debito, per la chiusura anticipata del fallimento ex art 118 L.F. post-riforma, per la protezione del minore e incapace, per la utilità sociale, per fini non lucrativi e caritatevoli.
L'articolo continua dopo la pubblicità
Articolo tratto dall'ebook IL TRUST: autore dott. Vincenzo Crusi
1) Alcuni impieghi del Trust
Il trust può essere utilmente impiegato alternativamente:
1. Per il passaggio generazionale dell’impresa o patrimoni di famiglia il quale, oggi, risulta neutro fiscalmente, cioè esente da imposta (Trust di Famiglia);
2. Per garantire a se medesimo, alla propria famiglia, alla propria convivente, ai figli, una esistenza dignitosa e cure ove necessario, un vitalizio o un sostentamento consono al proprio normale tenore di vita (Trust Assistenziale);
3. Per la segregazione temporanea di patrimoni (Trust di scopo) ;
4. Per una gestione autonoma di asset, rami di azienda, aziende, azioni, quote di controllo o di partecipazione (Trust di protezione)
5. Per patti parasociali (Trust pattizi);
6. Per l’esercizio di voto unitario in ambito assembleare di pacchetti azionari di diversi gruppi di proprietari (Trust di sindacato) ;
7. In ambito di procedure extraconcorsuali in appoggio a piani attestati di risanamento aziendale quale ulteriore apporto (Trust concordatario);
8. Per procedure di liquidazione volontaria di società o masse patrimoniali (Trust liquidatorio);
9. Controllo e/o protezione di pacchetti azionari di società o holding di famiglia dinamiche o statiche (Trust holding);
10. Per diritto di privacy schermare titolarità di quote sociali o azioni (Trust di scopo);
11. Per l’assolvimento di un’obbligazione (Trust satisfattivo);
12. Per la prestazione di garanzie (Trust di garanzia);
13. Per la regolamentazione della convivenza more uxorio (Trust di convivenza);
14. Nella separazione e divorzio per isolare le risorse del coniuge obbligato garantendo la corresponsione degli alimenti e/o il mantenimento dei figli fino al raggiungimento della loro indipendenza economica (Trust divorzile);
15. Per la sistemazione del patrimonio di famiglia ai discendenti (Trust testamentario);
16. Per risolvere il potenziale conflitto di interesse in capo a soggetti che assumono cariche pubbliche (Blind Trust);
17. Per il volontariato sociale (Trust onlus);
18. Per gestire attività commerciali o industriali (Trust commerciali);
19. Per uno fine specifico a termine (Trust di scopo);
20. Per dirimere controversie di natura tributaria con l’erario in funzione sostitutiva delle misure cautelari (Trust solutorio);
Ti potrebbero interessare per approfondire:
- Fiscalità e adempimenti del trust - libro di carta
- IL TRUST - Guida all'istituto giuridico anglosassone - eBook
- IL TRUST - libro di carta
- Legge Dopo di Noi - eBook
- Antiriciclaggio e prestatori di servizi società Trust - eBook