Nel 2016 sono state varate nuove misure per incentivare le start up innovative. In questo approfondimento, sono indicate alcune di queste misure e i benefici fiscali previsti per i soggetti che investono in queste società.
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1) Misure a favore delle start up innovative
Nuove misure a favore dell’universo delle imprese innovative. Due le novità importanti riguardanti le startup:
- La prima riguarda l’estensione al 2016 degli incentivi fiscali per chi investe nelle startup innovative. Sulla base della decisione del 14 dicembre 2015 (SA 43005) della commissione europea relativa all’aiuto di Stato le agevolazioni, inizialmente autorizzate solo per investimenti effettuati fino al periodo di imposta 2015, sono state estese anche per tutto l’anno 2016.
- La seconda è l’importante innalzamento della soglia di investimenti ammissibili: si sale da 2,5 milioni di euro a 15 milioni di euro per ciascuna startup innovativa. In pratica, si prevede un sostanziale ampliamento in favore delle Pmi innovative della possibilità di accedere al fondo di garanzia attraverso la procedura cosiddetta semplificata. Tale procedura riconosce la possibilità di accesso senza che il gestore del Fondo stesso effettui la valutazione del merito creditizio dell’impresa beneficiaria (valutazione che viene dunque demandata al soggetto richiedente, banca o confidi).
2) Sgravi fiscali per chi investe nelle start up innovative 2016
Sgravi fiscali anche per l’anno 2016 a chi investe nelle startup innovative.
Alle persone fisiche che investono in startup innovative sono riconosciute le detrazioni del 19% per conferimenti fino a 500mila euro. Qualora la detrazione sia di ammontare superiore all’imposta lorda, l’eccedenza può essere portata in detrazione dall’imposta sul reddito delle persone fisiche dovuta nei periodi di imposta successivi, ma non oltre il terzo, fino a concorrenza del suo ammontare.
I soggetti passivi dell’imposta sul reddito delle società possono dedurre dal proprio reddito complessivo un importo pari al 20% dei conferimenti rilevanti effettuati, per un importo non superiore a 1,8 milioni (le percentuali salgono rispettivamente al 25% se si investe in una startup a vocazione sociale e al 27% nel caso di aziende che sviluppano e commercializzano esclusivamente prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico in ambito energetico). Questo è quanto si legge nello schema decreto interministeriale del 29 febbraio 2016 dei dicasteri dell’economia e dello sviluppo economico (che ha ricevuto la firma del Ministro Federica Guidi e del Ministro Pier Carlo Padoan e si appresta ad approdare in gazzetta ufficiale) sulle agevolazioni fiscali riservate a chi investe in startup innovative. Gli incentivi valgono sia in caso di investimenti diretti, sia in caso di investimenti indiretti per il tramite di OICR e altre società che investono prevalentemente in questa tipologia di impresa.