La nuova norma stabilisce che per prestazioni di lavoro accessorio si intendono quelle attività lavorative di natura meramente occasionale che non danno luogo, per il prestatore di lavoro occasionale, a compensi superiori a 5.000 euro nel corso dell’anno solare, rivalutabili annualmente sulla base della variazione dell’indice ISTAT.
Trattasi dunque di attività occasionali e accessorie, poco significative anche dal punto di vista economico, stante il limite dell’ammontare complessivo dei compensi che il lavoratore accessorio può percepire nel corso dell’anno solare (1° gennaio – 31 dicembre).
Il limite di 5.000 euro per anno solare è riferito alla totalità dei compensi percepibili dal lavoratore e non più al singolo committente, come in precedenza.
Il limite massimo per ciascun committente è....
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Il lavoro occasionale accessorio: arrivano i chiarimenti del Ministero del lavoro
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