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SPESOMETRO 2017: COME COMPILARE LA COMUNICAZIONE FATTURE EMESSE E RICEVUTE

Spesometro 2017: come compilare la comunicazione fatture emesse e ricevute

Un riepilogo sulle modalità di compilazione dello spesometro 1 semestre 2017 in vista della scadenza del 28 settembre 2017 salvo ulteriori proroghe

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Per il 2017, come e' noto, lo spesometro diventa semestrale, nel 2018 invece sara' trimestrale.

Lo spesometro 2017 e' completamente diverso, tanto per complicare le cose, da quello presentato per il 2016, tant'e' che ha anche cambiato nome e ora si chiama "Comunicazione dei dati delle fatture emesse e ricevute". Ma noi continueremo, anche per brevita', a chiamarlo Spesometro.
Esso e' l'elenco analitico (l'invio aggregato dei dati e' stato abolito) di tutte le fatture emesse e di tutte le fatture ricevute nel 1° semestre 2017, con poche eccezioni. Dimentichiamo il passato, quando bastava elencare i totali fatturati ai clienti o dai fornitori, oggi ci chiedono di elencare ogni fattura emessa o ricevuta.

Esaminiamo le nuove regole, sempre ricordando in caso di dubbi il vecchio adagio per cui "nel di piu' ci sta il di meno".

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1) Spesometro semestrale 2017 - Scadenza prorogata al 28.9.2017

Soggetti obbligati

Sono in generale obbligati tutti i soggetti Iva.

Soggetti esonerati
- i contribuenti forfettari ed i contribuenti minimi;
- i produttori agricoli in regime di esonero ex art. 34 c. 6 Dpr 633/72 ma solo se possessori di terreni situati nelle zone montane (cioe' almeno il 51% dei terreni deve essere oltre 700 m. slm, oppure i terreni devono essere compresi nell'elenco dei territori montani della Commissione censuaria centrale, oppure i terreni devono far parte dei comprensori di bonifica montana);
- le pubbliche amministrazioni;
- i contribuenti che hanno aderito all'invio telematico di ogni fattura attraverso il sistema SdI.
Attenzione: riteniamo, in assenza di espressa esclusione, che siano obbligati all'invio dello Spesometro anche coloro che invieranno gli stessi dati entro il 31.1.2018 al sistema STS (es.: medici, odontoiatri, ecc.). Aggiornamento del 12 settembre: con un avviso pubblicato sul proprio sito l'Agenzia delle Entrate ha confermato l'esonero per i dati trasmessi al STS.

2) Dati da inviare con lo spesometro 2017

In generale bisogna inviare in forma analitica i dati di ogni fattura emessa o ricevuta nel 1° semestre 2017.

In particolare:
- per le fatture emesse conta la data di emissione e vanno comunicate anche quelle annotate nel registro dei corrispettivi;
- per le fatture e le bollette doganali ricevute, annotate nel registro Iva acquisti (comprese quelle ricevute da soggetti forfettari o minimi) conta non la data del documento bensi' la data di registrazione: ad es. una fattura d'acquisto datata 30.6.2017 e registrata l'1.7.2017 va indicata nello spesometro del 2° semestre 2017;
- vanno indicati anche i dati delle note di variazione (note credito o debito);
- vanno indicate anche tutte le fatture d'importo inferiore a € 300 contenute nel  documento riepilogativo registrato ex art. 6 Dpr 695/96;
- in caso di fatture cointestate a due soggetti vanno riportati i dati identificativi fiscali di uno solo dei due.

Esclusioni
- non essendo fatture, non vanno comunicati i dati delle schede carburanti, delle ricevute fiscali o degli scontrini;
- sarebbe inoltre possibile non comunicare i dati delle fatture elettroniche transitate per il SDI, ma se piu' agevole si possono ricomprendere nello spesometro;
- dimentichiamo infine tutte le esclusioni viste l'anno scorso (fatture Enel, Gas, Telefonia, sopra o sotto i 3.600 euro, ecc.) perche' quest'anno il nostro sempre piu' curioso Fisco vuole i dati di tutte le fatture, a prescindere dall'importo.

3) Le complicazioni nella compilazione dello Spesometro

Sono numerose, c'era da aspettarselo.

Vediamo i vari casi ed i campi da compilare.

  • Intanto se non si e' in possesso della sede legale della controparte e' possibile indicare "Dato assente".
  • Per le fatture emesse occorre indicare, nel campo "Numero", il numero da noi attribuito alla fattura.
  • Per le fatture ricevute non c'e' l'obbligo in fase di registrazione Iva di indicare il numero attribuito dal fornitore, pertanto nel campo "Numero" si puo' indicare il valore "0" (zero).

Campo "Tipologia del documento": qui cominciano i rompicapi; infatti occorre codificare i documenti come segue:

  • Fattura TD01
  • Nota di credito TD04
  • Nota di debito    TD05    
  • Fattura acquisto IntraUE di beni     TD10
  • Fattura acquisto IntraUE di servizi     TD11
  • Fattura semplificata TD07
  • Nota di credito semplificata TD08

Fatture emesse e Natura dell'operazione: il campo "Natura" e' un campo che va usato solo in alternativa al campo "Imposta", quindi solo quando la fattura non ha Iva.

Ecco la codifica da utilizzare per le fatture emesse, valida anche per le fatture ricevute:

  • Esclusa art. 15 Dpr 633/72 N1
  • Non soggetta ad Iva (art. 74/633, fatture da forfettari o minimi, prestazioni di servizi senza Iva art. 7-ter Dpr 633/72) N2
  • Non imponibile (esportazione art. 8/633, cessione intracomunitaria di beni art. 41, cessione ad esportatori abituali) N3
  • Esente (es. prestazioni sanitarie) N4
  • Regime margine/editoria/agenzie di viaggio N5
  • Inversione contabile / Reverse charge N6
  • Altri casi (telecomunicazioni, radiodiffusione, vendite a distanza, Moss, ecc.) N7
  • Operazioni in Split Payment: si deve indicare l'aliquota Iva e l'Iva, ma nel campo "Esigibilita' Iva" va indicato "S".

Fatture ricevute e Natura dell'operazione: i codici sono gli stessi sopra visti per le fatture emesse.

Attenzione: in caso di fatture ricevute soggette a reverse charge (acquisti Intra, di rottami, cellulari, tablet PC, laptop, pulizie, lavori edili, ecc.) l'acquirente ha l'obbligo di integrarle con l'Iva ed annotarle due volte, prima nel Registro acquisti poi in quello vendite. Naturalmente si tratta di un acquisto per cui i dati da comunicare sono solo quelli inerenti la fattura ricevuta, indicando nel campo "Natura" il codice N6 e compilando i campi "Imposta" e "aliquota".

In caso di autofattura emessa a seguito dell'acquisto di beni/servizi da soggetto ExtraUE, i relativi dati vanno inseriti nella sezione delle fatture ricevute, indicando l'Iva e nel campo "Natura" il codice "N6".
In caso di autofattura emessa per regolarizzare l'omessa o errata fattura del fornitore, i dati vanno inseriti nella sezione delle fatture ricevute, indicando l'Iva e non compilando il campo "Natura".

Le bolle doganali
Le complicazioni aumentano. Vediamo le regole che fervide menti hanno strologato per le bollette doganali.
- i campi "Identificativo Paese" e "Identificativo Codice" del cedente/prestatore vanno obbligatoriamente sempre compilati, anche se il secondo campo in caso di fornitore ExtraUE non viene controllato;
- solo per il 2017 e'consentito compilare il primo campo con "OO" ed il secondo con undici "9";
- va indicato l'Ufficio doganale che ha emesso la bolla.

Dati dei soggetti non residenti
Se privi del codice fiscale si indicano le generalita' e lo Stato estero, se persone fisiche, la ragione sociale e la sede se soggetti diversi da persone fisiche; se la sede e' ignota e' possibile indicare "Dato assente".

Campo "detraibile" e "deducibile"
Questi dati sono facoltativi per cui non vediamo per quale motivo sprecare fatica invano. Lasciamoli in bianco.

Sanzioni in caso di omesso invio dello spesometro
La sanzione ammonta ad € 2 per fattura, col massimo di € 1.000 per trimestre.
E' possibile il ravvedimento, nel qual caso le sanzioni si riducono.

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Commenti

Laura - 27/09/2017

Le fatture attive intracomunitarie gia ricomprese nel modello intra vanno indicate nello spesometro? Se si con quale codice visto che non c'è una codifica fattura vendita intra beni o fattura servizi intra ma c'è solo per quelledi acquisto.

CARMEN - 27/09/2017

SALVE, AVENDO UN REGISTRO IVA VENDITE CON DIVERSI SEZIONALI E DI CONSEGUENZA LE FATTURE EMESSE NEI VARI SEZIONALI HANNO LA STESSA NUMERAZIONE, IL MESSAGGIO DI ATTENZIONE CHE VISUALIZZO è BLOCCANTE? SE Sì COME RISOLVERE? GRAZIE

Graziano - 27/09/2017

PER i fornitori senza P.Iva come ci si deve comportare?

dawnraptor - 27/09/2017

Se non hanno la partita iva non sono fornitori in senso stretto, e sicuramente non hanno emesso una fattura. Sarà magari una semplice ricevuta. Per cui ì, non trattandosi di fatture vere e proprie, non vanno comunicate.

elisabetta - 26/09/2017

per le ditte individuali va bene la ragione sociale (tipo RO.MA di ROBERTO MANCINI) o va indicato Cognome e Nome (MANCINI ROBERTO) ? grazie

tony - 24/09/2017

stampo una copia registro fattura emesse e una fatture ricevute fino al 30/6/17 e da li copio i dati uno a uno .....non sono tante 400 fatture .... non si faceva prima ad inviare direttamente registro acquisti e reg vendite?

giovanni nocera - 22/09/2017

ma il software tanto promesso verra pubblicato, oppure dobbiamo procedere con quanto offerto su corrispettivi e fatture

AGOSTINO - 22/09/2017

Se un cliente nello stesso periodo di elaborazione ha una fattura emessa ed una nota di credito che storna la fattura i documenti vanno inseriti o posso omettere il cliente in quanto le operazioni si annullano

dawnraptor - 22/09/2017

Essendo quest'anno lo spesometro solo analitico, vanno indicati i dati di TUTTE le fatture. Quindi sì, anche solo una fattura e una nota credito che si annullano a vicenda.

THOMAS - 21/09/2017

FATTURA SERVIZI FORNITORE INGLESE SENZA PARTITA IVA E NON TRANSITATO DA INTRASTAT. SEGNALA NON COERENZA TRA TIPO DOCUMENTO "TD01" E ID PAESE "DE" I "TD10" E "TD11" DEVONO QUADRARE CON INTRASTAT? ALTRIMENTI ASSEGNO "TD11" ALLA FATTURA INGLESE SENZA PARTITA IVA NON TRANSITATA DA INTRASTAT....

Cristiano - 21/09/2017

Le fatture con imponibile, iva e totale fattura a € 0,00 come possono essere indicate?

MICAELA - 21/09/2017

Buongiorno, qualcuno sa dirmi se nella comunicazione dati fattura di una società di persone, va compilata la sezione relativa al dichiarante con i dati del rappresentante legale se lo stesso incarica l'intermediario dell'invio e non effettua quindi l'invio per proprio conto? In questo caso il codice fiscale indicato nel File predisposto deve essere quello del dichiarante-rappresentante legale oppure della società?

LUCIANA - 20/09/2017

Scusate ma le DISTINTE RIEPILOGATIVE ASL vanno inserite nella comunicazione oppure no?

vanna - 20/09/2017

Il nostro commercialista dice che le fatture ricevute intra-cee non devono avere codice N6 ma nessun codice essendo già applicata l'IVA 22%

Federica - 20/09/2017

Buongiorno, se non ho l'indirizzo del cliente/fornitore, cosa devo fare?

dawnraptor - 22/09/2017

METTERE NEI CAMPI DEDICATI "DATO ASSENTE"

dawnraptor - 20/09/2017

Mi pare d'aver letto che non si comunicano perché non sono fatture. Probabilmente circolare 1/E o risoluzione 87/E.

GIANLUCA - 19/09/2017

La nota di credito INTRA CEE a fornitori va classificata nella sigla TD04? Perché ho visto che le fatture intra si dividono in TD10 e TD11 , mentre per la nota credito non c'è una sigla specifica.

Gaetano - 19/09/2017

Ho una fattura ricevuta per spese di sponsorizzazioni ad una a.s.d., fattura con codice fiscale, sono oggetto di comunicazione o questa iva diventa indetraibile?

ANNALISA - 19/09/2017

Gli acquisti di beni usati (regime margine) da privati senza Partita Iva, sono oggetto di comunicazione oppure no?

ANNALISA - 19/09/2017

Gli acquisti di beni usati (regime margine) da privati senza Partita Iva, sono oggetto di comunicazione oppure no?

Carmen - 19/09/2017

Quesito da panico.. medici/psicologi escluso l'invio delle ricevute perché vengono trasmesse col TS ma nei casi in cui il cliente abbia reso opposizione all'invio al TS o se le ricevute sono emesse a strutture private come ci si ci comporta?

dawnraptor - 19/09/2017

Sì, anche le operazioni intracomunitarie già ricomprese nell'intrastat.

Luigi Ughes - 19/09/2017

Gli acquisti di servizi in ambito CEE già dichiarati sui mod. INTRA, vanno dichiarati? Grazie

Micaela - 18/09/2017

Nello spesometro relativo al 2016 andavano comunicate anche le fatture ricevute datate 2016 e registrate nei primi mesi del 2017. Queste fatture già comunicate nello spesometro del 2016, vanno comunicate anche nel "nuovo spesometro" per il 2017?

dawnraptor - 19/09/2017

Io ho sempre fatto lo spesometro per fatture acquisto "registrate" nel periodo, mai per competenza. In merito a questo adempimento x il 2017, la risoluzione 87/E di luglio specifica che va fatto per competenza: fatture emesse con data I semestre 2017, fatture ricevute "registrate" nel I semestre 2017.

dawnraptor - 18/09/2017

Uno per uno, lo spesometro quest'anno è solo analitico...

Sara - 18/09/2017

Le fatture emesse in 74ter per pacchetti pre-acquisiti, ma annotate come corrispettivi giornalieri in un unico cliente generico, vanno inserite analiticamente?

maurizio - 16/09/2017

Le fatture relative a luce e telefono di casa, che è usata in modo promiscuo anche x attività professionale, vanno inserite nello spesometro? se si x l'intero importo o solo x la parte dedotta (40%) ?

gigi - 15/09/2017

Sono un libero professionista, avendo emesso più fatture ad uno stesso cliente devo elencarle una per una o batsa una sola con gli importi totali? Stesso discorso per acquisti, avendo più acquisti da un unico fornitore, di importi minimi, come devo comportarmi, devo elencarli uno per uno?

dawnraptor - 13/09/2017

Lo stesso imponibile+iva in + e in - che dà somma algebrica zero funziona?

SILVANA - 13/09/2017

ho una fattura fornitori con imponibile, iva e totale fattura tutti con importo zero, poichè il fornitore emette fattura di acconto al momento dell'ordine che poi storna al momento dell'arrivo della merce con un'altra fattura a zero, anzichè con nota credito, come posso registrarla, senza che mi dia errore ?

Silvia - 13/09/2017

Ma le fatture emesse dai ristoranti e albeghi vanno inviate anche se inserite nei totali corrispettivi? Spero viamente di no...

dawnraptor - 18/09/2017

Cara Silvia, purtroppo allo stato dell'arte anche tutte le fatturine da 10 auro dei ristoranti devono essere comunicate, anche se già registrate nei corrispettivi o addirittura cumulativamente col sistema dei riepiloghi per importi <300 euro.

Luigi - 13/09/2017

Ma l' A.d.E. ha predisposto un software?

giordano - 13/09/2017

in "fatture e corrispettivi" c'è un software per caricare le fatture, ma come scrivo sopra non capisco come operare... spero che qualcuno mi risponda...

Antonio - 19/09/2017

Ciao bisogna creare un file per ogni fornitore e ogni cliente poi controllarlo sigillarlo e inviarlo. Se hai pochi clienti o fornitori con un poò di pazienza puoi farlo altrimenti diventa impossibile. Oppure dopo avere creato tutti file dei fornitori e poi dei clienti zipparli in un'unico file e poi trasmetterlo. Sono stato a chiedere chiarimenti all'ADE mi hanno risposto che ci vuole un laureato in informatica per capirne qualcosa. saluti

leonardo - 27/09/2017

Ciao Giordano, ma è praticamente impossibile inviare un file per ogni fornitore!!!! questo lavoro lo farei fare a Padoan!!!

SABRINA - 18/09/2017

BISOGNA ENTRARE CON LE PASS PERSONALI E ANDARE IN FATTURE E CORRISEèPTTIVI E ALL'INTERNO VI SONO DUE LINK UNO PER FATT EMESSE UNO PER FATTURE ACQUISTO ME LA COSA PIU SCIONFORTANTE E CHE VA CARICATA UNA FATTURA ALLA VOLTA E INVIATO PIU FILES TANTI QUANTE SONO LE FATTURE

giordano - 13/09/2017

dubbi sul software age. dopo aver compilato i dati del cliente (o fornitore) e della relativa fattura, occorre creare il file (ossia un file per ogni cliente), o si produce un unico file con tutti i clienti/fatture?

dawnraptor - 13/09/2017

Certo, vanno indicate TUTTE le fatture

ANNA - 12/09/2017

MA LE FATTURE DEI CANONI LEASING,LUCE E GAS E TELEFONIA VANNO INDICATI NELLA COMUNICAZIONE DATI FATTURE 2017? NON RIESCO A TROVARE NULLA CHE LO DICA CHIARAMENTE

dawnraptor - 12/09/2017

Ma com'è possibile indicare il codice fiscale di un cliente estero, che non ce l'ha?

Francesco - 11/09/2017

Una domanda. Abbiamo un ecommerce che vende prodotti digitali (font) soprattutto all'estero. La nuova normativa sullo spesometro prevede l'indicazione del codice fiscale anche per i clienti esteri privati, e avendo già emesso diverse centinaia di fatture nel primo semestre 2017 prive di questo codice, diventa molto complicato contattare i clienti per richiedere il dato mancante. Non ci è chiaro se esso sia obbligatorio e se la sanzione di due euro riguardi anche solo la mancata (o non corretta) indicazione di questo campo.

dawnraptor - 13/09/2017

Nelle FAQ dell'ADE si dice che "occorrerà indicare nel campo <IdPaese> il codice ISO del paese di residenza del cliente estero e nel campo <IdCodice> un qualsiasi dato a questi attribuibile, ad esempio il cognome. " Il mio software contabile non mi segnala errore se metto la sigla del paese estero e un dato qualsiasi in luogo della partita iva, non solo per i privati, ma anche per le ditte estere.

Nico - 16/09/2017

Bg, anche per le fatture emesse, su ecommerce, a soggetti privati italiani, di cui non si possiede il codice fiscale si può impostare un qualsiasi valore nel codice fiscale? Mi sembra di capire che non si può lasciare in bianco. Grazie

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