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APE VOLONTARIO: PRONTE ANCHE LE BANCHE

Ape volontario: pronte anche le banche

Vediamo cos'è, quanto costa, come fare richiesta di APE volontario, il prestito prima della pensione. Al via il 13.4 le domande alle banche

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L' APE volontario  è una indennità mensile che si puo ricevere prima della pensione,  facendone richiesta all' INPS,  grazie a un prestito bancario garantito dalla propria pensione di vecchiaia:

  • viene erogato dalla banca convenzionata con il Ministero e l'INPS in quote mensili,  per un massimo di 3 anni e 7  mesi 
  • viene poi restituito con una rata defalcata dall'assegno pensionistico in vent'anni.
  • E' coperto da una assicurazione per il caso di premorienza .
  • E' stato istituito in forma sperimentale dall'articolo 1, comma 166 e seguenti, della legge di Bilancio 2017 e prorogato dalla legge di Bilancio 2018. 

CHI PUO RICHIEDERE L'APE VOLONTARIO?
Possono accedere all’APE i lavoratori  in possesso dei seguenti requisiti:

  • soggetti iscritti all’Assicurazione generale obbligatoria (AGO), alle forme sostitutive ed esclusive e alla Gestione separata dell'INPS;  Non possono accedere i professionisti iscritti alle casse previdenziali private
  • con età  minima di 63 anni;
  • che maturano il  diritto alla pensione di vecchiaia entro 3 anni e 7 mesi;
  • con anzianità contributiva di 20 anni;
  • con una futura pensione pari almeno a 1,4 volte il trattamento minimo (al netto della rata di ammortamento dell’APE);
  • che non siano già titolari di un trattamento pensionistico diretto.

ATTENZIONE: E' comunque possibile continuare a lavorare  durante il periodo di erogazione dell'APE. 

Il prestito ottenuto viene restituito in 240 rate in un periodo di 20 anni mediante una trattenuta che viene effettuata dall’INPS all’atto del pagamento di ciascun rateo pensionistico. La restituzione del prestito inizia dal primo pagamento della futura pensione.

Con il servizio online APE Volontario – Simulatore  accessibile a tutti i cittadini e disponibile sul sito dell’Istituto,   mediante l’inserimento di dati e informazioni da parte del soggetto interessato,  si possono ottenere delle simulazioni indicative su:
• l’importo mensile;
• la durata dell’APE;
• la rata di rimborso mensile che sarà decurtata dall’importo di pensione.

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Vedi anche  "APE volontario al via con la circolare di istruzioni INPS "

Segui sempre il dossier Come cambiano le pensioni le novità 2017-2018 per tutti gli aggiornamenti.

1) APE volontario: l'importo del prestito e il costo della restituzione

L'APE viene erogato dalla banca dal terzo mese dopo la presentazione della domanda, e comprende gli arretrati maturati dalla data dell'entrata in vigore (maggio 2017).

L'importo minimo dell'Ape è di 150 euro.

L'importo massimo varia a seconda della durata del prestito  richiesto, e può arrivare al:

  •  75% dell'importo mensile netto del trattamento pensionistico, se la durata di erogazione dell’APE è superiore a 36 mesi;
  • 80% dell'importo mensile netto del trattamento pensionistico, se la durata di erogazione dell’APE è superiore a 24, è pari o inferiore a 36 mesi;
  • 85% dell'importo mensile netto del trattamento pensionistico, se la durata di erogazione dell’APE è compreso tra 12 e 24 mesi;
  • 90% dell'importo mensile del trattamento pensionistico, se la durata di erogazione dell’APE è inferiore a 12 mesi.

Inoltre, non si puo superare l'importo che produca  una rata di ammortamento mensile superiore al 30 per cento dell'importo della futura pensione, al netto di eventuali rate per debiti erariali e di eventuali assegni  divorzili, di  mantenimento  dei  figli 

SI PAGANO TASSE SUL PRESTITO APE?

 Le somme erogate a titolo di prestito APE non concorrono a formare reddito. Alle somme erogate a titolo di APE si applica il tasso di interesse e il premio assicurativo relativo all’assicurazione di copertura del rischio di premorienza previsti dagli appositi accordi quadro con ABI e ANIA.
Sugli interessi sul finanziamento e dei premi assicurativi per la copertura del rischio di premorienza è riconosciuto un credito di imposta annuo  del 50% dell’importo.

RESTITUZIONE DEL PRESTITO: I TASSI DI INTERESSE

Sono stati fissati qualche settimana fa dall' ABI i tassi di interesse  che saranno applicati ai primi  prestiti APE (saranno aggiornati periodicamente):

TAN  - tasso annuo  nominale lordo = 2,838% in fase di erogazione e 2,938% in fase di ammortamento.

TAEG - tasso effettivo globale  -  tra 5,89% e 6,23%,  dipende dalla durata dell'anticipo: leggermente piu alto per chi esce solo un anno prima, piu basso per chi utilizza tutto il periodo di 43 mesi.

Tenendo conto che per metà questi interessi saranno coperti da una detrazione fiscale, il prestito per l'indennità APE avrà un tasso del  1,47% netto  e TAEG  del    3,3%,  valori  inferiori agli attuali  tassi medi di credito al consumo.

Cio significa che l'incidenza della restituzione di tale prestito sulla pensione  definitiva saranno le seguenti:

  •     1,57%  per un prestito anticipato di 12 mesi rispetto all'età della pensione
  •     3,07% per un anticipo di 24 mesi
  •     4,49% per anticipo di 36 mesi
  •     5,49%  per anticipo di 43 mesi.
     

Per una panoramica completa e approfondita vedi l'ebook Pensioni 2024 del prof . L. Pelliccia aggiornato con le novità della legge di bilancio 2024.

E' disponibile anche il TOOL GRATUITO per il calcolo dell'adeguamento delle pensioni 2024

2) Come si richiede l'APE volontario

Per richiedere l'APE  sono necessari due  diversi adempimenti:

  1. Domanda di certificazione dei requisiti per l’APE  all’INPS . La procedura online è disponibile dal 13 febbraio 2018 e puo essere fatta direttamente dall’interessato o dagli intermediari autorizzati attraverso l’uso dell’identità digitale SPID o il PIN dell’INPS, utilizzando il servizio online APE VOLONTARIO sul sito inps/Prestazioni e servizi.   L’Istituto verifica il possesso dei requisiti di legge, certifica il diritto all’APE e quindi comunica al richiedente l’importo minimo e massimo del prestito ottenibile.
  2. Una volta ottenuta la certificazione del diritto all’APE, l’interessato può procedere, sempre attraverso l’uso dell’identità digitale SPID almeno di secondo livello, all’invio della domanda di accesso all’APE, che comprende la domanda di pensione di vecchiaia, la domanda di finanziamento, la domanda di assicurazione e l’istanza di accesso al fondo, da liquidare al raggiungimento dei requisiti di legge.  Per chi ha maturato il diritto  tra il 1 maggio e il 18 ttobre 107 la domanda deve essere presentata entro il 18 aprile 2018 per non perdere gli arretrati 

La domanda di APE non è revocabile, salvo il diritto di recesso nei termini previsti dalla legge. Nella domanda il richiedente deve indicare  sia la banca  che  l’impresa assicurativa alla quale richiedere il finanziamento e la copertura del rischio di premorienza.
L’istituto finanziatore trasmette all’INPS il contratto di prestito ovvero l’eventuale comunicazione di rifiuto dello stesso. In caso di concessione del prestito, dal momento in cui il contratto è reso disponibile online al richiedente decorrono i termini di 14 giorni per esercitare il diritto di recesso.

3) Estinzione anticipata del prestito APE

È possibile richiedere un’estinzione parziale o totale del finanziamento, sia durante la fase di erogazione APE, sia durante la fase di restituzione:

  • Nel caso di estinzione parziale, l’Istituto finanziatore rideterminerà la rata di ammortamento da decurtare sulla pensione.
  • Nel caso di estinzione totale, la domanda di pensione di vecchiaia diviene priva di effetti.

COSA SUCCEDE IN CASO DI MORTE PRIMA DELLA FINE DELLA RESTITUZIONE?
In caso di decesso dell’interessato prima dell’intera restituzione del debito l’assicurazione versa alla banca il debito residuo. 

L’eventuale pensione ai superstiti viene corrisposta senza decurtazioni.

4) Ultime novità dall'ABI: dal 13 aprile al via le domande di finanziamento

L' ABI associzione banche italiane ha annunciato la scorsa settimana che sta collaudando le procedure informatiche per l'accoglimento delle domande di APE  e tutto dovrebbe essere operativo  il 13 aprile prossimo . Ad oggi l'INPS ha già fornito circa 5000 certificazioni del diritto acquisito,  su 18mila richieste ricevute,   di cui 71 riguardano lavoratori che hanno maturato il diritto tra il 1 maggio e e il 17 ottobre 2017 e che quindi debbono presentare la domanda entro il 18 aprile se vogliono  ottenere gli arretrati  già maturati. Restano di fatto  pochissimi  giorni per richiedere  quanto spetta di diritto.
L’Abi  ha  sottolineato l’estrema complessità di attuazione di questa misura  che ha visto  il coinvolgimento di molti soggetti,  come  il ministero dell’Economia, il ministero del Lavoro, l’Inps, la Banca d’Italia, l’Ivass, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, il Garante per la protezione dei dati personali, l’Agenzia per l’Italia digitale, l’Abi e le banche, l’Ania e le compagnie assicuratrici.

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