L'Xbrl migliora la trasparenza, la
comparabilità e la
fruibilità delle informazioni di bilancio. Questo formato, infatti, permette di superare i problemi legati delle diversità degli schemi contabili adottati, e alla ridigitazione dei dati di bilancio, attività dispendiosa in termini economici e di tempo, e causa di errori.
La nuova tassonomia è stata resa nota il 17 novembre 2014,
sul sito internet dell'Agenzia per l'Italia Digitale, ma
dovrà essere utilizzata a parire dai bilanci chiusi al 31.12.2014, o succesivamente, e
depositati nel registro imprese dal 3.3.2015.
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1) Breve storia del formato Xbrl
Dal 2010, per i bilanci relativi all'esercizio 2009, è diventato obbligatorio per le società di capitali (tranne alcune eccezioni) depositare il bilancio in formato elaborabile XBRL, limitatamente ai prospetti contabili: Conto Economico e Stato patrimoniale.
Visto la complessità dei prospetti di bilancio, inizialmente i lavori si sono concentrati sullo Stato patrimoniale e il Conto economico. La Nota integrativa e gli altri documenti allegati (ad esempio, verbale di approvazione, Relazione sulla gestione, Relazione del Collegio sindacale o del revisore legale) dovevano continuare ad essere prodotti nel formato PDF/A-1.
Dal bilancio dell’esercizio 2012, in via sperimentale, il deposito della Nota integrativa poteva essere effettuato anche in formato XBRL, in aggiunta al formato PDF/A-1.
Il 23.10.2014
Unioncamere ha comunicato che, “dopo due anni di sperimentazioni”,
è stata completata la tassonomia che codifica in formato XBRL l’intero bilancio d’esercizio, comprensivo della Nota integrativa.
Il 17 novembre 2014, sul sito internet dell'Agenzia per l'Italia Digitale, è stato comunicato che è disponibile la nuova tassonomia per il deposito 2015 dei bilanci d'esercizio per le società di capitali redatti secondo i principi contabili nazionali. Per la conclusione del processo di adozione della nuova tassonomia, si attende ora la pubblicazione dell'avviso del Ministero dello Sviluppo Economico in Gazzetta Ufficiale.
Sul sito internet di infocamere è presente uno strumento gratuito che consente di verificare la validità formale di un'istanza Xbrl prima del suo deposito nel Registro Imprese.
2) La compilazione della Nota integrativa
Per ridurre i vincoli al redattore del bilancio, la nuova struttura della Nota Integrativa:
- ha la capacità di parziale autocompilazione/controllo. Ciò significa che una volta inseriti i dati degli schemi quantitativi, la compilazione di parte delle tabelle previste dall’art. 2427 c.c. avverrà in automatico, evitando gli oneri e gli errori del reinserimento dei dati;
- si presenta in gran parte in forma tabellare, per motivi di elaborabilità e comparabilità. La standardizzazione dell'informazione che deriva dal ricorso alla forma tabellare è mitigato dalla presenza di campi testuali liberi, che permettono al redattore di fornire e articolare le informazioni con maggiore libertà.
Le tabelle presenti sono circa 53, e l loro numero è stato significativamente ridotto per il bilancio in forma abbreviata (che ne presenta solo 24). In ogni caso, alcune di esse “potranno essere ignorate” nel caso in cui manchi la fattispecie specifica da descrivere (ad esempio quelle relative al fair value degli strumenti finanziari).
Se, per la particolare situazione aziendale, la tassonomia non è giudicata compatibile con i principi di chiarezza, correttezza e veridicità statuiti dall’art. 2423, C.c., analogamente a quanto applicabile per gli schemi di bilancio resterà comunque possibile allegare il documento anche in formato PDF/A-1.