Il decreto legislativo 26 agosto 2016, n. 179, all’art. 9 pone a carico dello Stato il compito di promuovere la diffusione della cultura digitale tra i cittadini con particolare riferimento ai minori e alle categorie a rischio di esclusione. In questo modo si tende a favorire lo sviluppo di competenze informatiche anche nell’ambito della pubblica amministrazione.
A tale proposito, in linea con gli obiettivi dell’Agenzia digitale europea, che fissa obiettivi per la crescita nell’Unione europea (UE) da raggiungere entro il 2020, l’agenda digitale propone di sfruttare al meglio il potenziale delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione per favorire l’innovazione, la crescita economica e il progresso.
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1) L'alfabetizzazione mediatica
L'alfabetizzazione mediatica rappresenta una grande sfida per la Commissione europea, nella misura in cui contribuisce a fornire ai cittadini europei gli strumenti per comprendere meglio l'ambiente digitale, sempre più preponderante nella società europea.
L'alfabetizzazione mediatica si riferisce alla capacità di accedere ai media, di comprendere e valutare criticamente diversi aspetti dei media e dei loro contenuti; oltre alla capacità di creare comunicazioni in una varietà di contesti.
L'alfabetizzazione mediatica permetterà ai cittadini europei di comprendere e analizzare meglio i messaggi e i contenuti mediatici che incontrano nella vita quotidiana e di acquisire le competenze necessarie per svolgere pienamente il loro ruolo di cittadini.
Essa contribuisce, inoltre, a salvaguardare il pluralismo e l'indipendenza dei mezzi di comunicazione. Permette di esprimere opinioni diverse in rappresentanza di vari gruppi sociali e favorisce lo sviluppo dei valori di tolleranza e di dialogo.
La ratio del d.lgs. n. 179/2016 consiste nel favorire la disponibilità di connettività alla rete Internet presso gli uffici pubblici e altri luoghi pubblici, privilegiando le scuole, gli ospedali e i luoghi di interesse turistico.
Una volta installata la banda larga presso queste strutture, va prevista la possibilità di mettere a disposizione degli utenti la porzione di banda non utilizzata dagli stessi uffici.
L’accesso alla rete da parte degli utenti avverrà attraverso un sistema di autenticazione tramite SPID, carta di identità elettronica o carta nazionale dei servizi.
Ci si auspica che questo provvedimento adottato dal Governo possa servire al Paese ad uscire dalla posizione di fanalino di coda in materia di società ed economia digitale in cui adesso è relegata in Europa (25esima su 28 Stati membri).
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2) Riferimenti normativi
Decreto legislativo 26 agosto 2016, n. 179, recante “Modifiche ed integrazioni al Codice dell’amministrazione digitale di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, ai sensi dell’art. 1 della legge 7 agosto 2005, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”.
Raccomandazione 2009/625/CE della Commissione, del 20 agosto 2009, sull'alfabetizzazione mediatica nell'ambiente digitale per un'industria audiovisiva e dei contenuti più competitiva e per una società della conoscenza inclusiva.
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