Il calcolo della base imponibile Irap per le ditte individuali e le società di persone, sia in contabilità semplificata che ordinaria, si determina, naturalmente, tenendo conto delle variazioni in aumento o diminuzione dell’Unico, come negli anni precedenti.
Si parte dai Ricavi, si sommano le variazioni delle rimanenze, ma si sottraggono solo i costi espressamente individuati secondo la classificazione civilistica del bilancio (acquisti di materie prime, sussidiarie, di consumo, merci e acquisti di servizi, ammortamenti, canoni di locazione, canoni di leasing).
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1) Breve sintesi per calcolare l'Irap per le ditte individuali e società di persone
Per calcolare la base imponibile secondo le regole stabilite dall'art. 5-bis DL 446/97 illustrate nella Circ. 60/E del 28.10.2008
le ditte individuali e le società di persone dovranno effettuare la differenza tra Ricavi e Costi, tenendo presente:
RICAVI
Nei Ricavi rilevano:
- ricavi veri e propri tipici (no le plusvalenze)
- risarcimenti ed indennizzi riguardanti merci
- contributi ricevuti (salvo che siano legati a costi indeducibili Irap), sia classificabili come ricavi che come sopravv. attive
- variazione delle Rimanenze
Non vanno comprese ne’ le plusvalenze anche da cessione d’azienda ne’ i proventi finanziari (es. plusvalenze da cessione di azioni o quote), né le sopravvenienze attive , mentre si continuano ad indicare i quinti di plusvalenze rateizzate in anni precedenti. Rilevano anche i > ricavi per adeguamento agli Studi di Settore.
COSTI
I costi deducibili Irap sono solo quelli tassativamente elencati.
Essi sono:
- acquisti mat. prime, sussidiarie, di consumo, merci (voce B6 del conto economico)
- ammortamenti (per le auto si deduce solo il 20% in generale)
- canoni di locazione, affitto, noleggio e leasing di beni sia materiali che immateriali
- costi per servizi
Per costi di servizi si intendono (vedi PC OIC 12) tutti i costi derivanti dall’acquisizione di servizi, come individuati all’art. 3 DPR 633/72, (voci B7, B8 e anche B14 se riconducibili a servizi) quali ad es.:
- trasporti
- assicurazioni
- energia elettrica, gas, acqua, telefono (all’80%), altre utenze
- costi per contratti d’appalto, d’opera, mandato, mediazione, deposito, locazioni, noleggi, ecc.
- viaggio e soggiorno
- riparazioni e manutenzioni (entro i limiti del 5% ex art. 102 TUIR)
- lavorazioni esterne
- pubblicità e promozione
- vigilanza, pulizia
- provvigioni e rimborsi spese agenti e rappresentanti
- commissioni ed oneri bancari (se non accessorie a finanziamenti)
- costi relativi a diritti d’autore, invenzioni, brevetti, ecc.
Non si deducono i seguenti costi:
- spese personale dipendente e assimilato
- compensi amministratori, compensi occasionali e CoCoCo,
- interessi passivi, compresi quelli dei leasing che vanno calcolati secondo la nota formula ministeriale, e le Commissioni su fidi
- perdite su crediti
- l’IMU e, si ritiene, prudenzialmente anche la TASI, pur considerando che anziché una tassa potrebbe assumere la veste di un costo per servizi.
- le minusvalenze
- le sopravv. passive
- in generale tutti i costi della voce B14 non riconducibili a servizi, quali:
(a) i contributi ad associazioni di categoria
(b) gli omaggi ed articoli promozionali
(c) gli abbonamenti
(d) la tassa rifiuti (TARI)
(e) la tassa proprietà veicoli
(f) i diritti CCIAA
(g) le imposte e tasse in genere
(h) ecc. ecc.
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2) Possibile optare per la determinazione della base imponibile secondo le regole delle società di capitali
L'opzione è irrevocabile e dura per tre periodi di imposta, e rappresenta quindi un vincolo anche per la tenuta della contabilità ordinaria.
Se non revocata di rinnova di triennio in triennio.
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