- qualificate in società o enti residenti nel territorio dello Stato;
- in società ed enti esteri, qualificate e non, ad eccezione di quelli derivanti da imprese residenti in Paese a fiscalità privilegiata.
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1) Tassazione degli utili
- alla residenza del soggetto partecipato, che potrebbe essere localizzato (o meno) in un Paese a fiscalità privilegiata;
- al tipo di partecipazione posseduta dal socio, che può essere qualificata o non qualificata; al riguardo, si rammenta che:
- partecipazione non qualificata: rappresenta una percentuale < 20% dei diritti di voto esercitabili in assemblea ordinaria ovvero al 25% del capitale o patrimonio sociale (2% in caso di partecipazioni in società quotate);
- partecipazione qualificata: rappresenta una percentuale > 20% dei diritti di voto esercitabili in assemblea ordinaria ovvero al 25% del capitale o patrimonio sociale (5% in caso di partecipazioni in società quotate).
2) Utili da società residenti
- concorrono alla formazione del reddito complessivo del socio percipiente, limitatamente al 49,72% (40% se utili prodotti fini al 31/12/07) del relativo ammontare, se relativi ad una partecipazione qualificata; l’utile percepito viene indicato nella certificazione degli utili (modello CUPE) rilasciata dalle società emittenti o dai soggetti intermediari;
- sono soggetti a ritenuta a titolo d’imposta del 20% (applicata sull’ intero importo spettante), se relativi ad una partecipazione non qualificata; in tal caso, il percipiente è esonerato dal presentare dichiarazione di tale reddito.
3) Utili da società non residenti
- se relativi ad una partecipazione qualificata, concorrono alla formazione del reddito complessivo del socio nella misura del 49,72% (40% se prodotti fino al 2007) del loro ammontare; su tale importo, l’intermediario che interviene nella riscossione applicherà una ritenuta d’acconto del 20%;
- se relativi ad una partecipazione non qualificata, analogamente agli utili di fonte italiana, sono soggetti alla ritenuta d’acconto del 20%; tali somme non formeranno il reddito complessivo da dichiarare in Unico.
4) Paesi a fiscalità privilegiata
- concorrono al reddito complessivo del socio residente nella misura del 100%;
- sono assoggettate ad una ritenuta d’ acconto del 20% sul 100% del reddito, se interviene nella riscossione un intermediario residente in Italia.
- l’utile concorre alla formazione del reddito nella misura del 100%;
- l’intermediario che cura la riscossione opera una ritenuta alla fonte del 20%, il cui “titolo” è ancorato al fatto che la società sia o meno quotata; in particolare:
- società “black list” non quotata: la ritenuta (20%) è a titolo d’acconto;
- società “black list” quotata: la ritenuta (20%) è a titolo d’imposta.
- regime CFC: gli utili imputati al socio “per trasparenza” sulla base della normativa concernente i cd “CFC” di cui agli artt. 167 e 168, TUIRM;
- interpello: il percipiente che abbia ricevuto parere favorevole dall’ Agenzia in seguito alla presentazione di apposita istanza di interpello, diretta a dimostrare che dalla partecipazione non si è ottenuto il risultato di localizzare i redditi in paesi a fiscalità privilegiata.
5) Indicazioni in Unico PF 13
- utili derivanti dalla partecipazione in società di capitali o enti commerciali (residenti e non residenti) riportati nell’apposita certificazione;
- proventi assimilati agli utili.
- a rigo RL1: i dati riportati nella Sezioni IV della certificazione rilasciata al contribuente (modello CUPE)
- a rigo RL 2: gli altri redditi di capitale, percepiti nel 2012, al lordo delle eventuali ritenute subite a titolo di acconto.