Come la installazione di telecamere, ad opera dei Comuni, per fini di tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza deve fare i conti con le norme in materia di Privacy, di pubblica sicurezza e di natura fiscale.
Il ricorso alla installazione di telecamere da parte dei Comuni, per fini di sicurezza e di tutela dell’ordine pubblico, oltre che del patrimonio pubblico e con funzione di deterrenza contro atti di vandalismo nelle zone archeologiche e per combattere la microcriminalità nei quartieri a rischio, è una pratica sempre più diffusa negli ultimi anni.
L'articolo continua dopo la pubblicità
Segui tutti gli aggiornamenti nel dossier dedicato alla Privacy
Tutta la normativa aggiornata sulla Privacy nel Commento breve al Regolamento europeo per la privacy
1) La normativa Privacy che devono osservare i Comuni per installare le telecamere
Gli enti locali per disporre la installazione devono fare riferimento alla normativa in materia di tutela della privacy (d.lgs. n. 196/2003 e s.m.i.), arricchita dal Provvedimento in materia di videosorveglianza - 8 aprile 2010 il quale al punto 5 regolamenta il trattamento dei dati personali attraverso l’impiego di sistemi di videosorveglianza, operato dai Comuni che in tale ambito sono equiparati ai privati dovendo rispettare il principio di finalità.
Quindi anche per i Comuni sussiste l'obbligo di fornire previamente l'informativa agli interessati (art. 13 del Codice); pertanto, coloro che accedono o transitano in luoghi dove sono attivi sistemi di videosorveglianza devono essere previamente informati in ordine al trattamento dei dati personali.
Suddetto obbligo non vige per il trattamento dei dati personali effettuato, anche sotto forma di suoni e immagini, dal "Centro elaborazione dati del Dipartimento di pubblica sicurezza o da forze di polizia sui dati destinati a confluirvi in base alla legge, ovvero da organi di pubblica sicurezza o altri soggetti pubblici per finalità di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica, prevenzione, accertamento o repressione dei reati, effettuati in base ad espressa disposizione di legge che preveda specificamente il trattamento".
Ti potrebbero interessare:
- I ricorsi al Garante della privacy - libro di carta
- Responsabilità Civile Illecito Trattamento dati - libro di carta
- Tutela della Privacy - (Pacchetto 2 eBook)
- Il condominio e la privacy
Per rimanere sempre aggiornato segui il nostro Dossier gratuito sulla Privacy
2) Aspetti di natura fiscale per l'installazione delle telecamere
La Prefettura di Pordenone ha trasmesso a tutti i Comuni della Provincia, in data 6 marzo c.a., una Circolare in recepimento di una nota del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), datata 16 febbraio scorso, la quale ha chiarito che la disciplina dei sistemi di videosorveglianza è disciplinata dal decreto legislativo n. 259 del 1° agosto 2003 (Codice delle Comunicazioni Elettroniche).
Di conseguenza, le telecamere rientrano nel novero dei sistemi di informazione per cui chi le installa (sia esso pubblico o privato) è onerato del pagamento di un canone da versare al MISE a meno che suddette installazioni avvengano dietro ordine dello Stato.
Per rimanere sempre aggiornato segui il nostro Dossier gratuito sulla Privacy
3) La sicurezza urbana
Il d.lgs. n. 259/2003 stride però con il decreto legge n. 14 del 20 febbraio 2017 (in G.U. Serie generale n. 42 del 20.2.2017) “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città” che all’art. 8 stabilisce che il Sindaco dispone ordinanze contingibili ed urgenti per prevenire ed eliminare pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana al fine di prevenire e contrastare le situazioni che favoriscono l’insorgere di fenomeni criminosi o di illegalità, quali lo spaccio di stupefacenti, lo sfruttamento della prostituzione, l’accattonaggio con impiego di minori e disabili, ovvero riguardano fenomeni di abusivismo, quale l’illecita occupazione di spazi pubblici, o di violenza, anche legati all’abuso di alcool o all’uso di sostanze stupefacenti”.
Quindi il Sindaco, in qualità di ufficiale del Governo, collabora ad assicurare la realizzazione delle direttive emanate dal Ministero dell’Interno ed in tale sua qualità il ricorso alla installazione di telecamere, quale ausilio alla realizzazione delle politiche di sicurezza sul territorio, appare scontato. Solo che sempre in tale veste è soggetto al pagamento di un canone al MISE!
Ti potrebbero interessare:
- I ricorsi al Garante della privacy - libro di carta
- Responsabilità Civile Illecito Trattamento dati - libro di carta
- La Privacy negli studi professionali (eBook 2022).
- Formulario commentato della privacy - Libro di carta
- Manuale operativo del D.P.O.
- Tutela della Privacy - (Pacchetto 2 eBook)
- Il condominio e la privacy
Per rimanere sempre aggiornato segui il nostro Dossier gratuito sulla Privacy